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Il robot Atlas si dà alla ginnastica

Atlas

Il robot umanoide Atlas della Boston Dynamics appena due anni fa spopolava con il video in cui muoveva i primi passi e faticava a mettere a posto una scatola. Faceva quasi tenerezza, grande e grosso, che a stento riusciva a mantenersi sulle gambe metalliche. Eppure adesso, dopo appena due anni, le sue movenze sono praticamente irriconoscibili. Salta, corre e fa capriole, esattamente come un ginnasta in carne e ossa.

Boston Dynamics e la nascita di Atlas

La compagnia americana Boston Dynamics crea da sempre alcuni tra i migliori robot in circolazione, non solo umanoidi. Atlas è il successore di Petman e, attualmente, è la punta di diamante della compagnia.

Boston Dynamics
Atlas e gli altri robot della Boston Dynamics

Nel 2013 Atlas viene presentato al mondo, con il primo della serie di video che racconteranno i suoi progressi. Atlas inizialmente pesava 150 kg per 1.80 metri di altezza circa. Realizzato in alluminio e titanio, con quattro arti azionati idraulicamente e illuminato da Led blu, Atlas poteva attutire i colpi dei proiettili e stare in equilibrio su una gamba, ma le sue performance fisiche erano ancora molto limitate.

Con cadenze di pochi mesi la Boston Dynamics ha continuato a pubblicare i video dove venivano mostrati i progressi del robot umanoide. Nell’agosto del 2017 aveva intenerito il mondo, quando impacciato non riusciva a posizionare una scatola su uno scaffale di metallo.

Ma il lavoro doveva proseguire e la tecnologia corre alla velocità della luce. Un anno dopo Atlas torna in un nuovo video. Questa volta è visivamente meno impacciato. Salta da un blocco all’altro, a diverse altezze ed è in grado di ruotare sul posto di 180°.

Il nuovo Atlas

Arriviamo, infine, all’ultimo video. Questa volta il nostro impacciato robot è davvero cambiato radicalmente. Innanzitutto dal punto di vista esteriore. Sei anni dopo la sua nascita il nuovo Atlas è molto cambiato. È passato da 1.80 metri di altezza a 1.50 e da 150 kg ad appena 80. Il robot umanoide dispone di 28 giunti idraulici che gli consentono di muoversi con incredibile agilità.

I progressi di Atlas
I progressi di Atlas: appena un anno fa saltava da un blocco all’altro

Ma la vera rivoluzione non si vede a occhio nudo. Il fulcro dei nuovi successi, infatti, risiede nel nuovo software. “Il sistema di controllo avanzato permette al robot di muoversi agilmente, mentre gli algoritmi gestiscono le dinamiche tra corpo e ambiente, pianificando i movimenti”.

Atlas è adesso in grado di correre 1.5 metri al secondo, di eseguire verticali, capriole, piroette da 360°, salti mortali, ecc. Il tutto esattamente come un atleta in carne e ossa. Ma queste capacità non serviranno a vincere una medaglia d’oro, bensì a raggiungere luoghi inaccessibili a qualsiasi altro robot e prestare soccorso laddove sarebbe impossibile arrivare.

Il software e i movimenti

Vedendo il video rimaniamo senza dubbio sbalorditi per la fluidità dei movimenti di Atlas. Impensabili per un robot di quella grandezza, soprattutto se lo mettiamo a confronto con i video di due anni fa. Come è stato possibile un miglioramento così stupefacente e repentino?

Atlas
Ecco il nuovo Atlas

Dovremmo preoccuparci al pensiero di una schiera di robot umanoidi che non vengono scalfiti dai colpi di proiettili e che sono in gradi di muoversi con la stessa agilità di un’atleta olimpico? O dovremmo semplicemente e genuinamente restare estasiati davanti al progresso tecnologico che corre veloce?

Non c’è niente di cui preoccuparsi, nessun Terminator in arrivo, gli incredibili miglioramenti di Atlas sono semplicemente dovuti al suo nuovo software, nonché alle modifiche apportate all’intera struttura. Si tratta di un nuovo algoritmo che divide i movimenti complessi in movimenti più piccoli. Dopodiché ogni azione viene armoniosamente amalgamata con la successiva, cosicché da rendere il movimento estremamente fluido.

L’algoritmo trasforma quindi ogni azione in movimenti replicabili dal robot. È incredibile come Atlas riesca a rotolare armoniosamente sulla schiena senza intaccare i propri strumenti. Non sembra risentire nemmeno dell’inerzia che spingerebbe in avanti qualsiasi robot a seguito di un salto.

Atlas è senza dubbio uno dei robot umanoidi più evoluti al mondo e chissà quali altri meraviglie sarà in grado di fare con qualche altro anno di esperienza.

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