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Walmart: il drone commesso diventa realtà

In un’epoca interamente dominata dalla tecnologia, la multinazionale Walmart ha deciso di prendere un’importante decisione nel settore, depositando una serie di brevetti relativi a come tenere traccia dell’inventario nel supermercato e al modo in cui trasformare l’esperienza attraverso cui i clienti acquistano i prodotti. I brevetti sono stati pubblicati nella giornata del 22 marzo, ma depositati lo scorso settembre e contengono dettagli sui metodi da attuare per assistere i clienti attraverso veicoli aerei senza equipaggio.

Walmart e la strategia dei droni

Nel sistema brevettato viene descritto di come i clienti possano richiedere assistenza tramite l’ausilio del proprio smartphone. La richiesta viene registrata su un sistema informatico centralizzato e poi inviata ad un drone il cui compito è quello di individuare il cliente che ha bisogno di aiuto e di consigliare a quest’ultimo i prezzi e i luoghi esatti in cui si trovano i prodotti. Il testo descrive come i droni possano eseguire la scansione dei codici a barre per controllare le informazioni memorizzate nel database. Questi ultimi, inoltre, sarebbero dotati di sensori per evitare collisioni con i clienti e gli altri oggetti in magazzino. Tra le proposte illustrate c’è quella di un dispositivo indossabile che verrà presentato agli acquirenti all’arrivo in un Walmart e utilizzato per seguirli in tutto il loro percorso. Anche i carrelli della spesa saranno sempre più smart, essendo collegati a dispositivi elettronici mobili, come telefoni o applicazioni presentate all’arrivo, per navigare tra i prodotti in negozio. La nota catena ha anche studiato dei modi per garantire che i suoi scaffali siano adeguatamente stoccati, attraverso l’utilizzo di telecamere che monitorano i livelli di magazzino e trasmettitori elettrici per rilevare se ci sono o meno dei prodotti sugli scaffali.

Ad illustrare l’ambizioso progetto ci ha pensato Jeremy King, Chief operating Officer di Walmart, il quale ha affermato che lo scopo primario consiste nel rendere più agevole e rapido lo stoccaggio dei prodotti, risparmiando tempo prezioso ai dipendenti che in questo modo potranno dedicarsi ad aiutare i clienti che ne avranno bisogno. I retailer perdono vendite importanti ogni volta che un consumatore va ad informarsi su di un prodotto fuori stock ed è per questo che tale difetto deve essere arginato. Queste le sue dichiarazioni: “Se un dipendente è intento a correre su e giù per il corridoio del negozio ed un cliente gli va a domandare la disponibilità effettiva di un prodotto, tenderà a rispondere in maniera frettolosa ed è sperimentato che tale compito non vada a genio a molti. I robot sono più efficienti degli umani del 50% e riescono a controllare gli scaffali ad una velocità di ben tre volte superiore. Non si tratta di sostituirli, dunque, ma di affiancarli e migliore la propria resa produttiva”

Walmart e il futuro della shopping experience

Oltre a migliorare l’efficienza dei propri punti vendita, Walmart si sta impegnando duramente nell’ampliare la propria presenza digitale attraverso l’acquisizione di store online come ShoeBuy, Moosejaw, Bonobos, Parcel Hayneedle. Il tutto fa parte di una strategia di posizionamento ben precisa, come affermato da Marc Lore, capo dell’e-commerce di Walmart, che permetterà alla nota catena americana di dominare l’intera categoria ed aumentare il fatturato nei prossimi due anni.

Da segnalare anche l’annuncio della creazione di Store No. 8, un grande HUB interno che permetterà alla nota catena di creare e supportare nuove startup direttamente in casa. In questo complesso architettonico sarà possibile studiare le tecnologie ancora in fase di rodaggio, implementare la realtà virtuale, e stringere accordi commerciali con gli imprenditori che vogliono puntare sull’intelligenza artificiale. L’obiettivo di Walmart resta ancora quello di competere con lo strapotere di Jeff Bezos, creatore di un vero e proprio impero commerciale, ed offrire spedizioni veloci in tutta la Nazione. Secondo Lore, infatti, Walmart sarebbe già in possesso di un’infrastruttura in grado di assicurare spedizioni di prodotti per l’87% della popolazione degli States, ed il suo sviluppo è ormai imminente. Quello che è certo, dunque, è che la sfida tra i colossi del settore verrà combattuta a colpi di robot e tecnologie all’avanguardia.

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