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Cyberguerra Russia: inizia una nuova fase

Dal cyberspionaggio a i Vulkan Files

Cyberguerra Russia

Dietro quella che tutti conosciamo dai notiziari in tv e dagli articoli di giornali, c’è una guerra nascosta violenta e spietata. È la cyberguerra che si sta abbattendo tra Russia e Ucraina, ma che coinvolge tutto il mondo.

Cyberguerra 2023

Sin dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina si è iniziato a parlare di una cyberguerra parallela.

Secondo un rapporto dell’intelligence pubblicato da Microsoft, dall’inizio del 2023 la Russia ha intensificato le sue operazioni di cyberspionaggio.

Sempre secondo il rapporto la Russia ha lanciato molti attacchi verso l’Ucraina, ma anche moltissimi attacchi verso tutti gli stati dell’Unione Europea.

Si tratta di attacchi DDoS e attacchi Wiper e Ransomware, oltre a numerosissimi attacchi di disinformazione.

Sono almeno 17 i paesi europei sotto attacco

Secondo l’intelligence sono almeno 17 i paesi europei presi di mira dagli hacker governativi russi. Principalmente si tratta di campagne di spionaggio e cyberspionaggio. Dall’inizio della guerra sono ben 74 i paesi che sono stati spiati dalla Russia.

Cyberguerra Russia
Cyberguerra Russia

La cyberguerra conta un’altissima percentuale di attacchi malware contro gli Stati Uniti, il Regno Unito e tutti i paesi facenti parte dell’Unione Europea e della NATO.

Gli stati membri dell’UE e della NATO, soprattutto sul versante orientale, dominano la top 10 dei paesi più bersagliati per numero di eventi di minaccia registrati. Tuttavia, gli attori delle minacce russe hanno condotto attività che vanno dalla ricognizione all’esfiltrazione dei dati delle organizzazioni di tutto il mondo, in Africa, in Asia, in America Latina e in Medio Oriente”, si legge nel report di Microsoft.

Il settore più bersagliato è stato, ovviamente, quello governativo. A seguire troviamo il settore comunicazioni e le ONG.

Cyberguerra: solo cyberspionaggio o atti di guerra?

Sebbene la maggior parte delle operazioni registrate rientrano nelle operazioni di cyberspionaggio, il report di Microsoft ha evidenziato come le minacce russe abbiano espresso online la volontà di utilizzare strumenti distruttivi anche al di fuori dell’Ucraina.

La metodologia utilizzata nel corso di questa cyberguerra è la stessa dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina. Essa comprende tre fasi: il camuffamento degli attacchi distruttivi come ransomware; l’utilizzo di software pirata, lo sfruttamento delle vulnerabilità e gli attacchi alla catena di approvvigionamento; infine, l’uso di hacktivisti per le proiezioni del potere.

I Vulkan Files

Alcuni giorni dopo la pubblicazione del rapporto di Microsoft, sono stati resi pubblici i cosiddetti Vulkan Files. Si tratta di documenti riguardanti la società russa Vulkan, la quale sembra essere la mano che sta dietro la cyberguerra e le campagne di disinformazione.

Cyberguerra Russia
Cyberguerra Russia

I Vulkan Files rivelerebbero come questa guerra sia nata ibrida per volontà dello stesso governo russo. Ciò vuol dire che si combatte parallelamente nel mondo reale e in quello digitale.

Un esempio di ciò che è emerso dai Vulkan Files risale proprio al giorno dell’invasione russa in Ucraina. Il 24 febbraio del 2022 la Russia invade l’Ucraina. Parallelamente, quello stesso giorno, sono partiti una quantità massiccia di attacchi informatici, volti a paralizzare le comunicazioni ucraine.

La Cyberguerra e la società Vulkan

Secondo quanto emerso la società Vulkan sta giocando un ruolo fondamentale in questa cyberguerra.

L’azienda lavora per i servizi segreti russi. I software sviluppati dalla società Vulkan sarebbero in grado di disattivare i sistemi di controllo dei trasporti ferroviari, aerei e marittimi, di interrompere le linee elettriche e di identificare le vulnerabilità delle infrastrutture.

Sebbene non sia ancora chiaro se i software Vulkan siano attualmente in funzione in Ucraina, secondo gli esperti essi sono altamente preoccupanti. Non solo, essi violerebbero i trattati di Ginevra e, per questa ragione, il loro utilizzo avrebbe ripercussioni internazionali.

Tutto ciò, secondo gli esperti, è la prova che vi è un pericolo concreto non solo per l’Ucraina, ma per tutta l’Europa e il Mondo. Non solo, questo è anche la prova di come la cyberguerra e la guerra nel mondo reale siano pericolosamente interconnesse.

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