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Horizon Europe, cento città per salvare il clima

horizon europe

L’Unione Europea cambia tattica per vincere la sua battaglia contro i cambiamenti climatici. Oggi la battaglia riparte da 100 città, scelte per salvare il clima. È il progetto di Horizon Europe.

Horizon Europe

Si chiama Horizon Europe il programma dell’Unione Europea per sostenere l’impegno di 100 città europee, unite da un unico progetto, salvare il clima.

Le 100 città si impegnano a diventare climaticamente neutre e intelligenti in tempi record, entro il 2030!

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Horizon Europe e il progetto per salvare il clima a partire da 100 città europee

Le città siglano un “Contratto” con l’Unione Europea, un contratto scritto con e per i cittadini. Le città si impegnano a presentare i progetti per trasformarsi e re-inventarsi e, dall’altro lato, l’Unione Europea si impegna a finanziare tali progetti.

Il tutto con l’obiettivo, ovviamente, di diventare climaticamente neutre entro il 2030. Attualmente ci sono 800 milioni di euro sul piatto per le 100 città. Ma queste avranno anche accesso ad ulteriori fondi europei e alle misure del Green Deal.

La missione delle 100 città climaticamente neutrali

L’Unione Europea ha affidato una missione a un team di 20 esperti. È una missione per rendere 100 città europee climaticamente neutre.

Città ecosostenibili
Il progetto prevede che 100 città diventino climaticamente neutre e intelligenti entro il 2030

La prima bozza è già stata depositata anche se il rapporto finale vedrà definitivamente la luce solo a fine settembre. Ora si punta tutto sulle città e si accorciano i tempi notevolmente. Gli obiettivi inizialmente fissati per in 2050 si spostano al 2030. Abbiamo appena 10 anni per salvare il clima!

Puntare sulle città è una mossa molto intelligente. Esse, infatti, occupano appena il 3% delle terre emerse, ma ospitano più della metà della popolazione mondiale. Inoltre, esse sono responsabili del 72% delle emissioni di gas serra.

Da Green Deal a Carbon Neutrality

Il rapporto “Carbon Neutrality”, per le 100 città climaticamente neutre, appunto, è decisamente ambizioso. Fissando al 2030 il termine massimo surclassa il precedente Green Deal, il cui termine era fissato per il 2050.

Raggiungere la neutralità in 10 anni è una sfida enorme ma non impossibile, spiegano gli esperti. Essi, infatti, hanno fiducia sull’Europa e ritengono ciò possibile grazie agli investimenti in green tech e agli incentivi.

Puntiamo a coinvolgere 100 città con 50 mila o più abitanti o parti di centri più grandi ma non puntiamo a finanziare l’innovazione tecnologica.

L’obiettivo è aiutare i centri non solo a emettere meno, ma sviluppare la “livability”, creando una società più inclusiva e aperta, un’esigenza ancora più sentita con le tensioni sociale create dal Covid 19. È per questo che quando parliamo di smart cities partiamo da una valutazione sull’impatto sociale delle tecnologie utilizzate e non da quali e quanti sensori vengono installati”, spiega Maria Vassilakou, sindaco di Vienna.

La città di Vienna è stata incoronata città più vivibile del mondo per ben due volte, durante il mandato di Maria Vassilakou.

Le città climaticamente neutrali italiane

Uno dei dubbi più grandi che subito è venuto è: quali saranno le cento città? In molti temono che la maggior parte sarà nei paesi nordici, dove città come Stoccolma, Copenaghen, sono già molto all’avanguardia in ambito green.

Città climaticamente neutre
Venezia è tra le città europee candidate a diventare climaticamente neutre entro il 2030

Ma come detto anche dalla Vassilakou questa è una cosa che dobbiamo cercare di evitare. Dobbiamo coinvolgere quante più città del sud Europa possibile, perché, come ricorda la sindaca, sono proprio loro a risentire maggiormente dei cambiamenti climatici, attanagliate dall’afa estiva.

Fortunatamente questa inversione di tendenza c’è stata e una città italiana è stata tra le primissime candidate al progetto di Horizon Europe, si tratta di Venezia.

Venezia ha dimostrato di essere “pienamente in linea con i progetti in fatto di green deal, mobilità, neutralità ambientale ed edifici a emissioni zero”.

Ma Venezia non è l’unica città italiana possibile candidata. Milano, infatti, ha dimostrato di volere un post-Covid decisamente più green. La città si è posta obiettivi ambiziosi, che puntano proprio sulla neutralità climatica, come il trasporto totalmente elettrico o il programma ForestaMi.

Il progetto ha dimostrato che il termine di 10 anni non è impossibile, spetta solo a noi renderlo possibile. Il clima è nelle nostre mani.

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