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Instagram introduce il pulsante non mi piace

Un'idea per combattere haters e bullismo

Non mi piace

Su Instagram arriva finalmente il tanto desiderato pulsante “non mi piace”. Al momento è in fase di test ed è riservato a un numero ristretto di utenti, ma ben presto potrebbe essere reso disponibile per tutti.

Il suo scopo principale è quello di mettere un possibile freno ad atti di bullismo digitale e bloccare tutti gli haters presenti sul social. Ecco come funzionerà.

Il pulsante non mi piace per un confronto più civile

Finalmente, dopo tantissimi anni di like e cuoricini, arriva sul social network di Instagram il pulsante “non mi piace”.

Non mi piace
Non mi piace

Sui social siamo sempre più circondati da odio, bullismo digitale e un tono di voce non sempre adatto. Quelle che si creano sotto molti post, infatti, assomigliano spesso a delle vere e proprie risse o, nei casi peggiori, a un’ondata di odio verso un post, un creator o un’utente.

Per cercare di fermare in qualche modo questo fenomeno inarrestabile fatto di haters e bullismo, Meta cerca una soluzione e pensa di averla trovata in questa novità.

L’dea è quella di poter segnalare i commenti inopportuni, dando loro meno visibilità possibile. In questo modo, sebbene il commento negativo non è stato completamente bloccato, in qualche modo esso non riceverà quella visibilità desiderata.

Come funzionerà

Il funzionamento di questo pulsante, infatti, prevede proprio che un commento con un gran numero di “non mi piace” venga relegato in fondo alla lista dei commenti di un post.

In questo modo questo commento riceverà meno visualizzazioni e si eviterà che continuerà a far fomentare gli utenti, creando risse digitali o fomentando nuovi haters.

Al momento sembra che il tasto in questione riguarderà solamente i commenti e non i post. Inoltre, il numero di “non mi piace” non sarà reso pubblico e quindi non sarà possibile per tutti visualizzarlo.

Nonostante ciò il meccanismo di cui abbiamo appena parlato farà comunque in modo che il commento riceva meno attenzioni possibile.

Prima di Instagram c’erano YouTube e Reddit

Quella introdotta da Instagram non è in realtà una novità assoluta. Altre piattaforme utilizzano una sorta di “non mi piace” già da molto tempo.

Non mi piace
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YouTube e Reddit, ad esempio, lo utilizzano già da tempo. Il primo, ad esempio, non solo permettere di esprimere dissenso per un singolo commento ma anche per il video in sé.

Tuttavia, il fatto che questa novità arrivi ora su Instagram segna una svolta importante, perché è proprio su questo social network che si concentrano il maggior numero di creator e di haters.

L’annuncio di Adam Mosseri

Adam Mosseri, capo di Instagram, ha spiegato il funzionamento del nuovo pulsante “non mi piace” con un post sul suo profilo Thread:

Alcuni di voi potrebbero aver visto che stiamo testando un nuovo pulsante accanto ai commenti di Instagram: questo offre alle persone un modo privato per segnalare che non si sentono bene per quel particolare commento.

Voglio essere chiaro: questo è un test, non c’è conteggio di antipatia, né nessuno saprà se tocchi il pulsante. Alla fine potremmo integrare questo segnale nella classificazione dei commenti per spostare i commenti antipatici più in basso. Speriamo che questo possa contribuire a rendere i commenti più amichevoli su Instagram”.

Pro e contro del pulsante non mi piace

Ricapitolando, il concetto che c’è alla base di questa nuova funzione è quella di trovare una soluzione per bloccare gli haters su Instagram, mandando i loro commenti negativi alla fine della sezione commenti. Tuttavia, come ogni cosa, il pulsante “non mi piace” potrebbe avere dei contro oltre che dei pro. I pro potrebbero essere:

  • I commenti degli haters avrebbero meno visibilità.
  • L’ambiente sarà più pacifico e armonioso.
  • I content creator potranno pubblicare con meno preoccupazioni.

I contro, invece, potrebbero essere:

  • Ritrovarci in una bolla fatta solo di complimenti.
  • I pensieri rischiano di uniformarsi, relegando in fondo alla sezione chi la pensa in modo diverso dalla massa.
  • La libertà di pensiero rischia di essere limitata.
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