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Guerra e tecnologia: tra droni e Starlink

La situazione in Ucraina dopo più di due anni dall'inizio della guerra

Guerra e tecnologia

Sono passati più di due anni dall’inizio della guerra in Ucraina e questa guerra spaventa il mondo intero più di qualsiasi altro conflitto non abbia fatto in epoca recente. Per quale motivo? Le motivazioni sono molteplici. Le principali sono la vicinanza al confine dell’Unione Europea, il rischio nucleare e l’utilizzo della tecnologia come mai prima d’ora.

Parliamo proprio di tecnologia, che in questo conflitto sembra farla da padrona e che viene utilizzata ampliamente su entrambi i fronti, a partire dalle flotte di droni fino alla connessione internet fornita dai satelliti di Starlink.

La prima guerra dei droni

La guerra tra Russia e Ucraina sta segnando la storia contemporanea, ma essa sta anche passando alla storia come la prima guerra dei droni.

Guerra e tecnologia
Droni

Le guerre (non solo quelle in Ucraina) stanno cambiando molto con il tempo. Ma questa guerra in particolare viene combattuta in un territorio che dispone di tutte le tecnologie moderne e ciò la rende più complessa.

Da entrambe le parti è stato, infatti, impossibile dominare il cielo, visti gli avanzati sistemi di controllo adottati da entrambi le parti. La Russia, tuttavia, era molto più preparata per le battaglie in campo e l’Ucraina ha dovuto trovare un modo per sopperire a queste mancanze. La soluzione è arrivata dai droni.

Dai droni da ricognizione a quelli da combattimento

Inizialmente i droni venivano utilizzati principalmente per operazioni di ricognizione. Questi sono sempre più piccoli, economici e facili da produrre. Inoltre, proprio per la loro dimensione ridotta sono spesso invisibili ai radar nemici.

Tuttavia, Kiev aveva bisogno di migliorare questa strategia e passare dalla ricognizione all’attacco.

Questi piccoli droni sono oggi capaci di infliggere danni enormi agli eserciti nemici, abbattendo infrastrutture importanti e sistemi di comunicazione. Tuttavia, hanno un difetto: non hanno grandi sistemi di difesa e possono essere abbattuti facilmente.

Ma sono economici e perciò basta aumentare la flotta.

Ucraina leader nella produzione di droni

Tutto ciò ha portato l’Ucraina a specializzarsi in questo campo sempre di più diventando la principale produttrice di droni in Europa, sebbene al momento essi sono utilizzati quasi esclusivamente in campo dalla stessa nazione.

I dati alla mano sono davvero impressionanti. La produzione di droni in Ucraina è stata a dicembre 2023 cinquanta volte superiore rispetto all’anno precedente.

All’inizio della guerra l’Ucraina acquistava principalmente i suoi droni da fornitori esterni, ma poi è stata messa in atto l’iniziativa Army of Drones e il settore è letteralmente esploso.

Oggi l’Ucraina ha dato vita a un nuovo modo di fare guerra: la guerra dei droni. Oggi la nazione conta dieci aziende che producono droni a lungo raggio i quali sono in grado di raggiungere Mosca e San Pietroburgo. Due anni fa non ne esisteva nemmeno una.

Il governo ucraino, inoltre, fa sapere che ha intenzione, nel 2024 di raggiungere una produzione di oltre un milione.

Quando Elon Musk ha tolto Starlink all’Ucraina

Vi ricordate di quando Elon Musk regalò i satelliti Starlink al popolo e all’esercito ucraino per fronteggiare la recente invasione russa?

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Starlink e l’Ucraina

Alcuni mesi fa (settembre 2023) lo stesso Elon Musk ha tolto temporaneamente i satelliti all’Ucraina, ma c’è una spiegazione del perché ha fatto ciò.

Lo spegnimento temporaneo dei satelliti è avvenuto per impedire agli ucraini di attaccare alcuni satelliti russi vicino alla penisola di Crimea. Musk ha spiegato che pensava che ciò avrebbe avuto come ripercussione l’utilizzo di ordigni nucleari da parte della Russia.

Non sappiamo se ciò sarebbe davvero accaduto ma se così fosse dobbiamo ringraziare Musk per il pericolo scampato.

Guerra in Ucraina: i russi stanno utilizzando Starlink?

L’ultima notizia che ci giunge dalla guerra Russia-Ucraina è il possibile utilizzo da parte dei russi dei satelliti Starlink. Musk ha immediatamente smentito tali voci, anche perché sulla Russia vige un embargo che vieta alle aziende di fornire questo tipo di servizi.

Tuttavia, i russi potrebbero aver messo le mani sui piccoli dispositivi via terra che consentono agli utenti di collegarsi con i satelliti di Starlink. L’ipotesi è che siano riusciti a ottenerli su un mercato nero proveniente da Dubai.

Elon Musk smentisce anche questa ipotesi, ma non sarebbe la prima volta che Mosca riesce in qualche modo ad aggirare l’embargo attraverso fornitori clandestini.

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