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Bepi Colombo alla scoperta di Mercurio

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L’uomo si spinge ancora una volta un po’ più il là, scoprendo un pezzettino nuovo di Sistema Solare. Mercurio è il pianeta più vicino al Sole ed anche il più piccolo del nostro Sistema Solare ed è lì che Bepi Colombo è diretto.

Bepi Colombo

Giuseppe Colombo, detto Bepi, fu un matematico, fisico ed astronomo italiano che nel 1983 ricevette la medaglia d’oro dalla NASA. I suoi studi furono incentrati proprio sul piccolo pianeta Mercurio ed è proprio a lui che oggi viene dedicata la missione che vede coinvolte l’ESA (agenzia spaziale europea) e l’agenzia spaziale Giapponese.

Dopo venti anni di lavoro e progettazione finalmente le due sonde della missione Bepi Colombo sono partire ed il loro viaggio che culminerà all’arrivo sul primo pianeta del Sistema Solare, durerà circa 7 anni.

Il lancio

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Il lancio dei satelliti della missione Bepi Colombo è avvenuto lo scorso 20 Ottobre, alle ore 3:45 (ora italiana) dalla stazione di lancio dell’ESA di Kourou, nella Guinea Francese. Per il lancio è stato utilizzato un razzo Ariane 5.

Il complesso lanciato nello spazio dal razzo comprende le due sonde: quella europea, chiamata Mercury Planetary Orbiter (MPO) e quella Giapponese, chiamata Mercury Magnetospheric Orbiter (MMO).

Ma le due sonde non sono sole, viaggeranno insieme, spinte dal Mercury Transfert Module (MTM), il modulo di trasferimento a propulsione elettrica. A concludere il piccolo sistema terrestre che sfiderà il vuoto cosmico e arriverà a sfiorare il Sole c’è anche uno scudo termico.

Un viaggio lungo e complicato

Arrivare su Mercurio non è affatto facile. Nonostante altre sonde affrontano viaggi altrettanto lunghi con tempistiche decisamente minori, quello che le Bepi Colombo dovranno affrontare non è affatto un viaggio semplice ed è per questo che per compierlo impiegheranno ben 7 anni.

Occorre arrivare nell’orbita di Mercurio con una velocità ridotta e per farlo Bepi Colombo affronterà una serie di fly-by. I fly-by sono dei veloci passaggi in prossimità dei pianeti che daranno alla sonda un effetto fionda portandola sempre più vicino alla destinazione. Le sonde sfrutteranno da prima la gravità della stessa Terra, per poi dirigersi verso Venere.

Qui avverranno due fly-by, previsti per il 2020 ed il 2021, che spingeranno Bepi Colombo in prossimità di Mercurio. Già nell’Ottobre del 2021 le sonde saranno in grado di ammirare da vicino il più piccolo pianeta del Sistema Solare, ma serviranno altre manovre prima di poter entrare nella sua orbita. Ben sei fly-by, previsti tra il 2021 ed il 2025, occorreranno per permettere alle sonde di entrare in orbita senza problemi.

Il futuro delle due sonde

Quando finalmente l’intero convoglio raggiungerà la sua destinazione le due sonde si divideranno, raggiungendo due orbite completamente diverse.

La giapponese MMO, si terrà lontana dal pianeta, questo per avere una visione globale di esso e studiarne al meglio il magnetismo. Mentre l’europea MPO seguirà un orbita più interna, ad appena 480 km dalla superficie.

Come sopravvivere a due passi dal Sole

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Ovviamente la difficoltà della missione sta proprio nella vicinanza con il Sole. Il piccolo pianeta Mercurio ha un’escursione termica tra il giorno e la notte impareggiabile in tutto il Sistema Solare.

Si passa dai 400° di giorno ai -200° di notte. Ciò è dovuto non solo alla vicinanza con il Sole, ma anche alla totale assenza di atmosfera a mitigare il clima. Questo posto è uno dei più impervi del Sistema Solare.

La sonda si troverà tra due incredibili fonti di calore. Il sole, che colpirà la sonda con un energia 10 volte più potente di quella che arriva sulla Terra, e Mercurio, che la colpirà con un energia 5 volte più potente. Per questo Bepi Colombo è stata attentamente realizzata per resistere anche nell’ambiente più ostile.

Essa dispone di una protezione termica di alluminio e ceramica e di pannelli solari capaci di resistere fino ai 225°. Nonostante ciò le temperature potrebbe salire ulteriormente e per evitare che i pannelli si fondano questi verranno tenuti ad un inclinazione minima rispetto ai raggi del Sole.

Perché studiare Mercurio

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Perché affrontare un viaggio tanto complicato ed impervio? Mercurio è interessante sotto diversi punti di vista, ma non è stato mai facile approfondire gli studi su di esso, proprio vista la sua vicinanza con il Sole.

Mercurio segue una strana orbita, rimasta inspiegabile fino all’arrivo della Relatività Generale di Einstein. Inoltre l’esistenza della magnetosfera di Mercurio, che seppur debole c’è, è inspiegabile. È per trovare queste ed altre risposte che le Bepi Colombo affronteranno questo incredibile viaggio.

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