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Sono passate ormai diverse settimane, ma il lancio del razzo Vega che ha concluso la sua carriera il 5 settembre 2024 ci ha davvero colpito e non potevamo non parlarne. Questo vettore spaziale, un orgoglio dell’industria aerospaziale italiana, ha portato in orbita il satellite Sentinel-2C, un importante strumento per l’osservazione della Terra nell’ambito del programma Copernicus. Scopriamo insieme i dettagli della notizia e cosa è stato scoperto.
Un po’ di storia su Vega
Prima di addentrarci nella notizia relativa all’ultimo lancio del razzo il cui nome è un omaggio alla brillante stella della costellazione della Lira che simboleggia ambizione a raggiungere le stelle, scopriamo di più sulla storia di Vega.
Si tratta di un vettore accorpo unico, senza booster laterali, caratterizzato da una grande affidabilità e flessibilità. Un raggio che nasce dalla collaborazione tra l’Agenzia Aeropaziale Italiana (ASI) e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
Nel corso degli anni, Vega ha dimostrato di essere un lanciatore affidabile e versatile, in grado di mettere in orbita una vasta gamma di satelliti, dalle piccole missioni scientifiche alle costellazioni di satelliti per telecomunicazioni.
Perché l’addio?
Come abbiamo detto, quello del 5 settembre scorso è stato il suo ultimo lancio. Le ragioni che hanno portato al pensionamento di Vega sono diverse. In primo luogo l’evoluzione tecnologica che ha reso possibile lo sviluppo di nuovi lanciatori più potenti e flessibili.
Un esempio è il Vega-C che rappresenta la versione evoluta del razzo pensionato. Il nuovo razzo è pronto a varare il mercato dei lanci spaziali che a sua volta è in continua evoluzione. Un nuovo progetto che promette di essere un protagonista indiscusso del mercato dell’Anci spaziale nei prossimi anni.
Ad ogni modo, nonostante il suo ritiro, eredità di Verga è destinato a durare a lungo. Il lanciatore italiano infatti ha contribuito in modo significativo allo sviluppo del settore spaziale europeo, dimostrando le capacità industriali e tecnologiche dell’Italia e dei suoi partner. Inoltre, le tecnologie sviluppate per Vega sono state trasferite ad altri settori industriali, generando benefici economici e sociali.
Le prospettive future, oltre Vega
L’ultimo tango di Vega segna una nuova fase per il settore spaziale europeo. Con l’entrata in servizio del nuovo progetto Vega-C E l’imminente lancio di Ariane 6, l’Europa si conferma la potenza spaziale a livello mondiale.
Nonostante questo le sfide da affrontare sono ancora molte e la competizione con le altre agenzie spaziali, in particolare con gli Stati Uniti e la Cina, e sempre più intensa. E quindi necessario continuare ad investire in ricerca e sviluppo per mantenere la leadership tecnologica.
Possiamo quindi dire che l’ultimo volo di Vero è stato un momento emozionante per tutti coloro che hanno lavorato a questo progetto e per tutti gli appassionati di ricerca e nello spazio. Il lanciatore italiano ha lasciato un segno indelebile in tutto il settore, dimostrando che l’Europa e l’Italia sono in grado di competere a livello globale e che fanno parte integrante del futuro del settore spaziale.
L’addio a Vega segna una nuova fase per il settore spaziale europeo. Con l’entrata in servizio di Vega-C e l’imminente lancio di Ariane 6, l’Europa si conferma una potenza spaziale di primo piano.
Tuttavia, le sfide sono ancora molte. La competizione con le altre agenzie spaziali, soprattutto gli Stati Uniti e la Cina, è sempre più intensa. Inoltre, è necessario continuare a investire in ricerca e sviluppo per mantenere la leadership tecnologica.