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Appassionati di video? Oggi vi parliamo di una nuova piattaforma che si basa su un’intelligenza artificiale sviluppata da Google DeepMind. Si chiama Veo3 e consente di creare dei video ultra realistici partendo da semplici prompt. Come vedremo nel nostro articolo di oggi la particolarità di questo strumento non è comunque soltanto nella resa visiva. Questa piattaforma sta piacendo soprattutto agli influencer perché permette di creare dei contenuti che siano all’altezza di quelli creati da troupe professionali. Lavorando qualche ora al vostro contenuto su questa piattaforma avrete un risultato incredibile, ovvero un video completo, rifinito particolarmente realistico pronto per essere pubblicato. Che sia la fine dell’era dei Content Creator? Scopriamolo insieme.
Il potenziale di Veo3 per i content creator
Quello che possiamo sicuramente dire in prima battuta è che questa piattaforma ha un enorme potenziale. Veo3 permette di creare contenuti ogni giorno, producendo video curati nei dettagli. Video che è una volta realizzati sono pronti per essere caricati su piattaforme come Instagram, TikTok o YouTube Shorts.
Mi basterà immaginare una scena e descriverla l’intelligenza artificiale in maniera dettagliata. Al resto pensa la piattaforma. Vi creerà un video che simula con realismo inquadrature, profondità di campo e tonalità visive. Sembrerà che dietro a quel contenuto ci sia il lavoro di un regista professionista.

Uno strumento accessibile pensato per chi non ha dimestichezza con il video editing o con i software audio. Quindi è utile anche per i Content Creator perché a loro non servirà più girare nulla. Non servono macchine da presa, non servono microfoni, non servono luci. Chi è abituato a lavorare con i contenuti non dovrà passare ore ore a montare post produrre. Possiamo quindi dire che più che essere la fine dell’era dei Content Creator, questo strumento che viene supportato dalla piattaforma Gemini e dall’interfaccia Flow è perfetto per ampliare le possibilità di lavoro dei Content Creator permettendogli di risparmiare tempo e guadagnare più ingaggi.
Un salto tecnologico rispetto agli altri generatori
La particolarità di Veo3 è che rispetto agli strumenti nati in precedenza ha la capacità di creare dei video completi e particolarmente convincenti non soltanto dal punto di vista visivo ma anche da quello sonoro.
Quello che i puristi dell’immagine o dell’audio potranno obiettare che si tratta di una rielaborazione che non è per niente creativa. Fino ad oggi era sicuramente così, soprattutto per tutto ciò che riguardava il comparto audio, perché le voci venivano aggiunte successivamente in quanto quelle generate dall’intelligenza artificiale non erano realistiche.
Con questo nuovo strumento però non è più così, perché l’audio viene creato insieme alle immagini, garantendo una sincronizzazione perfetta tra ciò che si vede e ciò che si sente. I dialoghi seguono il labiale con precisione e i suoni ambientali di sottofondo reagiscono al movimento e alla scena. Il risultato è un effetto complessivo di straordinaria naturalità.
C’è poi una questione importante di cui dobbiamo parlare. Se chi va contro all’utilizzo dell’intelligenza artificiale per creare contenuti può obiettare che manchi completamente il controllo creativo su ciò che le AI generano al posto nostro, con Veo3 la musica cambia. Infatti, un altro punto di forza di questo strumento è proprio la possibilità di avere un controllo creativo costante sulla creazione del contenuto.

Si può scegliere come e dove muovere la telecamera, quale stile visivo adottare e anche mantenere la coerenza tra personaggi e ambienti da un video all’altro. Un vero e proprio sistema che viene supportato dall’utilizzo di immagini come input che consente di collegare più clip tra di loro. Alla fine si ottiene un risultato in 4K e un video o una serie di video di alto livello.
I rischi e le sfide etiche legate a Veo3
Come spesso accade quando si inizia ad utilizzare una tecnologia innovativa, anche nel caso di Veo3 gli interrogativi che ci si possono porre sono veramente diversi. Il primo ritorna un po’ al discorso che abbiamo appena affrontato relativamente alla creatività ma soprattutto all’autenticità del prodotto video.
Google ha introdotto un sistema di tracciamento per capire quali contenuti sono stati prodotti con Veo3 E quali invece sono prodotti in maniera più classica e manuale. Nonostante questo non ci sono comunque delle regole condivise a livello globale che impongono la trasparenza del contenuto.

Questo ci porta alla seconda domanda legata al diritto d’autore. Se un influencer o un Content Creator crea un contenuto virale con questo strumento la domanda è chi detiene davvero la paternità del contenuto stesso. Cosa succede se questa immagine viene utilizzata da una persona reale senza il consenso di chi la postata piuttosto che creata? Il dibattito è serio e ancora non abbiamo una risposta acquisiti come questo perché le leggi non sono ancora pronte per gestire con chiarezza queste situazioni.
Quello che speriamo che si riesca a trovare il punto d’incontro tra la tecnologia innovativa che permette di creare contenuti da Zero in pochissimo tempo e il lato più etico legato al diritto d’autore.