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Schermi pieghevoli, ora tocca a Google

Google lancerà nuovi schermi pieghevoli per i dispositivi mobili

Google brevetta dei nuovi schermi pieghevoli per smartphone

Gli schermi pieghevoli sono sicuramente una delle novità più interessanti e di tendenza del panorama informatico.

Sembra assodato che sarà questa la nuova frontiera degli smartphone.

Al Mobile World Congress 2019 di Barcellona gli schermi pieghevoli hanno fatto furore. Tutti li hanno fotografati, tutti hanno voluto saperne di più, tutti li hanno amati. E sono numerose le case produttrici che si stanno muovendo in questa direzione.

Anche Google ha brevettato un prototipo di schermi flessibili. Dopo le “pioniere” Huawei e Samsung, la casa di Mountain View non è insomma rimasta a guardare.

I mini smartphone con schermi pieghevoli di Google

Secondo le prime indiscrezioni, Google sarebbe infatti al lavoro su un nuovo dispositivo ultraportatile. Un mini smartphone, equipaggiato con schermi pieghevoli di ultima generazione.

Schermi pieghevoli per smartphone
I nuovi smartphone con schermi pieghevoli; pratici, compatti ma saranno anche resistenti?

L’interesse dimostrato da Google per la nuova tecnologia è apparso subito palese. Tanto che, nel giro di poche settimane, l’azienda avrebbe depositato un brevetto per il loro nuovo “gioiello”.

 

Smartphone straordinariamente minuscoli e super flessibili, quindi. Che potrebbero riservare ben più di una sorpresa.

E le prime immagini rivelano già diverse innovazioni rispetto ai modelli – analoghi – che vedremo in commercio nei prossimi mesi.

Schermi flessibili che si possono ripiegare fino a tre volte

La grande novità introdotta da Google è l’aver portato la flessibilità dello schermo a nuovi livelli.

Il Huawei X Mate Falcon Wing, ad esempio, potrà ripiegarsi su sé stesso grazie a degli snodi invisibili nel suo chassis. Ne abbiamo parlato in un altro articolo, che vi consigliamo di non perdere.

Schermi flessibili realizzati da LG
Gli schermi pieghevoli hanno conquistato il mercato; anche LG li sta sviluppando

Il nuovo schermo progettato da Google potrebbe invece arrivare a ripiegarsi fino a tre volte su sé stesso. Il nome tecnico di questo genere di schermi pieghevoli è “display Z fold”. Il telefono può infatti essere piegato a “z” grazie a un’innovativa doppia chiusura.

 

In alternativa, i nuovi smartphone (al pari del Huawei X Mate) potrebbero ispirarsi ai vecchi design “a conchiglia”. Con la possibilità di flettere il dispositivo separando, di fatto, la tastiera dal display.

Ma il brevetto potrebbe essere sfruttato anche per notebook e tablet, non necessariamente limitato a uno smartphone. Le opportunità sono innumerevoli e certamente a Google non mancano le idee per sfruttare questa nuova, rivoluzionaria tipologia di schermi pieghevoli.

I nuovi dispositivi avranno successo o andranno a ingrandire le file del Google Cemetery? Saranno le vendite a stabilirlo con certezza, ma al momento è prematuro parlarne.

Svelato il mistero sul partner di Google; dovrebbe essere Samsung

L’annuncio di Google ha suscitato subito grande curiosità, e anche molti interrogativi.

Infatti a Mountain View non si producono schermi (in vetro o plastica). Quindi era altamente probabile che Google avrebbe dovuto appoggiarsi a un’azienda specializzata in monitor.

E di conseguenza è subito partito il totonomi; chi sarebbe stato il partner di Google in questa nuova impresa?

Schermi flessibili targati Samsung
Sarà Samsung a sviluppare i display flessibili per Google

La risposta è arrivata in questi giorni proprio da Google. Sembra che quasi certamente sarà Samsung a realizzare i nuovi schermi pieghevoli richiesti da Mountain View per i suoi dispositivi. Scalzando LG, che ha collaborato per anni con Google.

 

Ma la tecnologia procede per alleanze e si parla già, sul Web, di una possibile partnership fra LG, Google, Microsoft e Apple. 

Anche l’azienda “della Mela” guidata da Tim Cook sarebbe infatti intenzionata a equipaggiare il successore di iPhone X, già altamente atteso, di uno schermo curvo.

Schermi pieghevoli e dimensioni contenute a un prezzo accessibile

Ricapitolando, gli schermi flessibili brevettati da Google (e probabilmente forniti da Samsung) dovrebbero essere la caratteristica di spicco di una nuova linea di smartphone.

Anche Apple progetta di equipaggiare il prossimo iPhone X con uno schermo curvo
Anche Apple progetta di equipaggiare il prossimo iPhone X con uno schermo curvo

Che andranno presumibilmente a succedere i Pixel, il modello di punta di Google conosciuto anche come Nexus Sailfish.

Quali saranno le caratteristiche di questi smartphone?

In primo luogo le dimensioni, già contenute, che si potranno ulteriormente assottigliare grazie, appunto, agli schermi pieghevoli.

 

Inoltre, la possibilità di ottenere i display da Samsung dovrebbe consentire a Google di immettere i dispositivi sul mercato a un prezzo molto competitivo.

Di certo inferiore allo Huawei X Mate Falcon Wing, che si configura come smartphone di fascia altissima. Proprio perché Huawei ha dovuto produrre da sé i suoi display, incidendo sul costo finale del dispositivo.

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