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Giochi Indie italiani: creatività e innovazione riconosciuta a livello internazionale. Pochi vantano un patrimonio culturale così ricco come quello italiano. La nostra nazione è famosa in tutto il mondo per l’arte, il cinema e la musica, ma da qualche anno a questa parte anche nel campo videoludico. Il numero di sviluppatori di videogiochi in Italia dal 2018 è raddoppiato. Questo aumento è dovuto a vari fattori, come l’introduzione di crediti d’imposta e di un fondo per la copertura parziale dei costi dei prototipi di gioco. In questo articolo parleremo dell’industria videoludica italiana, dando uno sguardo in particolare ai videogiochi Indie.

Giochi Indie italiani: IIDEA
L’IIDEA è l’organizzazione nazionale del settore videoludico, un risultato storico di una battaglia durata anni per ottenere il riconoscimento dal governo italiano. In un mondo che fatica ancora a non demonizzare i videogiochi, convinti del fatto che siano una delle maggiori cause di comportamenti violenti, è una piccola conquista.
VGC Thalita Malagò, direttrice generale di IIDEA, ha affermato: “Quando sono entrata a far parte dell’associazione, ho trascorso i primi anni a combattere contro i pregiudizi, le inchieste parlamentari sulla censura e tante altre cose negative. Poi c’è stato un momento in cui il settore ha iniziato a svilupparsi e siamo riusciti a spostare la discussione su quello che avremmo dovuto fare per aiutare il settore a svilupparsi qui e competere con gli altri paesi europei”.
Secondo la Malagò ci sono due fattori molto importanti che hanno contribuito a dare una svolta all’industria di videogame in Italia. Il primo fattore è sicuramente l’esplosione dei giochi per dispositivi mobili avvenuta nel 2011. Infatti ha contribuito ad ispirare nuove aziende e ha favorito l’ingresso nel mercato dei videogiochi. L’altro fattore è stato la pandemia (non tutto il male viene per nuocere), ha mostrato alle istituzioni parlamentari il vero valore dei videogiochi (sia economico che per quanto riguarda la vita sociale).

Negli ultimi due anni si è verificata una crescita esponenziale
Con l’introduzione, nel maggio 2021, del credito d’imposta del 25% per lo sviluppo di videogiochi (simile a Francia e Regno Unito), gli sviluppatori sono stati messi in una posizione migliore per poter presentare le loro creazioni. Questo ha permesso alle case di sviluppo, ma anche agli sviluppatori singoli, di poter presentare i loro progetti a editori e investitori internazionali.
Anche se, per il momento, l’industria dei videogiochi italiani rimane piccola rispetto a quelle mondiali, ha comunque terreno fertile. Gli italiani amano i videogiochi! Lo dimostra il fatturato di 2,2 miliardi di euro da console e software, il nostro mercato è posizionato tra i primi cinque in Europa.
“Penso che siamo ancora molto lontani dalla Francia o dal Regno Unito”, afferma la Malagò. “La nostra crescita è stata costante, ma ci è voluto molto tempo perché non siamo un Paese molto veloce in generale! Penso che probabilmente, tra cinque anni, saremo in una posizione ancora migliore di quella attuale perché credo che il sostegno del governo crescerà. Questo è qualcosa che fa la differenza. Penso che ci sia spazio per almeno raddoppiare rispetto a dove siamo oggi”.

Giochi Indie Italiani: gli studi di sviluppo
Durante l’evento First Playable di Firenze molti sviluppatori italiani hanno espresso la volontà di recuperare la cultura italiana, utilizzata ampiamente nei videogiochi stranieri (basta pensare ad Assassin’s Creed e Super Mario, oppure Rome: Total War).
Pietro Righi Riva, fondatore dello studio indipendente Santa Ragione, ha dichiarato durante l’evento: “Nel 2012 ho partecipato a una delle mie prime game jam globali. All’epoca, c’era una presentazione video di un famoso game designer italiano, Paolo Pedercini, alias ‘Molleindustria’, un professore che crea giochi politici come McDonald’s Video Game e Democratic Socialism Simulator.”
Poi ha mostrato Assassin’s Creed e ha chiesto al pubblico di giovani sviluppatori presente all’evento: “Perché i canadesi ci parlano del Rinascimento? Perché noi non lo facciamo?”. Anche noi pensiamo che dovrebbero esserci più videogiochi basati sulla cultura italiana (magari migliorerebbero anche gli stereotipi con i quali veniamo visti all’estero. Gli italiani non sono mafia, pizza e mandolino). Il problema è che appena un investitore internazionale vede un videogioco sulla cultura italiana, o sull’Italia in generale, inizia a tirare fuori preoccupazioni se sarà appetibile per il mercato internazionale.

Stormind Games: un successo recente
Creatrice dei giochi d’avventura e azione Remothered e Batora: Lost Haven. Stormind Games è cresciuta in maniera vertiginosa in questi ultimi cinque anni, passando dai cinque dipendenti iniziali a oltre cento attuali. Questo notevole sviluppo nel campo videoludico italiano non ha solo attratto investitori stranieri, ma ha permesso a vari sviluppatori italiani emigrati all’estero di tornare a lavorare nella loro terra natìa.
Stormind Games è famosa per i suoi giochi Indie creativi ed innovativi.

Ubisoft Milano
Il beniamino dell’industria videoludica italiana moderna, lo sviluppatore di Mario + Rabbids è Ubisoft Milano. Vincitore del premio “Miglior Azienda Italiana” agli Italian Video Game Awards. Lo studio è nato nel 1998, ma è diventato famoso dopo la partnership con Nintendo per l’esclusiva Switch del 2017. Grazie allo sviluppo di Mario+Rabbids sono riusciti ad attrarre un numero considerevole di talenti, cosa che prima era piuttosto difficile visto che gli stipendi italiani sono più bassi.
Ubisoft è l’unico grande editore internazionale ad aver aperto uno studio in Italia. Inizialmente lo studio forniva supporto a Just Dance, un gioco di ballo che abbiamo adorato. Purtroppo al momento lo studio è stato chiuso, a causa dei problemi della Ubisoft.

Giochi Indie italiani: la crescita delle startup
Numerose startup stanno emergendo nel territorio italiano, complici anche i corsi universitari dedicati allo sviluppo di videogiochi. Spesso vengono assunte delle persone che hanno completato con successo questi corsi, raramente si rimane disoccupati in questo campo se hai talento. Speriamo che il governo fornisca maggiori incentivi per i talenti che vogliono rimanere in Italia, in questo modo il settore potrà continuare a crescere in territorio nazionale.

Mediterranea Inferno e altri giochi Indie da provare
Se parliamo di giochi italiani molto apprezzati, sicuramente Mediterranea Inferno è il primo tra tutti. Vincitore del premio come miglior videogioco italiano dell’anno agli Italian Video Game Awards grazie al suo concept innovativo.
Meritano una menzione giochi divertenti come dotAGE di Michele Pirovano o Universe for Sale di Tmesis Studio. Se siete amanti degli horror dovete assolutamente provare Quiet Place: The Road Ahead. Monster Chef poi è un mix tra roguelike a visuale isometrica e il gioco Overcooked, il gioco in sviluppo da Studio Pizza (non poteva avere un nome più italiano di così). In questo gioco vi ritroverete nei panni di Pranzo (uno chef dell’ordine della Buona Forchetta) e dovrete sfamare i cittadini del regno di Delizia, cucinando cosa? Mostri e verdure! Che accoppiata strana e divertente.
Un altro gioco interessante è Stonemachia, sviluppato da Crossfall Games, ci troviamo nel regno di Medhelan nei panni di Zefiro. In questo gioco (ancora è in sviluppo al momento) saremo una pedina degli scacchi che è in grado di trasformarsi negli altri pezzi della scacchiera. La sua mission è scoprire cosa ha dato il via alla Piaga degli Angeli e fermarla. Questo gioco è un vero e proprio soulslike e presenta oggetti ispirati al folklore e all’architettura italiana.

V’s Rage: un diamante grezzo
Questo gioco sviluppato da Newbix Team è interamente disegnato a mano, un omaggio agli arcade 80/90 che apprezziamo molto. La cultura italiana fa da contorno, giochiamo nei panni di V, una donna, madre e moglie che si trova intrappolata nel mondo dei videogiochi (a chi non piacerebbe). La cosa divertente è che, come arma, possiede una padella e tanta rabbia.
Il videogioco in sé presenta diverse modalità di gioco, proprio come negli arcade. Troviamo il Beat’em up, lo shoot’em all, uno sparatutto a scorrimento orizzontale e vari livelli di corsa. Ci sono diversi personaggi che incontreremo nella nostra strada, uno tra i più particolari è Krastos, un pizzaiolo divino con evidenti problemi di rabbia, poi c’è Medusa che guida una vespa e Scillapina che vive nelle profondità marine. Annunciato nel 2024, non ha ancora una data ufficiale, però è possibile giocare la sua demo su Steam.