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Energia rinnovabile: è greca l’isola quasi completamente sostenibile

Tilos è l'isola dell'Egeo a cui tutti stanno guardando come modello

Solo pochi giorni fa ha fatto clamore una notizia che farà saltare di gioia tutti coloro che credono in una svolta sostenibile: un’isola greca, Tilos, è alimentata per un’altissima percentuale da energia rinnovabile. Per raggiungere tale risultato ci sono voluti alcuni anni e il percorso è ancora lungo, ma al momento la piccola isola rappresenta un esempio virtuoso per tutti i paesi del globo. Scopriamo dunque nel dettaglio le caratteristiche di questa impresa, che fino a poco tempo fa sembrava impossibile ma che sta diventando realtà.

Come è possibile?

Tilos è la prima isola del Mediterraneo a produrre energia rinnovabile. Come strumenti principali utilizza un sistema ibrido di pannelli solari e pale eoliche. Così facendo riesce a generare circa il 70% dell’energia che consuma in modo sostenibile, grazie solo all’aiuto di sole e vento. L’obiettivo è quello di ricoprire in pochi mesi l’intero fabbisogno energetico dell’isola (ed esportare energia pulita anche nei territori vicini!). E se pochi anni fa un ecosistema del genere sembrava impossibile da realizzare, oggi i più scettici sono costretti a ricredersi.

Certamente si tratta di un territorio molto ridotto: Tilos è un’isola dell’Egeo di soli 65 chilometri quadrati, non molto lontana da Rodi. Ma visti i progressi compiuti in così poco tempo, non si può escludere che nel giro di alcuni anni un modello del genere non possa essere portato anche in aree più vaste, addirittura in intere città. Il sistema verrà implementato completamente entro la fine dell’anno.

Energia rinnovabile
Pannelli solari e pale eoliche sono le principali fonti di energia dell’isola

Energia rinnovabile: il progetto

Il progetto si chiama “Tilos Horizon” ed è stato finanziato dall’Unione Europea e da 13 partner, tra aziende e istituti di ricerca. I soldi stanziati per i lavori sono circa 12 milioni di euro. Tale scelta si colloca in un progetto molto più ampio che vede la Grecia diventare carbon neutral entro il 2050. Insomma, il fine ultimo dell’UE è rendere le isole greche energeticamente autosufficienti, con l’impegno ad immagazzinare l’energia raccolta per poterla distribuire il periodi più duri come l’inverno.

Ma perché è stata scelta proprio un’isola greca? Tilos, come le vicine, a causa della sua collocazione è sempre stata costretta a produrre energia con centrali elettriche alimentate a gasolio. In particolare la centrale da cui Tilos dipendeva era quella di Kos e il tubo che le collegava subiva spesso guasti e malfunzionamenti. I black-out erano veramente frequenti. Dunque il miglioramento della qualità della vita di cittadini e turisti è ben visibile, sia dal punto di vista della comodità, sia per quanto riguarda l’etica ambientale.

Le caratteristiche di Tilos

Tilos è un’isola greca poco conosciuta, eppure molti la definiscono un piccolo gioiellino dell’Egeo, e non solo per l’acqua cristallina che la rende meta di numerosi bagnanti nei mesi estivi. Si tratta infatti di una riserva naturale, con oltre 150 specie differenti di uccelli e 650 varietà di piante e fiori. Per questo è frequentata soprattutto da escursionisti e ornitologi. Gli abitanti presenti sul territorio in bassa stagione sono circa 500, mentre con il periodo turistico la popolazione cresce più o meno di dieci volte. Il turismo costituisce infatti il più grande business isolano.

La biodiversità presente sul territorio è straordinaria e da parte degli abitanti c’è da secoli un impegno costante nella sua salvaguardia. Ora la protezione di flora e fauna si intreccia con quella dell’ambiente, grazie all’utilizzo dell’energia rinnovabile. Nonostante il territorio sia ridotto, sono moltissimi i progetti legati al mondo dell’ecologia, nati per proteggere e promuovere il patrimonio dell’isola.

Energia rinnovabile
La protezione dell’ambiente e della biodiversità sono fortemente legate

Energia rinnovabile: cosa succede nel resto d’Europa

Nel nostro paese, in media, gli impianti rinnovabili producono circa il 35% del fabbisogno totale dell’elettricità utilizzata. La percentuale è ancora lontana da quella di Tilos, ma ci stiamo avviando verso una maggiore consapevolezza nei confronti della sostenibilità. L’Italia sta lavorando per migliorare questi numeri. Altri paesi europei sono più virtuosi di noi, come Danimarca e Scozia. Un altro esempio riuscito è quello del Portogallo.

Per raggiungere questi risultati è fondamentale che tutti facciano la loro parte, dotandosi di appositi sistemi di accumulo energetico, in grado di conservare l’energia sostenibile per poi distribuirla al momento del bisogno. Intanto le isole vicine a Tilos vogliono seguire il suo esempio installando campi eolici, anche se alcune fette di popolazione vi si oppongono: il timore è che l’impatto sul paesaggio possa nuocere all’attrattività turistica. Non ci resta che cercare, nel nostro piccolo, contrastare gli effetti del cambiamento climatico sperando che molti paesi intorno al globo prendano provvedimenti.

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