Enkey Magazine
Sito di informazione tecnologica

Flyeye, il cacciatore di asteroidi

Flyeye

Il telescopio europeo Flyeye è il grande occhio che veglierà sulla Terra, il futuro guardiano che ogni notte scruterà il cielo in cerca di eventuali asteroidi potenzialmente pericolosi per il pianeta.

Gli asteroidi pericolosi

Lo scenario che vede la Terra colpita da un asteroide sembra uscito dal più classico dei film apocalittici. Un immaginario che crediamo così lontano dalla realtà, qualcosa che pensiamo non succederebbe mai. Eppure ci sbagliamo, avere una sentinella che veglia su di noi è essenziale perché il pericolo non è così remoto come crediamo.

Talvolta è capitato di sentire casi di persone colpite e uccise da un meteorite. In realtà l’eventualità è remota, ma non impossibile. Ad esempio vi ricordate della pioggia di meteoriti che ha colpito Chelyabinsk, in Russia, il 15 Febbraio del 2013? Si era trattato di un meteorite, frantumatosi al contatto con l’atmosfera, ma non completamente disintegrato. Così i frammenti sono piovuti sulla città, una vera e propria pioggia di meteoriti come quelle che pensiamo si vedano solo nei film.

Flyeye
Quanti asteroidi cadono sulla Terra?

Innanzitutto l’onda d’urto provocata dall’esplosione del meteorite, ad alcune decine di chilometri di altezza, ha provocato danni su tutta la città. Poi è iniziata la pioggia dei frammenti del meteorite stesso. Fortunatamente non ci furono vittime, ma furono colpite e ferite un migliaio di persone.

Ma questo non è un evento così isolato. Ogni anno sul pianeta cadono tra le 100 e le 500 rocce spaziali, ma molte finiscono nell’oceano e non vengono trovate. Il più grande meteorite mai trovato risale a 80 mila anni fa e pesa circa 60 mila tonnellate.

Detto ciò siamo sicuri di non aver bisogno del cacciatore di asteroidi, la sentinella che veglia su di noi scovando gli asteroidi pericolosi?

L’entrata in funzione di Flyeye

L’Agenzia Spaziale Europea insieme all’Agenzia Spaziale Italiana ha recentemente presentato Flyeye. Il cacciatore di asteroidi, infatti, è un piccolo grande orgoglio italiano.

Pesa 24 tonnellate, è alto 6,5 metri e largo 4, dispone di 16 telecamere e verrà posizionato sul Monte Mufara, in Sicilia. Il cacciatore di asteroidi sarà operativo dal 2021.

Flyeye
Flyeye veglierà sulla Terra

L’Italia rimane nel primato dello studio di questi corpi celesti, con Flyeye dimostra ancora una volta questa passione per gli asteroidi. Il cacciatore, tra l’altro, non servirà solo a prevenire eventuali catastrofi (sebbene quello è il suo scopo primario), ma i dati raccolti saranno utilissimi in moltissimi campi astronomici.

L’enorme flusso di dati che verrà prodotto potrà essere utile in molti altri campi dell’astronomia, per studiare i mutamenti del cielo come la variazione di luminosità delle stelle. La stessa agenzia spaziale italiana si è candidata ad accogliere l’enorme flusso di informazioni prodotto dal telescopio nel suo centro di gestione di dati astronomici, dove già arrivano i dati di moltissimi telescopi orbitanti”.

Flyeye veglierà su di noi

Il suo scopo primario rimane comunque la nostra sicurezza. “Flyeye sarà il primo telescopio al mondo capace di fornire protezione contro eventi come l’esplosione avvenuta a chelyabinsk nel 2013”, dice Lorenzo Cibin, responsabile di Flyeye.

Potremo scoprire asteroidi fino a 40 metri di diametro con un anticipo di almeno tre settimane prima che impattino contro l’atmosfera terrestre. In pratica potremo finalmente prevedere i cosiddetti bolidi, quei frammenti che due o tre volte al mese entrano nell’atmosfera terrestre creando una scia luminosa che li rende simili a palle di fuoco. Stiamo già lavorando all’installazione di un secondo flyeye in Cile: l’obiettivo finale è allestire una rete di quattro telescopi, due per ogni emisfero, in modo da avere la visione completa del cielo”.

Se anche le possibilità di essere colpiti da un asteroide sono estremamente basse, un occhio puntato costantemente al cielo, un cacciatore di asteroidi che veglia su di noi, ci farà senza dubbio dormire sonni più tranquilli.

This post is also available in: English

Potrebbe piacerti anche