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Windows 10x: il nuovo sistema operativo

Windows 10x è il sistema operativo per dispositivi a doppio schermo

Windows 10x

Partiamo col dire cosa non è Windows 10x: questo sistema operativo non è la nuova versione di Windows 10. Infatti i dispositivi che oggi hanno installato Windows 10 probabilmente non vedranno mai l’aggiornamento a 10x. Ma allora di cosa si tratta?

Cos’è Windows 10x

Questo sistema operativo è stato sviluppato apposta per dispositivi con più schermi o schermi pieghevoli, in particolare per i nuovi dispositivi Surface come il Surface Neo. Nasce come un ulteriore tassello nel  sistema modulare di Windows 10, adatto a molti dispositivi e contesti di utilizzo.

Sarebbe sbagliato però pensare che sia un’esclusiva per il Surface Neo, infatti lo scopo di Redmond è creare una nuova categoria di terminali che abbiano un software dedicato per potenziarne le caratteristiche.

L’interfaccia sarà molto familiare per chi utilizza già normalmente Windows 10, infatti Microsoft sostiene che l’apprendimento del nuovo sistema operativo sarà molto semplice e intuitivo.

Ma le caratteristiche dedicate ai nuovi dispositivi saranno molte, partendo dalla possibilità di utilizzare contemporaneamente due applicazioni e potendole spostare da uno schermo all’altro con facilità. Ma sarà possibile anche riprogettare alcuni elementi chiave come il menù start oppure la taskbar perché siano più pratiche nell’utilizzo.

Windows 10x
Il sistema operativo è studiato principalmente per Surface Neo

C’è un occhio di riguardo in particolare per l’energia. Infatti i dispositivi che hanno due schermi consumano, giustamente, molto più in fretta la batteria. La gestione energetica di Windows 10x è stata quindi migliorata per ottimizzare la batteria che deve illuminare due schermi.

Oltre a questo Microsoft ha garantito che le app di Windows saranno compatibili con il nuovo dispositivo, in particolare quelle della suite Office. Infatti non si tratta di un sistema operativo scritto da zero, ma si appoggia interamente sulla piattaforma base di Windows 10. Microsoft ha chiamato Windows Core OS la base tecnologica che permette di usare Windows 10 come base per altri sistemi.

L’obiettivo di Microsoft

Già in tempi non sospetti, nel 2012 con il lancio di Windows 8, si era iniziato a sentir parlare di un sistema operativo unificato. Ma in definitiva si trattava di sistemi operativi differenti come Windows Phone 8 e quello per la XBox.

Ma Windows Core OS è andato oltre, cercando di far diventare Windows 10 il sistema operativo definitivo della casa di Redmond, installato ormai su oltre 900 milioni di PC.

Infatti dall’avvento di Windows Core OS, smartphone, tablet, XBox e PC hanno condiviso lo stesso Core anche se avevano sistemi operativi finali differenti. Citiamo ad esempio Windows 10 IoT, che sta avendo molto successo nel mondo dei dispositivi embedded per la Internet of Things.

Quando arriverà la nuova versione 10x

Presentato al Surface Event, si dovrà attendere quasi un anno prima di poterlo utilizzare davvero. Per questo molto ancora potrà cambiare, allora perché presentarlo con tanto anticipo?

Windows 10x
Il sistema operativo 10x sarà commercializzato direttamente sui dispositivi a doppio schermo

Microsoft ha giocato la sua carta al Surface Event prima di tutto per mettere a tacere tutti i rumors che ormai circolavano su questo sistema operativo, affinché non si diffondessero notizie errate, che magari avrebbero fatto illudere i futuri utenti. In secondo luogo Microsoft ha voluto sottolineare l’introduzione di questi nuovi dispositivi a doppio schermo. Sopratutto per stimolare gli sviluppatori a creare applicazioni adatte, per averle già pronte per quando sarà messo sul mercato.

Il lancio è quindi previsto per le festività natalizie dl 2020, e non sarà venduto come aggiornamento di Windows 10, ma verrà fornito insieme ai nuovi dispositivi a doppio schermo.

Infatti il debutto di Windows 10x non sarà unicamente insieme a Surface Neo ma verrà distribuito sui dispositivi dei partner Microsoft come Dell, Lenovo, HP, Asus e molti altri ancora.

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