Enkey Magazine
Sito di informazione tecnologica

Android 11 beta per gli smartphone Pixel

Scopriamo le novità di questo nuovo sistema operativo.

La versione eta di Android 11

Doveva essere rilasciato i primi giorni di giugno, ma la morte di George Floyd aveva bloccato le celebrazioni. Google aveva infatti dichiarato che non c’era nulla da festeggiare in quel momento, spostando così la data del lancio del nuovo sistema operativo tanto atteso. Passata una settimana dall’evento però Google mostra il nuovo sistema operativo mobile Android 11. La versione disponibile è ancora in beta per il momento affinché si possano testare eventuali vulnerabilità e difetti.

I futuri smartphone top di gamma nasceranno già con Android 11 incorporato, mentre oggi è già disponibile per gli smartphone di casa Google come Pixel 4. Se avete uno smartphone Pixel 2 o superiore, per scaricare la versione beta, basta infatti andare sul sito ufficiale Android oppure nella sezione apposita di Google.com/beta.

Le novità del nuovo sistema operativo Android 11

Pare che Google si voglia concentrare sulle persone in questa nuova versione. Infatti per questo nuovo sistema operativo è stata creata una cartella apposita per notificare mail e messaggi. Uno spazio dedicato elusivamente alle Conversazioni e così appunto si chiama l’area, in cui finiranno i messaggi WhatsApp, Gmai, gli sms e tutte le notifiche dei messaggi da ogni tipo di applicazione.

android 11
Sarà disponibile una nuova area dedicata esclusivamente alle conversazioni dalle varie app di messaggistica installate

Secondo Google infatti la visualizzazione così è semplificata ed è più facile rispondere e gestire tutte le notifiche se sono in un unico posto. Inoltre così sarà più difficile perdersi messaggi importanti, sarà possibile infatti selezionare alcune conversazioni importanti che faranno suonare il telefono anche se impostato su silenzioso.

Un ulteriore novità di Android 11 sarà quella delle bolle. Spieghiamo meglio: avete presente quando con WhatsApp rispondete direttamente dalla notifica? Lo spazio di manovra è limitato e anche la possibilità di leggere un messaggio lungo è difficoltosa. Con le Bubbles invece si potrà agevolmente rispondere a qualsiasi messaggio della cartella Conversazioni senza uscire dall’app in cui siamo. Un discorso simile quindi all’app di Facebook Messenger realizzata proprio per Android.

Ulteriori feature del nuovo sistema operativo

Da tempo Apple e Google stanno studiando un’iterazione comoda e pratica per gestire le Smart Home da smartphone. Con Android 11 sembra siano riusciti ad aprire la strada giusta. Basterà premere a lungo il tasto di accensione per accedere a tutte le funzionalità installate. Alzare o abbassare la temperatura di casa, accendere le luci, cambiare l’emittente radio o il volume degli altoparlanti si potrà fare con un semplice gesto.

android 11
Un esempio di come apparirà una Bubbles in Android 11

Ma non è tutto, sempre nella stessa schermata si avrà accesso diretto ad app utili mentre si è in viaggio o quando si fa la spesa: GooglePay, documenti e molto altro saranno sempre a portata di mano.

Tranquilli con Android 11 anche la vostra privacy fa un salto in avanti. Infatti ad ogni upgrade Google aggiunge qualche controllo in più rispetto alle autorizzazioni e ai permessi più delicati. In questa nuova versione si potrà dare il permesso a videocamera e microfono di volta in volta senza bloccare l’applicazione, tornando alla situazione di blocco dei permessi una volta chiusa l’app.

Oppure se non si utilizza un programma per tanto tempo il sistema si occuperà di bloccare automaticamente le autorizzazioni per la singola app, informando sempre l’utente. Successivamente sarà possibile abilitare nuovamente l’applicazione in maniera totale o una tantum.

Un’altra nota interessante sarà la possibilità di impostare automaticamente non sollo la luminosità notturna ma anche il tema scuro. Quest’ultimo infatti è già presente su Android 10 ma non è programmabile.

Infine lo Scoped Storage, realizzato per Android 10 ma poi messo da parte, dovrebbe permettere di rendere la RAM più veloce e performante, migliorandone anche la sicurezza.

This post is also available in: English

Potrebbe piacerti anche