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Non sarà un Falcon 9 a colpire la Luna

Il 4 marzo un detrito cinese colpirà il nostro satellite naturale

Luna

È ormai da un po’ di tempo che gira la notizia dell’imminente impatto tra la Luna e un detrito spaziale. Le prime notizie dicevano che a colpire la Luna sarebbe stato uno stadio del Falcon 9. Tuttavia, a ormai pochi giorni dall’impatto, la notizia è stata smentita. Non sarà un Falcon 9 a colpire la Luna, ma un detrito di un razzo cinese.

La notizia dell’impatto del Falcon 9

La notizia diffusa in rete e su tutti i media diceva chiaro: “un razzo colpirà la Luna”. Tuttavia, non si tratta di nessuna rivelazione allarmistica. L’impatto non avrà grandi ripercussioni, se non quello di alzare ancora una volta i riflettori sul problema dei detriti spaziali.

Telescopio
I detriti spaziali vengono classificati e controllati

I detriti spaziali vengono costantemente monitorati, proprio per evitare che alcuni di essi escano dalla loro rotta precipitando sulla Terra o sulla Luna, o ancora schiantandosi contro satelliti ancora funzionanti o, addirittura, contro la ISS.

Proprio mentre controllava le rotte di alcuni detriti spaziali l’astrofisico Bill Gray si è reso conto che uno di questi era in rotta di collisione con la Luna.

Fu lui stesso a darne l’annuncio a inizio Gennaio.

La smentita dello stesso Gray: non sarà un Falcon 9 a colpire la Luna

Al momento della dichiarazione l’astrofisico aveva dichiarato che a colpire la Luna sarebbe stato uno stadio di un Falcon 9, un razzo di proprietà dell’agenzia spaziale di Elon Musk, Space X.

Tuttavia, fu lo stesso Gray ad accorgersi dell’errore, chiedendo scusa e rettificando la sua stessa scoperta. A colpire la Luna sarà il booster del razzo cinese Long March 3C, utilizzato per la missione Chang’e 5-T1 del 2014.

Ci sono voluti sette anni per capire l’errore

Se Gray aveva scoperto l’imminente impatto solamente a Gennaio, il detrito era, invece, classificato ormai da quasi sette anni.

Razzo cinese
Il detrito spaziale è un booster del razzo cinese Long March 3C

Come dicevamo, infatti, molti dei detriti spaziali che orbitano intorno al pianeta (o almeno i più grandi) vengono classificati e costantemente controllati.

Questo detrito in particolare, denominato WE0913A, fu scoperto dallo stesso Gray e da un gruppo di colleghi il 14 marzo del 2015. A prima vista era stato scambiato per un piccolo asteroide, ma non ci volle molto affinché gli astronomi capissero che si trattava di un detrito spaziale.

La sua scoperta era avvenuta a soli due giorni dal lancio del satellite Dscover, proprio attraverso un Falcon 9. Fu, probabilmente, anche per questo motivo che gli astronomi si sbagliarono e lo classificarono come uno stadio del razzo Falcon 9.

E così è rimasto, per quasi sette anni, fino a pochi giorni fa, quando un Jon Giorgini, ingegnere Jpl della Nasa, ha contatto Gray, spiegandogli che era impossibile si trattasse di un Falcon 9. Secondo Giorgini, infatti, il razzo in questione non poteva aver seguito una simile traiettoria.

Gray ha così ricontrollato i dati del 2015 scoprendo che Giorgini aveva ragione. C’era, però, un altro detrito che si poteva trovare in quel punto in quel momento e si trattava proprio del razzo cinese Long March 3C.

A colpire la Luna sarà un detrito cinese: a pochi giorni dall’impatto

Alla fine, si è scoperto l’errore. Tuttavia, non cambia il resto. La data e l’ora dell’impatto sono rimaste invariate e astronomi e appassionati attendono l’evento.

Detriti spaziali
Il problema dei detriti spaziali è sempre più evidente

Un piccolo spettacolo il detrito lo aveva già dato nelle settimane scorse, con l’ultimo passaggio ravvicinato, a “soli” 45 mila chilometri dalla Terra. In quell’occasione, l’oggetto è stato visibile con i telescopi, tra il 7 e l’8 febbraio.

L’impatto con Luna è, invece, previsto per le 13:25 (ora italiana) del 4 marzo prossimo.

Forse l’evento non avrà grande rilevanza dal punto di vista astronomico, ma ci ricorda quanto sia sempre più evidente il problema dei detriti spaziali. Un problema che, forse, dovremo fare in modo di risolvere.