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Abbiamo superato il primo punto di non ritorno climatico

Le barriere coralline non si possono più salvare

Punto di non ritorno

Sappiamo benissimo che le condizioni climatiche e i danni al nostro pianeta non sono delle migliori, perciò questa notizia non dovrebbe sorprenderci: abbiamo superato il primo punto di non ritorno climatico. Questo è quanto emerso dal Global Tipping Points Report realizzato da 160 scienziati. E ora cosa succederà?

Cos’è il Global Tipping Points Report

Un gruppo di ricercatori e scienziati internazionali tengono sotto controllo i Tipping Points, i punti di non ritorno del sistema terrestre e social del pianeta. Essi identificano quelle soglie critiche dei cambiamenti climatici che, una volta superate, innescano inesorabilmente cambiamenti rapidi e irreversibili.

Il Report è redatto per tenere sotto controllo la situazione, ma anche per stimolare il mondo a un’azione mitigare, prevenire e adattarsi ai cambiamenti.

L’ultimo report non è stato positivo: il riscaldamento globale sta aumentando velocemente e il primo punto di non ritorno climatico è stato superato.

Il punto di non ritorno per il riscaldamento globale era stato da tempo fissato a un aumento della temperatura media globale di 1,5°C. L’ultimo anno è stato registrato un aumento di 1,6°C.

I 12 Tipping Points (Punto di non ritorno)

Gli scienziati hanno determinato 12 diversi punti di non ritorno. In realtà essi si dividono in sei punti di svolta positivi e sei negativi.

Punto di non ritorno
Punto di non ritorno

Le soglie critiche da cercare di non superare riguardano principalmente i cambiamenti climatici, i quali innescano fenomeni rapidi e a cascata, come lo scioglimento dei ghiacciai polari, la morte della barriera corallina e il collasso della foresta amazzonica.

Ma anche l’alterazione delle correnti oceaniche, le quali influenzano drasticamente le temperature e gli ecosistemi di tutto il mondo, il rilascio di metano dall’artico (scioglimento del permafrost) e il degrado delle foreste boreali.

Abbiamo superato il primo punto di non ritorno climatico

Quello che abbiamo superato è il New Reality, la nostra nuova realtà, quella che stiamo vivendo con la barriera coralline e i ghiacciai polari al collasso, con gravi conseguenze sul pianeta intero e su tutti i suoi abitanti.

A causa del riscaldamento globale le barriere coralline si stanno sbiancando e stanno scomparendo. Al momento le speranze sono davvero poche, è praticamente certo che tutte le grandi barriere coralline tropicali scompariranno nei prossimi anni.

L’unica speranza è di riportare la temperatura media globale a +1°C, ma è pressoché impossibile.

I risultati di questo report sono estremamente allarmanti. Il fatto che le barriere coralline in acque calde stiano superando il loro punto di non ritorno termico è una tragedia per la natura e per le persone che dipendono da esse per il cibo e il reddito”.

Dalle barriere coralline dipendono circa un quarto dell’intera vita marina e quasi un miliardo di persone, la cui esistenza è ora compromessa dalla veloce scomparsa di esse.

I prossimi Tipping Points

La scomparsa delle barriere coralline è solo il primo di una serie di punti di non ritorno ai quali ci stiamo drasticamente e velocemente avvicinando. Non manca molto, infatti, ad altri importanti tipping point, come lo scioglimento irreversibile delle calotte polari, il deperimento della foresta amazzonica e il collasso delle correnti oceaniche.

Punto di non ritorno
Scioglimento delle calotte polari

Ognuno di questi punti di non ritorno portano con sé una serie di eventi catastrofici e irreversibili, i quali innescheranno reazioni a catena che cambieranno per sempre gli ecosistemi e la vita sul pianeta terra, compresa quella degli esseri umani.

In particolare il primo di questi tipping point a collassare sarà l’AMOC (l’Atlantic Meridional Overturning Circulation), che rischia di collassare prima del raggiungimento dei +2°C. Ciò comporterebbe inverni molti più rigidi in Europa, l’interruzione dei monsoni dell’Africa occidentale e dell’India e la conseguente riduzione dei raccolti agricoli nella maggior parte del mondo.

Tuttavia, possiamo rallentare o, addirittura, evitare completamente il raggiungimento di questo punto di non ritorno, ma anche degli altri. Per farlo dobbiamo raggiungere i tipping points positivi, come quelli che abbiamo già superato riguardo l’utilizzo dell’energia solare ed eolica e la diffusione dei veicoli elettrici.

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