C’è stata vita su Marte?

Ieri la NASA ha fatto un annuncio sensazionale: il rover Perseverance ha trovato biofirme su Marte! Attenzione però, la NASA non ha detto che c’è o c’è stata vita su Marte. Potrebbe esserci stata, ma queste prove sono ancora confutabili. Facciamo chiarezza.

L’annuncio della NASA: c’è vita su Marte?

Alcuni giorni fa la NASA aveva detto che Mercoledì 10 Settembre avrebbe rilasciato un importante annuncio. Ovviamente, tutti gli appassionati del genere, hanno subito sperato che fosse il tanto atteso annuncio “Non siamo soli nell’Universo” e così è stato… più o meno.

Il rover Perseverance è alla ricerca di tracce di una vita passata sul pianeta rosso da alcuni anni. È stato mandato proprio nella zona nella quale, secondo gli scienziati, c’era maggiore possibilità di trovarla.

Non molto tempo fa il rover si trovava ad analizzare dei campioni di roccia raccolti ai margini di una valle pluviale e proprio in quel momento ha comunicato alla Terra che, quei campioni, contenevano biofirme!

Cosa sono le biofirme?

Le biofirme sono delle sostanze che potrebbero avere origini biologica, ma che, tuttavia, necessitano di uno studio più approfondito per valutare se effettivamente provengano da un essere vivente.

Tuttavia, questo studio più approfondito non può essere fatto dal rover Perseverance su Marte. I campioni dovranno essere riportati sulla Terra, per poter essere esaminati da vicino.

Nel frattempo la NASA ha anche annunciato nuove missioni verso il Pianeta Rosso, per cercare di recuperare più campioni possibili nella zona in cui sono state trovate le biofirme o in altre zone più favorevoli alla vita.

C’è vita su Marte? Si tratta solo di una firma

Se pensavate di vedere la foto di un alieno mi dispiace deludervi. È improbabile che Marte ospiti delle forme di vita attualmente. Ma è altamente probabile che lo abbia fatto in passato, quando il suo aspetto era molto simile a quello attuale della Terra.

I campioni non sono piccoli animali o piante e nemmeno invisibili microorganismi o batteri, ma solo dei segni di una possibile vita passata.

“Si tratta di una firma, di un segno lasciato, non di una forma di vita di per sé: per questo è stata definita forma di vita antica, dato che potrebbe risalire a milioni di anni fa”, spiegano gli scienziati della NASA.

Sapphire Canyon: il campione che nasconde tracce di una vita passata

Il campione raccolto da Perseverance in questione è Sapphire Canyon (o Canyon dello Zaffiro) ed è un campione di roccia alto 6,2 centimetri.

Questo campione è “la cosa più vicina alla scoperta della vita su Marte”! Così lo hanno definito alla NASA e si tratta senza dubbio di una delle scoperte più emozionanti in ambito spaziale.

Sapphire Canyon ha una composizione chimica davvero speciale: il campione presenta una struttura a piccole sferette di dimensioni inferiori a 1 mm. Le sferette sono circondate da aloni più chiari. Queste strutture, inoltre, sono arricchite con vivianite e greigite e contengono fosfato di ferro e solfuro di ferro.

C’è vita su Marte? Probabile, ma la questione resta aperta

Se i campioni fossero stati ritrovati sulla Terra avremmo detto inconfutabilmente che la loro origine era di natura organica.

Questo tipo di struttura, infatti, sulla Terra, viene creata dall’attività metabolica di microbi anaerobi, i quali in condizioni di assenza di ossigeno sfruttano delle reazioni chimiche chiamate ossidoriduzione, per garantire il loro sostentamento dai minerali contenuti nel ferro e nello zolfo.

Sembra quasi inconfutabile, detto ciò, il fatto che questi campioni abbiano davvero un’origine biologica, ma gli scienziati non possono annunciare tale scoperta se non dopo altri studi più approfonditi.

A questo punto dobbiamo riportare i campioni sulla Terra, per poter trovare la risposta a questo dubbio. Esiste già un programma per questo e si chiama Mars Sample Return. Sfortunatamente dovremo attendere ancora alcuni anni prima che questi campioni arrivino sulla Terra e solo allora sapremo rispondere alla domanda: c’è mai stata vita su Marte?