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I droni più bizzarri

droni più bizzarri

Il mondo ormai è pieno di droni, piccoli robot volanti comandati da smartphone o controller. Molti sono poco più che giocattoli, altri sono professionali, altri fanno riprese a volo d’uccello spettacolari, altri ancora sono per usi militari o governativi, ma tra tutti quali sono quelli che più risaltano? Ecco alcuni tra i droni più bizzarri.

Airblock Drone

Airblock è una via di mezzo rispetto agli altri droni presenti sul mercato, né troppo professionale, con prezzi da capogiro, né supereconomico ma con le fattezze di un giocattolo. Nonostante non rientri tra i droni professionali, Airblock Drone ha delle caratteristiche davvero particolari. È un drone componibile, con sei moduli da montare tramite un meccanismo magnetico come pezzettini dei Lego. Airblock può volare come qualsiasi altro drone, ma anche scivolare sull’acqua come un hovercraft o sfrecciare sulla terra. I sei moduli che danno sfogo alla nostra creatività si possono comporre attorno al nucleo centrale del drone, un motore programmabile tramite computer. Una volta montati i moduli e impostato l’ambiente dove lo si vuole far sfrecciare (aria, acqua, terra) chiunque può dilettarsi con Airblock Drone e, nel caso qualcosa vada storto, il drone non finirà in mille pezzi, semplicemente si smonterà.

Dragon, il drone-robot

Dragon è un altro esempio di drone modulare, realizzato dall’Università di Tokyo. Questa volta però non parliamo di un drone di media categoria, ma nemmeno qualcosa di simile ai droni professionali presenti in commercio. Dragon Drone è qualcosa di totalmente innovativo e sorprendente. Il prototipo è composto da quattro moduli, assemblabili uno dietro l’altro, ma è previsto che possono arrivare fino a 12. A seconda del numero dei moduli il drone mutaforma può assumere praticamente qualsiasi forma. Ma la cosa sorprendente non è solo che il drone può modificare la propria forma in volo, ma che lo può fare anche autonomamente, a seconda degli ostacoli che si trova ad attraversare.

ZeroTech Dobby

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ZeroTech Dobby Pocket Drone è un piccolo drone che può essere richiuso su se stesso diventando un rettangolo compatto da poter mettere in tasca o dentro la borsa in tutta sicurezza e comodità. Il drone, che ha quattro eliche che gli consentono di volare quando aperto, non appena richiuso ha le dimensioni di uno smartphone ed il peso di appena 199 grammi. Ma questa praticità non è la sola caratteristica, Dobby, infatti, è il primo drone nato con lo scopo preciso di scattare selfie, per questo motivo è stato rinominato selfie-drone.

Power Egg Drone

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A vederlo a prima vista, con la sua tipica forma ad uovo, sembrerebbe una lampada in stile moderno, un soprammobile, un uovo di pasqua, qualsiasi cosa fuorché un drone. Ed invece è proprio un drone. Quando il drone non è in funzione si richiude ad uovo, lasciando nascoste le eliche, i bracci ed il carrello. Quando entra in funzione, invece, il PowerEgg si scopre essere un quadricottero avanzato che si alza in volo nel giro di pochi secondi. Anche il controller è diverso da qualsiasi altra cosa abbiamo mai visto prima. È infatti un Motion remote controller, ciò vuol dire che possiamo indicare la direzione voluta semplicemente inclinando il joystick. In alternativa possiamo controllare il drone anche attraverso un controller tradizionale o l’app sullo smartphone.

Hover Camera Passport

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L’Hover Camera Passport è praticamente una “fotocamera volante”. È un piccolo drone compatto e sicuro, con le eliche nascoste all’interno di griglie ed il cuore centrale composto da una fotocamera. Ha un autonomia di 10 minuti e non può allontanarsi a più di 20 metri dall’operatore. Ma non ha importanza, perché il suo scopo principale è quello di aiutarci a scattare foto perfette.

Coffee Copterdroni più bizzarri

Il Coffee Copter è solo ancora un progetto, pensato e brevettato da IBM. Il drone, il quale svolazzerebbe tranquillamente tra i locali di un ufficio, sarebbe in grado autonomamente di riconoscere i dipendenti che hanno bisogno urgente di caffeina (occhi assonati, faccia stanca, ecc). Dopodiché esso si recherebbe alla vicina macchinetta del caffè, alla quale ha già comunicato l’ordine, prenderebbe la bevanda e la porterebbe a chi ne ha bisogno. Se qualcuno ha bisogno di un caffè ma non vuole aspettare che il drone se ne accorga può chiamarlo ed ordinarlo direttamente a lui. Esso infatti sarebbe in grado di riconoscere anche in mezzo alla folla un individuo che lo sta cercando, ad esempio agitando le mani.

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