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Forse lo avrete sentito anche voi, lo scorso 28 giugno c’è stato un problema tecnico alla trasmissione dei dati radar che ha costretto l’Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo (ENAC) ad applicare una procedura di sicurezza straordinaria sul traffico aereo nel Nord Italia. Tale procedura è definita rateo zero, un termine tecnico preso direttamente dall’aviazione civile che ormai è diventato familiare a molti dei più affabili viaggiatori. Perché? Perché come lo scorso giugno spesso ormai capita che gran parte del traffico aereo si blocchi temporaneamente, il che ha ripercussioni su migliaia di passeggeri. Scopriamo meglio insieme questa procedura di sicurezza e perché è stata applicata nel Nord Italia lo scorso giugno.
Rateo zero: sospensione di atterraggi e partenze
Ma come funziona anzitutto questa procedura denominata rateo zero? Beh, si tratta di manovre che consistono nella sospensione totale di quelli che sono i movimenti aerei in un determinato spazio di volo. Una decisione che non viene mai presa alla leggera. Infatti, è una misura pensata anzitutto per proteggere l’equipaggio e passeggeri.
Se vengono segnalati problemi tecnici o operativi e non è possibile garantire il controllo sicuro del traffico aereo, allora si ricorre a questa procedura. Nel caso specifico dello scorso 28 giugno, la causa non era tanto un malfunzionamento dei radar. Piuttosto c’è stata un’interruzione della trasmissione dei dati al centro di controllo dell’area di Milano Linate.

I radar continuavano a rilevare gli aerei, ma le informazioni non arrivavano direttamente dagli operatori perché ha impedito loro di gestire i voli in tempo reale.
Cosa è successo?
Per farla breve, la sera del 28 giugno sono arrivati i primi segnali di anomalia. Rallentamenti e difficoltà di connessione. Questo è stato il primo campanello d’allarme per i tecnici. Circa 20 minuti dopo la situazione è peggiorata, tanto da rendere quasi impossibile il continuo delle operazioni di volo in sicurezza.
A questo punto è stato applicato il rateo zero che ha coinvolto l’intero spazio del nord-ovest. Malpensa, Torino, Linate, Orio al serio e Genova sono stati gli scali più colpiti con conseguenze anche su Veneto e Toscana. Ci sono stati ritardi, dirottamenti a catena, operazioni che hanno impedito ai passeggeri di svolgere il viaggio per come lo avevano immaginato.
Successivamente sono state svolte delle verifiche che hanno chiarito qual era il problema. La rete ENET, infrastruttura gestita da Tim di vitale importanza per il trasferimento dei dati radar, aveva subito un guasto temporaneo sulla linea principale. Un evento raro, che ha portato ad un blocco di circa due ore. Ritorno alla piena operatività vicino alla mezzanotte del 28 giugno.
Il rateo zero in quel lasso di tempo
Un bel disservizio, che però dimostra quanta attenzione ci sia nei confronti della sicurezza. Il rateo zero di quelle due ore ha portato alla cancellazione, al ritardo o al dirottamento di circa 320 voli. Nei terminal molti sono stati i passeggeri in attesa, che però hanno ricevuto dal personale di terra acqua, brandine e assistenza.
Tutto è stato gestito nel migliore dei modi, però il problema rimane e anche il dubbio sulla validità dei viaggi in aereo. Molti degli equipaggi pronti a partire infatti non hanno poi ripreso servizio alla riapertura dello spazio aereo. Nel caso dei dirottamenti avevano già ampiamente superato la soglia delle ore di volo secondo la normativa europea. Questo ha portato ad ulteriori ritardi e alla cancellazione di ulteriori tratte.

Un cane che si è morso la coda che forse poteva essere tenuto a bada controllando meglio il sistema della trasmissione dati sulla gestione del traffico. Non ci sono stati incidenti e la sicurezza è stata salvaguardata, ma l’opinione delle persone in quanto clienti delle compagnie aeree conta sempre molto e questi disagi non hanno fatto buona pubblicità.
L’indagine dell’ENAC
Va da sé, che dopo che le operazioni sono state ripristinate, l’ENAC ha dato il via ad un’indagine per chiarire quelle che sono state le cause dell’avaria. All’interno dell’indagine c’è anche un rapporto di protocollo atto a valutare la risposta dei sistemi di emergenza.
Sono stati infatti richiesti dei report dettagliati al fornitore della rete e a ENAV, con l’obiettivo primario di trovare soluzioni che possano rieducare il rischio di guasti simili. Al momento un’ipotesi in merito è quella di adottare sistemi di backup basati su diverse tecnologie, sistemi che possano evitare che un unico problema come in questo caso possa compromettere sia la linea principale che quella di riserva.
Dover ricorrere al rateo zero non è mai cosa semplice o gradita, ma dimostra l’attenzione alla sicurezza anche se dietro ad ogni ritardo e cancellazione si nasconde poi la più forte frustrazione sia di chi lavora per le compagnie aeree sia di chi li utilizza per viaggiare.
