Enkey Magazine
Sito di informazione tecnologica

Moon Rabbit Lab, tra algoritmo, design e scarpe da corsa

Sport man with runner on the street be running for exercise.

Moon Rabbit Lab è un’azienda che vuole unire scienza dei materiali e tecnologia digitale. Non solo. L’azienda ha una missione forte e chiara al cui centro c’è anche la creatività. Obiettivo: fondere l’intelligenza artificiale con il design per creare degli oggetti che superino i limiti del pensiero convenzionale. Il primo progetto tangibile sono le scarpe da corsa. Il campo sperimentale dove estetica, ergonomia e prestazioni vanno ad intrecciarsi in un processo completamente nuovo. In laboratorio si è quindi pronti a progettare delle calzature che uniscano texture e dettagli ad una combinazione di dati, simulazioni ed intuizioni umane. Un design che parte da un algoritmo ed è capace di generare infinite varianti soluzioni.

L’algoritmo come strumento creativo

Nel cuore del metodo di Moon Rabbit cioè l’algoritmo generativo che analizza migliaia di parametri per creare strutture efficienti ed originali. Il design si trasforma in un flusso dinamico di tentativi e mutazioni dove è la macchina a proporre mentre l’uomo si limita a selezionare, affinare ed interpretare.

moon rabbit lab scarpe create con le AI
Scarpe create con le AI? Si, Moon Rabbit Lab ha trovato il modo

Una sinergia che consente di ridurre i tempi di sviluppo andando anche ad esplorare tutte le forme che fino a poco tempo fa potevano sembrare impossibili da immaginare manualmente. Ogni modello viene adattato alle reali esigenze del corpo umano tanto che i prototipi sono pronti a simulazioni biomeccaniche che permettono di prevedere la risposta del materiale, oltreché la distribuzione delle forze e la stabilità del passo. Sì ora stiamo parlando di scarpe da corsa e grazie a questo processo algoritmico da qui in avanti potremmo avere scarpe che riassumono equilibrio matematico, estetica e funzionalità.

Moon Rabbit e le Scarpe da corsa di laboratorio

La scarpa da corsa per Moon Rabbit è un microcosmo. All’interno di questo micromondo confluiscono innovazione tecnica, vision culturale e design computazionale. Ogni modello nasce da un processo di stampa 3D ed è realizzato con materiali intelligenti, oltre che grazie al calcolo parametrico.

Nei laboratori dell’azienda poi si lavora sui prototipi. Scarpe da corsa che vengono testate per vedere come reagiscono al piede e che cambiano di densità e flessibilità a seconda della zona di appoggio. Strutture leggeri ma resistenti la cui suola diventa una rete di connessioni organiche che si spirano alla natura e sono progettate per restituire energia e minimizzare l’impatto con il suolo.

Tutto questo lavoro serve a creare scarpe performanti ti guardano a comfort e movimento ma da un punto di vista totalmente diverso: quello dell’algoritmo che va a ridefinire il concept stesso di scarpa da corsa.

Personalizzazione e sostenibilità

Ma qual è uno dei punti di forza del metodo Moon Rabbit? Sicuramente la loro capacità di coniugare personalizzazione produzione responsabile.

L’approccio digitale infatti consente di adattare ogni scarpa al singolo corridore e allo stesso tempo l’utilizzo dell’algoritmo riduce gli sprechi e ottimizza l’utilizzo dei materiali, semplificando anche la filiera produttiva.

moon rabbit lab
La home del sito di Moon Rabbit

Un lavoro dove si pensa ad analizzare dati come peso, postura, appoggio e stile di corsa, senza dimenticare la sostenibilità ambientale. Tutto questo a dimostrazione che progettare in digitale significa testare virtualmente ogni soluzione evitando prototipi inutili e limitando il consumo delle risorse. Il risultato è un prodotto più efficiente, personalizzato e coerente non soltanto con le esigenze del cliente ma anche con le esigenze ambientali contemporanee.

Moon Rabbit porta crea artigianalità digitale

Abbiamo deciso di parlare di questo progetto perché Moon Rabbit Lab rappresenta un ponte tra 2 mondi, quello della tradizione artigianale e quello dell’intelligenza artificiale. Il primo è basato sull’esperienza e sul tatto, mentre il secondo è fondato sul calcolo e previsione.

Il nostro obiettivo, così come quello delle aziende che lavorano nell’ottica di Moon Rabbit, E dimostrare che il design generativo non cancella il ruolo dell’uomo ma va ad amplificarlo offrendogli degli strumenti che possano trasformare l’atto creativo in una collaborazione continua con la macchina.

Il designer non ho più soltanto un autore, ma piuttosto un curatore di possibilità e qui le scarpe da corsa diventano il simbolo di un nuovo paradigma del creare, dove oggetti dinamici e intelligenti diventano capaci di raccontare il dialogo tra algoritmo e sensibilità umana.