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Il primo lancio della missione Artemis

Back to the Moon and Beyond

Artemis 1

Finalmente ci siamo, il grande giorno è arrivato: il ritorno sulla Luna. Dopo diversi ritardi dovuti a problemi tecnici e a condizioni meteorologiche avverse, finalmente la missione Artemis 1 è iniziata con successo!

“Back to the Moon and Beyond”

Lanciato il razzo di Sls Artemis 1

All’1:47 (7:47 ora italiana) la missione Artemis 1 è partita dalla rampa di lancio del Kennedy Space Center, in Florida: destinazione Luna!

Artemis 1
Artemis 1 sulla rampa di lancio

L’Sls (Space Launch System) è il razzo realizzato appositamente per la missione Artemis. È il razzo più grande e potente mai costruito dall’umanità e sarà lui a riportare finalmente l’uomo sulla Luna.

Attendevamo da tanto questo momento. Si tratta di un passo avanti sensazionale nel campo dell’esplorazione spaziale. Il motto di questa missione è “Back to the Moon and Beyond”, con queste semplici parole si spiega la vera essenza di tutto il progetto: ritorno alla Luna e oltre.

Torniamo sul nostro satellite naturale, questa volta per rimanerci, ma guardiamo già oltre, perché la missione Artemis non si fermerà sulla Luna, ma punta a Marte.

La missione Artemis

Si tratta della missione più importante della NASA degli ultimi anni Essa è frutto di una cooperazione internazionale che ha interessato non solo l’agenzia spaziale americana, ma anche quella europea.

Artemis 1
Partenza: direzione luna!

Su quel razzo che questa mattina è partito verso la Luna portando con sé tanti sogni e speranze c’è anche un bel pezzetto di Italia!

Agganciato all’imponente razzo Sls c’è anche la navicella Orion, la quale al momento è senza equipaggio umano, ma che, nelle prossime missioni, riporterà l’uomo sulla Luna.

La missione Artemis vuole non solo riportare l’uomo sulla Luna, ma anche creare una base orbitale lunare dove sperimentare nuove tecnologie e dove prepararsi per raggiungere, in futuro Marte.

I primi tentativi di lancio

Da diversi mesi questa missione ci sta tenendo sulle spine. L’attesa è stata emozionante, vista l’importanza della missione. Ma il tutto è stato accentuato dai precedenti tentativi di lancio falliti e dai diversi rinvii.

Inizialmente la missione era prevista per il 29 agosto scorso, ma in quel caso era stata rimandata a causa di alcuni problemi tecnici al sistema di rifornimento del razzo.

Il 3 settembre c’è stato il secondo tentativo, ma anche in questo caso è stato bloccato il conto alla rovescia perché si era ripresentato lo stesso problema.

Il razzo è stato così riportato nell’hangar per un paio di mesi per risolvere il problema e i primi di novembre era tornato sulla rampa di lancio.

Tuttavia, la finestra del 3 novembre è saltata a causa della tempesta tropicale Nicole che si è abbattuta sulle coste della Florida.

Si è dovuto così aspettare la finestra di lancio del 15 e 16 novembre e finalmente il razzo è partito ed è ora in viaggio verso la Luna!

Le ultime ore prima del lancio

Ovviamente, nelle ore che hanno preceduto il lancio c’è stato molto fermento al Kennedy Space Center.

La partenza ufficiale era prevista per le 7:04 (ora italiana), ma è slittata di più di mezz’ora, dopo che il countdown è stato fermato verso le 6:30 di mattina per alcuni controlli.

Alla fine il countdown è ripartito ufficialmente verso le 7:30 e alle 7:47 il lift off: Artemis 1 è partito!

Cosa succederà ora

È iniziata ora, ufficialmente, la missione Artemis, una missione storica!

Orion
La navicella Orion rimarrà in orbita lunare fino all’11 dicembre

Dopo 1 e 38 minuti dal decollo il razzo Sls ha spinto la capsula Orion oltre l’orbita terrestre, per imboccare il tragitto Terra-Luna.

A questo punto si trova già a ridosso del nostro satellite. La missione prevede dapprima un volo basso a 100 km dalla superficie lunare, per poi iniziare una serie di orbite.

Dopo un paio di settimane di orbite, quindi verso la prima settimana di dicembre Orion effettuerà un secondo flyby ravvicinato, per poi riprendere la strada verso casa. La missione si concluderà l’11 dicembre.

Rientrando nell’atmosfera la capsula si dividerà in due. Il modulo di servizio brucerà nell’atmosfera, mentre il modulo di comando (che al momento ospita dei manichini, ma che in futuro riporterà a casa gli astronauti) atterrerà nel mare al largo della California.

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