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AGCOM: nessuna penale per il cambio dell’operatore

AGCOM

In questo periodo in cui le tariffe telefoniche, sia per reti cellulari che fisse, vengono continuamente riformulate e proposte al mercato, l’AGCOM ha deciso di intervenire nel merito della questione e sconvolgere lo stato attuale degli operatori telefonici. L’Autorità infatti ha dichiarato che tutti gli utenti hanno la possibilità di cambiare il loro operatore telefonico ogni volta che vogliono, sia per convenienza economica (tariffe più basse) che per motivi personali (ad esempio per avere una copertura del segnale migliore), senza dover pagare alcuna penale o rincari della tariffa.

L’Autorità Garante delle Comunicazioni (AGCOM) è stata istituita nel 1997, dopo l’approvazione della legge Maccanico, con il principale scopo di monitorare il mercato delle telecomunicazioni e tutelare quindi sia i cittadini che le imprese. Oltre al ruolo di controllore, l’Autorità ha anche il potere di regolamentare i gestori delle telecomunicazioni in base ai diritti degli utenti e quindi influenzarne fortemente il mercato.

Il provvedimento preso è decisamente a favore di noi consumatori, indipendentemente dall’operatore di telefonia fissa o cellulare a cui siamo collegati: si parla ovviamente di un risparmio economico e di un senso di libertà riacquisito. Antonio Nicita, commissario dell’AGCOM, precisa che “il nuovo principio vale per tutti i cambi unilaterali di contratto di qualunque gestore”. Con questa decisione si è scelto di migliorare la liberalizzazione del mercato di operatori telefonici, i quali spesso “costringevano” i privati a rimanere loro clienti facendogli pagare una penale (che partiva da un minimo di 10€) nel caso in cui avrebbero voluto cambiare gestore di rete. Dunque questa politica di deterrenza che ha intrappolato i consumatori per anni adesso non sarà più concessa.

Il commissario dell’AGCOM Antonio Nicita

La decisione dell’Autorità è valida anche per il cambio di tariffe telefoniche, indipendentemente dal cambio di operatore o meno. In pratica non dovranno essere pagate delle penali che vincolino un utente a delle condizioni dell’operatore in nessun modo. La stessa dichiarazione si estende anche per i rimborsi degli sconti promozionali, che talvolta dovevano essere pagati da parte degli utenti per compensare la differenza di costo tra i prezzi scontati e quelli standard. L’AGCOM infine colpisce gli operatori di telefonia ordinandogli di comunicare a tutti le politiche del cambio tariffa in modo chiaro e completo, riguardo i costi e le caratteristiche del servizio. In altre parole le attivazioni di servizi in abbonamento non richiesti saranno illegali, anche se offerti da terze parti.

Sicuramente un duro colpo per i gestori di traffico telefonico fisso e mobile come Vodafone, Fastweb, Tim e Wind, i quali dovranno quindi adeguarsi alle nuove direttive stabilite dall’Autorità: tutte le informazioni relative ai costi, alla permanenza contrattuale e ai contributi di disattivazione, saranno modificate, diventando anche più chiare. Nel frattempo i migliori operatori stanno proponendo nuove offerte ai loro clienti, proponendo minuti di chiamate verso telefoni fissi e cellulari, giga di traffico dati, connessioni internet veloci e affidabili e bollette più basse. Insomma, la decisione dell’Autorità sembra davvero aver scatenato una guerra, combattuta a suon di risparmi e convenienza per accaparrarsi il maggior numero di clienti.

L’AGCOM nell’ultimo periodo risulta essere piuttosto attiva. Non sono passati nemmeno due mesi dall’ultima controversia tra l’Autorità e gli stessi gestori telefonici, che riguardava il pagamento di tariffe ogni 30 giorni contro i 28 stabiliti da poco dai principali operatori delle telecomunicazioni. Non si sa quali saranno le prossime decisioni, ma sicuramente tutto ciò che è accaduto finora va a favore di noi utenti. Si ricorda inoltre che lo scorso Aprile è stato abolito il roaming internazionale e dal 15 giugno 2017 i privati e le compagnie hanno la possibilità di usare il proprio pacchetto di servizi telefonici in tutto il territorio europeo senza pagare costi ulteriori, grazie alla nuova direttiva della Commissione Europea.

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