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L’asteroide OR2 sfiorerà la Terra il 29 Aprile

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Questo 2020 ci ha “regalato” una terza guerra mondiale sfiorata, una pandemia come non la si vedeva da 100 anni, un asteroide che il 29 aprile sfiorerà la Terra. “Ormai punto tutto sul 2021!”, è il motto che oramai rimbalza da un social all’altro, perché diciamocela tutta, questo 2020 ci ha decisamente deluso. E in molti si domandano, ironicamente o forse no, dopo essere sopravvissuto alla pandemia morirò a causa dell’asteroide? Tra pandemie e distruzioni da impatto meteoritico, quale sarà l’apocalisse che si abbatterà sulla Terra in quest’anno funesto? Stiamo parlando di OR2, un asteroide potenzialmente pericoloso che sfiorerà la terra tra qualche giorno. Ma non preoccupatevi, è solo un altro problema con cui l’umanità avrà a che fare quest’anno e la NASA ci rassicura: l’asteroide sfiorerà la Terra, ma non la toccherà.

Chi è OR2, l’asteroide che sfiorerà la Terra tra qualche giorno?

Sono 758.000 circa gli asteroidi catalogati che passano vicino alla Terra, di questi 1900 sono considerati potenzialmente pericolosi per essa. OR2 è proprio uno di questi.

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L’asteroide OR2 sfiorerà la Terra il 29 aprile

OR2 è stato scoperto nel 1998 ed è da subito stato inserito tra quelli potenzialmente pericolosi. Questo perché rientrava in alcune caratteristiche. Ha un diametro di circa un chilometro e mezzo e per essere considerato pericoloso deve essere più grande di 140-150 metri. Quindi questo parametro lo passa di molto.

Un’altra caratteristica che deve avere per essere considerato potenzialmente pericoloso riguarda la sua orbita. Rientra tra quelli che si avvicinano alla Terra entro i 7.5 milioni di chilometri.

OR2, nella sua distanza minore, sfiorerà la Terra di 6 milioni di chilometri. Ma ancora non dovremmo preoccuparci di ciò, perché, come rassicura la NASA, 6 milioni di chilometri equivalgono a 16 volte la distanza Terra-Luna. In passato molti asteroidi si sono avvicinati anche molto di più di quanto lo farà OR2, ma questi erano anche notevolmente più piccoli.

L’osservazione di OR2

Certo, tutte queste rassicurazioni non faranno stare tranquilli propri tutti. E la maggior parte di chi attende il passaggio dell’asteroide rimarrà con il fiato sospeso almeno fino al 30 aprile, quando il pericolo sarà scampato.

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L’orbita di OR2

Questo passaggio ravvicinato è, invece, motivo di studio per molti astronomi. OR2 sarà osservabile con telescopi anche molto piccoli e addirittura con semplici binocoli, nonché con una moltitudine di strumenti, quali radar, apparecchiature ottiche e termiche.

L’utilizzo di tutti questi strumenti, per tutto il tempo in cui l’asteroide passerà a una distanza così ravvicinata al pianeta Terra, permetterà di carpirne diversi segreti. Come misure più dettagliate, proprietà fisiche, moto di rotazione, percentuale di luce che riflette dal sole, ecc.

Attualmente le dimensioni, sebbene si sappia siano notevoli, sono ancora racchiuse in un raggio fin troppo ampio: tra 1,8 e 4,1 chilometri. L’Osservatorio di Arecibo, a Puerto Rico, ha evidenziato già un diametro di almeno un chilometro e mezzo, ma queste osservazioni ravvicinate permetteranno calcoli più precisi.

Ecco come vedere l’asteroide

Niente distruzione di massa, quindi. Solo tanta tensione e tanta emozione per il passaggio ravvicinato di un asteroide così grande. Ma possiamo vederlo?

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Il passaggio ravvicinato di OR2

Nel periodo di massimo avvicinamento dell’asteroide esso sarà visibile anche dall’Italia. Si tratterà della notte tra il 28 e il 29 aprile, mentre l’orario migliore sarà tra le 21.30 e le 22.00, anche se rimarrà visibile per quasi tutta la notte.

La posizione che occuperà nel cielo sarà a 25 gradi a sud-ovest, tra le stelle dell’Idra e la costellazione del Leone. Per vederlo sarà sufficiente un piccolo telescopio non professionale o un buon binocolo.

Un’occasione da non perdere, visto che la prossima volta che OR2 tornerà a farci visita sarà nel 2079. Anche se in quel caso lo “state tranquilli” sarà un po’ meno sentito, dato che passerà ad appena 1,8 milioni di chilometri. Ma abbiamo ancora 59 anni per pensarci.

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