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Idrovolante elettrico: nuovi test norvegesi

In Norvegia stanno testando un nuovo idrovolante elettrico. Si avete capito bene, una macchina per idrovolo che finalmente potrebbe trasformare le sorti dei viaggi di questo genere andando ad aiutare l’ambiente. Scopriamo insieme la notizia trovata sul web.

Idrovolante elettrico pronto al decollo

La notizia viene dal fiordo di Trondheim in Norvegia: all’aeroporto di Flesland a Bergen ci sarebbe un idrovolante elettrico pronto al decollo. La tratta sarà breve, ma cambierà il modo di viaggiare su macchine come questa andando a aiutare consumi e ambiente.

idrovolante elettrico test in norvegia
In Norvegia si sta testando un nuovo idrovolante elettrico che conta di essere il nuovo mezzo di trasporto per mettere in connessione i fiordi del Nord tra di loro. Perché è speciale? Perché è a emissioni zero, ma soprattutto ci mette pochissimo ad arrivare da un fiordo all’altro.

Si tratta di un veicolo in fase di test, realizzato dall’azienda Elfly che ha voluto realizzare un progetto dedicato all’idrovolo per migliorare i trasporti tra i fiordi norvegesi. Una proposta che strizza l’occhio all’ambiente come solo nei paesi del nord d’Europa sanno fare che sta interessando molti altri paesi.

Com’è strutturato?

Il nostro idrovolante elettrico ha una batteria realizzata appositamente per creare un nuovo concept di mobilità flessibile nei paesi nordici.

Si tratta di una batteria elettrica a lunga durata ad emissioni zero che ha anche un impatto bassissimo sull’inquinamento acustico.

idrovolante elettrico impatto austico bassissimo
Anche l’impatto acustico di questo nuovo idrovolante elettrico sarà davvero basso: emetterà un flebile ronzio, prodotto da una batteria super potente ed ecosostenibile.

Il progetto è talmente interessante per la Norvegia e i paesi del nord Europa che stanno pensando di investirci anche le istituzioni. Infatti, sembra che stiano per arrivare circa 16 milioni di corone norvegesi per finanziare la promozione di questo idrovolante elettrico e produrlo su larga scala.

Poco più di un milione e mezzo di euro per creare connessioni ecosostenibili tra i fiordi e i paesi del primo Polo. Soldi che provengono dalla principale agenzia governativa norvegese, attiva appunto nel finanziare progetti di ricerca come questo.

Gli ingegneri dell’idrovolante elettrico e il prototipo

Grazie a questi finanziamenti statali i ricercatori del progetto stanno lavorando attivamente con un gruppo di ingegneri specializzati in costruzioni ecosostenibili per definire il prototipo pronto al primo lancio.

Nel giro di 3 anni potremmo avere una vera e propria flotta con il nostro idrovolante elettrico e i suoi fratelli di più grande o piccola stazza.

idrovolante elettrico flotta norvegese
Nel giro di 3 anni nei fiordi norvegesi, spesso incorniciati da aurore boreali, potrebbero volare dai 15 ai 20 idrovolanti elettrici. Una vera e propria flotta, finanziata anche dallo stato norvegese.

L’idea è quella di studiare una serie di veicoli ad impatto ambientale zero che permettano di spostare cose o persone tra i vari scali presenti sui fiordi norvegesi e svedesi, fino forse ad arrivare alle stazioni del Polo Nord.

Quanto durerà la batteria?

La batteria e quindi il volo dell’idrovolante elettrico in produzione durerà circa 4-5 ore in più rispetto alla media dei prototipi attuali e ridurrà i tempi di percorrenza a 40 minuti da 3 ore e mezza – il tempo inferiore mai realizzato per arrivare ad esempio da Bergen a Stavanger.

Con un ronzio fievolissimo, il nuovo bolide dei fiordi potrà volare per circa 200km di autonomia ad una velocità che si aggirerà intorno ai 250km orari.

I dati di cui vi stiamo parlando sono solo le prime stime prodotte dai voli fatti in fase di prova con i sistemi informatici. Le caratteristiche legate al volo dell’idrovolante elettrico potrebbero variare e migliorare con il tempo e lo sviluppo continuo di questa batteria.

Non ci resta che attendere e vedere dove i norvegesi vorranno portare questo nuovo progetto. Intanto sappiamo che entro il 2030 saranno pronti i primi 15-20 velivoli per le prime tratte di trasporto.