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Cashback: 5 errori da evitare

Già in molti hanno iniziato ad usare il cashback. Non tutti sanno però che ci sono 5 errori comuni che si fanno nell’utilizzare questo sistema che per ogni acquisto ti restituisce indietro qualcosa. Vediamoli in questo articolo.

Cos’è il cashback?

Nasce come sito in cui poter trovare sconti e acquistare prodotti di aziende affiliate che restituiscono una percentuale dei soldi se acquisti le loro cose.

cashback risparmio
Il cashback nasce come metodo di risparmio, ma non solo. E’ un sistema per avere soldi indietro in base ai tuoi acquisti.

Un sito cashback guadagna una percentuale degli acquisti effettuati dai propri utenti registrati su uno dei negozi convenzionati. Come abbiamo detto, una volta effettuato l’acquisto parte del guadagno viene riversata nelle tasche di chi ha acquistato perché registrato al sito.

L’utente registrato ha molte fonti da cui poter guadagnare denaro con il cashback, ultimamente soprattutto online, dove si sta incentivando un sistema di referenza che fa guadagnare vantaggi o sconti extra invitando gli amici ad aderire al sito o lasciando recensioni ai negozi che aderiscono.

Solitamente l’utente ha un limite massimo da raggiungere per poter richiedere il pagamento. Questo rende necessaria la fidelizzazione al sistema ed incentiva nuovi acquisti in brevi lassi di tempo.

Cashback di Stato

Anche lo Stato Italiano si è adeguato e con l’applicazione IO ideata dal Ministero per l’innovazione che permette di acquistare tramite app in una lista di siti e negozi fisici convenzionati e farti riavere indietro fino a 150€.

cashback e app IO
L’app IO è stata ideata tra le altre cose dallo Stato Italiano per istruire i cittadini al cashback, incentivando il commercio in un momento di crisi economica.

Il primo errore più comune è legato al metodo di pagamento. Ricordate di utilizzare per gli acquisti la stessa carta che avete registrato sull’app, altrimenti IO non registrerà il pagamento e non lo metterà in lista per il cashback.

Si tratta della prima cosa da ricordare perché molti sistemi di pagamento incorporano in una sola carta sia quella di credito sia il bancomat, il che rende possibile l’errore che vi farà anche perdere un bel 10% di sconto.

Attenti al numero delle transazioni

Come dicevamo sopra, nel sistema del cashback sono comprese solo un tot di operazioni fino ad un massimo di euro che possono essere restituiti.

Nel caso del cashback di Stato, per ottenere il bonus sul proprio conto è necessario fare un minimo di 10 operazioni fino ad un massimo di 50 nel giro di 6 mesi.

Farne di meno, o di più, non vi porterà al raggiungimento dell’obiettivo di fidelizzazione richiesto e non vi permetterà di ottenere il cashback. Per questo motivo è importante ricordarsi di attivare i conteggi dopo essersi registrati sull’applicazione.

Ricordate poi un altro elemento rilevante: si possono ricevere al massimo 150€ indipendentemente da quanti acquisti fate o dalla loro entità in termini di valore. Una volta raggiunto il massimo richiesto, il cashback s’interromperà.

Capitolo Negozianti

Come specificavamo in un altro nostro articolo, nel caso del cashback di Stato i venditori non devono fare nulla. Non sono obbligati ad aderire al programma. Se si registra la propria carta e si effettua con quella un’operazione, la carta verrà riconosciuta dal sistema. La questione diversa per la lotteria degli scontrini.

cashback negozianti
I negozianti non sono obbligati a fare nulla, soprattutto nel caso del cashback di Stato. Sta al contribuente informarsi e seguire le regole.

Ricordate inoltre che non avrete modo di chiedere al negoziante prova dell’avvenuta transazione legata al cashback. Lo vedrete solo sulla vostra applicazione e l’accredito potrebbe giungervi anche nelle 72 ore successive all’acquisto. Insomma vi ci vorrà molta pazienza.

Il cashback è un’arma a doppio taglio

Ricordate infine l’ultima cosa importante: il cashback può essere un’arma a doppio taglio. In generale, anche se realmente sotto le feste di Natale sono state restituiti indietro a chi ha utilizzato IO questi famosi 150€, per arrivare al cashback in media le famiglie ne hanno spesi circa 800-1000€.

cashback arma a doppio taglio
Il cashback nasce come fonte di risparmio per chi acquista, ma di contro incentiva il commercio anche di cose che non servono realmente alle famiglie.

Si tratta di un sistema nato per incentivare il consumismo e il commercio in momenti di down economico e spesso non lo si utilizza consapevolmente.

Infatti, una delle cose che in pochi sanno, al di là del cashback di Stato, è che ci sono sistemi di cashback più redditizi per risparmiare sulla benzina o per fare la spesa con punti realizzati mettendo benzina.

Si tratta di un sistema di marketing per ampliare la fetta di consumatori nato con i coupon nei supermercati locali. Un sistema che si è poi esteso con il tempo alle carte punti, fino ad arrivare oggi agli acquisti con carta di credito o tramite app.

Può essere utile, ma questi sistemi come abbiamo visto ed è sempre bene ricordare che dobbiamo essere dei consumatori attenti e responsabili, sotto ogni punto di vista.

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