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Le e-bike di Harley-Davidson: novità in casa Milwaukee

Dopo le moto elettriche, ora anche le biciclette a pedalata assistita

Il marchio Harley-Davidson

Grande novità da questo agosto per tutti gli appassionati seguaci della casa di Milwaukee più famosa del mondo. È appena arrivata infatti la prima gamma di biciclette elettriche targate Harley-Davidson, disponibili ora presso i concessionari europei: si chiamano Serial 1.

A occuparsi della produzione di biciclette a pedalata assistita è un ramo dell’azienda esclusivamente dedicato alle e-bike, chiamato Serial 1 Cycle Company. I modelli sono di ultima generazione e la tecnologia avanzata si intreccia a un design unico, disponibile in tre modelli.

L’elettrico è in continua espansione e anche un marchio come Harley si è adattato alla tendenza. Già da tempo infatti si contraddistingue per il suo sguardo al mercato a impatto zero con la produzione di moto elettriche. Ora però, è necessario un passo un più. Scopriamo dunque insieme le e-bike di Harley-Davidson.

e-bike di Harley-Davidson
Il marchio si rinnova guardando all’elettrico

E-bike di Harley-Davidson: materiali e caratteristiche tecniche

Tutti i materiali scelti hanno l’obiettivo di garantire agilità di guida e maneggevolezza. Per questo telaio e forcella sono realizzati in alluminio saldato idroformato. Il motore invece è da 250 W e riesce a erogare 90 Nm di coppia massima. La batteria è integrata nella parte inferiore del telaio ed è rimovibile.

Le Riding mode sono ben quattro: Eco per risparmiare sul consumo di batteria, Tour per percorsi misti, Sport per lo sterrato e i dislivelli e Boost per ottenere la massima potenza. Sul manubrio è possibile inoltre trovare il pulsante “walk assist“, che permette di incrementare l’assistenza alla pedalata. Una cinghia sostituisce la classica catena, permettendo una pedalata più agevole. Infine, le luci sono esclusivamente a Led, ispirate ai fari delle prime moto Harley-Davidson.

E-bike di Harley-Davidson: modelli e prezzi

I modelli disponibili sono tre. Eccoli esemplificati, in ordine di prezzo.

  • MOSH/CTY: è una play bike urbana al costo di 3.499 euro. Dotata di batteria rimovibile da 529 Wh, ha un’autonomia compresa tra i 56 e i 168 km (in base alla modalità di guida e al terreno affrontato). In sole quattro ore e mezza ricarica da 0 a 100%, ma per arrivare al 75% bastano poco più di due ore. Del peso di circa 22 kg, permette una velocità fino 25 km/h di pedalata assistita.
  • RUSH/CTY Step-Thrumonta: rispetto alla e-bike precedente vanta la stessa batteria di 529 Wh, gli stessi tempi di ricarica e la stessa velocità raggiungibile. Variano invece l’autonomia, tra i 48 e i 145 km, e il peso, di 27 kg. Il prezzo è di 4.599 euro.
  • RUSH/CTY: questo tipo di e-bike ha chiaramente una marcia in più. Infatti la caratteristica che la contraddistingue dalle altre è la batteria di gran lunga più potente, di 706 Wh, sempre integrata e rimovibile. Per ricaricare completamente il tempo è di circe 6 ore e mezza. L’autonomia è compresa tra i 56 e i 168 km mentre il peso è di circa 27 kg. Nonostante la velocità massima assistita sia sepre di 25 km/h, le altre funzionalità permettono di alzare il prezzo a 4.699 euro.
e-bike di Harley-Davidson
I modelli sono da agosto disponibili nei concessionari europei

La storia

L’introduzione di biciclette elettriche da parte di Harley-Davidson è una novità che guarda al futuro, ma senza tradire il passato. Infatti la casa del Milwaukee ha creato un filo conduttore tra le sue prime produzioni e i suoi modelli più recenti. Infatti la prima Harley, costruita nel 1903, era proprio soprannominata “Serial Number One”, nome ripreso per le e-bike.

Anche il design del prodotto richiama ai primi modelli di moto, assimilabili quasi a “biciclette a motore”. Le linee retro, il telaio nero, gli pneumatici bianchi e la sella di cuoio richiamano lo stile di un secolo fa. Le e-bike di Harley-Davidson riprendono dunque la tradizione.

La scelta è sicuramente vincente e al passo con i tempi. Il settore delle e-bike è infatti in grane fermento e cominciano a muovervi i primi passi anche case come Ducati. Jeep e BMW. Il fatto che in questo caso si abbia puntato su un prodotto fortemente identitario aiuta nelle vendite: gli appassionati possono riconoscervi il marchio a cui sono affezionati.

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