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L’intelligenza artificiale di Meta: le ultime novità

L'AI più potente ed efficiente di sempre

Intelligenza artificiale di Meta

Meta sta lavorando sempre di più per potenziare la sua intelligenza artificiale. Ecco le ultime novità, dalla sfida a ChatGPT-4 al servizio di AI Studio.

Meta vuole realizzare un’intelligenza artificiale più potente di ChatGPT-4

Meta ha annunciato di essere a lavoro su un modello di intelligenza artificiale superiore all’attuale modello su cui si basa ChatGPT-4.

L’azienda sta potenziando le sue infrastrutture, costruendo nuovi data center e acquistando enormi lotti di chip, con l’intenzione di addestrare il modello di intelligenza artificiale più sviluppato di sempre.

In realtà il progetto di Meta è già chiaro e delineato. Da una parte ci sarà una versione gratuita, rivolta a tutti gli utenti. Dall’altra ci sarà una versione a pagamento rivolta alle aziende che vogliono sviluppare i loro modelli di AI e addestrare i propri algoritmi.

Llama 2

L’azienda ha presentato recentemente Llama 2, il modello di intelligenza artificiale di Meta attualmente più avanzato.

Intelligenza artificiale di Meta
Intelligenza artificiale di Meta

L’azienda ha stretto una partnership con Microsoft e l’AI è ottimizzata per Windows. Tuttavia, nel prossimo futuro Meta ha intenzione di svincolarsi dalla piattaforma Cloud di Microsoft.

MTIA: il chip di Meta

Come accennato, l’azienda ha recentemente acquistato un’enorme quantità di chip. L’idea è quella di creare un primo chip personalizzato realizzato appositamente per addestrare i modelli di intelligenza artificiale dell’azienda di Mark Zuckerberg.

Il chip si chiamerà MTIA (Meta Training and Inference Accelerator). Esso consentirà al modello di avere una maggiore potenza ed efficienza di calcolo.

Tuttavia, il nuovo chip non sarà pronto prima del 2025.

Insieme al chip MTIA l’azienda ha presentato anche un nuovo data center, che sarà il cuore di Llama.

La concorrenza è spietata, ma Mark Zuckerberg è sicuro di poter sfruttare le risorse al meglio e riuscire così a rendere Llama migliore di ChatGPT-4.

Llama e la privacy

Uno dei punti più importanti è quello della privacy, argomento ormai fondamentale in tutto il settore digitale e, in particolar modo, in quello delle intelligenze artificiali.

Con il nuovo Llama Meta ha introdotto anche importanti novità dal punto di vista della privacy.

Intelligenza artificiale di Meta
Intelligenza artificiale di Meta

All’inizio di quest’anno abbiamo rilasciato in nostro modello linguistico di grandi dimensioni, Llama 2, per scopi accademici e commerciali, e abbiamo condiviso dettagli specifici su come abbiamo addestrato i modelli fondamentali, che non includevano i dati degli utenti Meta.

Le funzioni di AI generativa dedicate ai consumatori che lanciamo oggi si fondano sul lavoro svolto per costruire il nostro modello linguistico di grandi dimensioni. abbiamo incluso anche ulteriori strumenti per salvaguardare la privacy e protezioni per la tutela dell’integrità durante la costruzione di nuovi modelli e nell’utilizzo di informazioni provenienti dai nostri prodotti e servizi”, spiega l’azienda.

Certo, se Llama utilizzasse i dati degli utenti Meta avrebbe una quantità incredibile di dati sui quali allenarsi. Ma l’idea che un’intelligenza artificiale utilizzi i dati personali di miliardi di persone nel mondo non è rassicurante.

Per questa ragione, questa precisazione da parte di Meta era doverosa.

AI Studio

Nel frattempo, Meta lancia anche AI Studio, una piattaforma creata per supportare i modelli di intelligenza artificiale provenienti dal di fuori della società.

In poche parole sviluppatori provenienti da terze parti potranno creare dei modelli di intelligenza artificiale da poter utilizzare per i servizi di messaggistica di Meta (Messenger e WhatsApp).

Anche le aziende potranno creare AI che riflettano i valori del loro brand e migliorino le esperienze nell’ambito del servizio clienti. Dalle piccole imprese che desiderano rendere scalabili le proprie attività alle grandi aziende che vogliono migliorare le comunicazioni, le AI possono aiutare le imprese a coinvolgere i propri clienti attraverso le nostre app”, spiega l’azienda.

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