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Lo smart clothing, lo dice la parola stessa, non è altro che l’abbigliamento intelligente. Ma cosa significa? Significa che il futuro della moda sta andando verso la creazione di abiti all’interno dei quali vengono inseriti dispositivi IoT o ancora che i tessuti per la realizzazione di giacche e pantaloni saranno in grado di trasmettere segnali. Scopriamo questa nuova tecnologia del futuro in questo articolo.
Smart clothing: nuova frontiera tecnologica
Quella di cui vi parliamo oggi è una nuova tecnologia del futuro che ci darà la possibilità di essere sempre connessi. Lo smart clothing infatti punta a creare capi di abbigliamento che possano raccogliere, scambiare o ancora meglio memorizzare informazioni che provengono dall’ambiente circostante.
Il primo esempio che vi facciamo è la tecnologia dei dispositivi IoT, grazie alla quale giacche, camice, abiti o pantaloni possono diventare un’interfaccia che ha la capacità di sentire modalità e frequenze di contatto con la pelle umana.
Cosa farà quindi la giacca del futuro? Monitorerà in maniera costante i nostri parametri basali, il nostro battito cardiaco, la respirazione e la temperatura corporea. Sarà il nostro campanello d’allarme: ci dirà se stiamo bene, se stiamo male o se stiamo per ammalarci.
Una seconda pelle
In pratica i capi smart clothing saranno una vera e propria seconda pelle intelligente. Comunicheranno con il nostro corpo e ci daranno possibilità di interagire costantemente con l’ambiente che ci circonda.
Per far sì che questo accada, all’interno dei tessuti utilizzati per creare questi capi di abbigliamento smart verranno inserite delle fibre particolari. L’obiettivo di queste fibre è elettrificare il tessuto in modo da creare le trasmissioni dati.
Queste fibre si chiamano e-textile e sono dei veri e propri tessuti elettronici in fibretroniche. Queste fibre non sono proprio una novità nel settore moda: infatti, già 10 anni fa il designer olandese Daan Roosegaarde presentava il suo progetto Intimacy 2.0 dedicato proprio a questo tipo di abbigliamento.
Adesso però questi tessuti possono fare molto di più: se prima creavano trasparenze di tendenza, adesso diventano il canale di comunicazione tra chi indossa l’abito e chi gli sta vicino.
Come funziona lo smart clothing?
Veniamo adesso a descrivere la nascita e il funzionamento di queste “fibre di cavi”. Ad aprile una start up di Brooklyn ha lanciato il suo tessuto intelligente la cui fibra è ricavata dal cotone, dal poliestere e dallo spandex.
A sua volta è stata rivestita con materiali conduttivi che rendono il filato elettrico. Per cucire questo tipo di filo servono tecniche particolari e alcuni chip bluetooth (della grandezza di un’unghia). Questi chip saranno gli intermediari che elaboreranno i dati generati dai sensori messi all’interno del tessuto.
In pratica, siamo agli albori dello smart clothing in cui anche chi si occupa di tech vuole entrare nel mondo della moda ed imporsi sul mercato. A dimostrazione di questo c’è anche il progetto di Apple, che lo scorso febbraio ha depositato un brevetto per un pulsante in tessuto smart. Siamo di fronte al bottone del futuro.
NFC e il completo da lavoro
Un altro esempio di smart clothing che è già realtà è il completo da lavoro intelligente con tecnologia NFC presentato già nel 2016 da Samsung durante il proprio Smart Suit.
Questo completo giacca e pantalone ha la capacità di scambiare bigliettini da visita, sbloccare lo smartphone e può anche interagire con gli altri dispositivi mobili presenti nell’ambiente circostante. Tutto questo con un unico click sulla spilla posta sul bavero della giacca.
Nella stessa ottica ci sono anche i pantaloni in grado di ricaricare il cellulare. All’interno della tasca c’è infatti una piastra wireless che funziona con l’induzione magnetica. Sono nati nel 2014 dalla mente dello stilista Adrien Sauvage in collaborazione con Microsoft Mobile.
Smart clothing per il fitness
Come abbiamo visto lo smart clothing è una delle nuove tecnologie del futuro, ma non è una cosa poi così nuova. Uno dei primi progetti svolti in questo campo (2015) riguardava la realizzazione di capi di abbigliamento intelligenti per gli sportivi e gli amanti del fitness.
Il primo fu Ralph Lauren che in collaborazione con OMSignal (Canada) presentò le Polo Tech in grado di tracciare la frequenza cardiaca e la profondità e il recupero della respirazione.
Utilizzando queste t-shirt alla moda si ha la possibilità di tracciare dati importanti sulla resistenza all’allenamento e valutare l’intensità del movimento. Adesso, se vuoi rimetterti informa, non basta più lo smart watch, c’è bisogno anche di un completo fitness adeguato e smart.