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I trend tech del 2017

Lo sviluppo tecnologico, si sa, sta acquisendo una velocità di cambiamento sempre maggiore rendendo obsolete tecnologie e prodotti dopo pochi mesi dalla loro introduzione.

L’emergere di nuovi trend digitali in grado, quindi, di creare nuovi paradigmi di interazione tra aziende e potenziali clienti sono all’ordine del giorno.

Abbiamo provato a mettere un po’ di ordine tra le tecnologie che si presume verranno introdotte nel corso del 2017 e le nuove abitudini di fruizione dei media digitali da parte degli utenti.

 

La crisi delle App

Il boom del mercato delle App ha condotto molti brand a investire nella creazione di applicazioni mobili che non stanno generando, però, i risultati (e il ROI) sperato. I costi di gestione e mantenimento delle App e la loro presenza all’interno degli store da parte delle aziende sono elevati senza generare altrettanti ricavi e rendendo difficile la monetizzazione degli investimenti sostenuti. Per questo motivo in molti sostengono che il 20% dei brand globali abbandonerà la propria App entro il 2019.

 

La diffusione della realtà aumentata

Sempre di più è il numero di applicazioni di realtà aumentata realizzate da aziende e partner tecnologici con l’obiettivo di migliorare l’esperienza d’acquisto dei potenziali clienti. Grazie a tali App gli utenti possono provare i prodotti, testare diversi look e procedere all’acquisto del prodotto. Lo sviluppo di tale tecnologia si sta concentrando sulla creazione di App basate sulla realtà aumentata principalmente per smartphone. Si stima che un brand su cinque avrà un App di questo tipo entro il 2018 e che 100 milioni di utenti faranno shopping in realtà aumentata nel 2020. Si prevede, inoltre, che visori, cuffie e altri accessori analoghi per la realtà aumentata non prenderanno piede e andranno a costituire un mercato di nicchia.

 

Agenti virtuali sempre più presenti

Tutte le grandi web company (Amazon, Google, Apple, Facebook, Microsoft e IBM) sono al lavoro per la creazione di nuove piattaforme basate sull’intelligenza artificiale con cui gli utenti possono interagire attraverso comandi vocali. Tali soluzioni mirano a rendere sempre più semplice il processo di acquisto degli utenti attraverso assistenti personali virtuali. Secondo le statistiche, il mercato potenziale di tali prodotti crescerà di 61 volte prima del 2020.

 

Auto a guida autonoma

Le auto senza conducente stanno già circolando e stanno diventando sempre più una realtà. In parallelo il car sharing pare che costituirà la modalità base dei trasporti privati. Anche i pedoni non saranno risparmiati dall’ondata tecnologica: le applicazioni per metterli in guardia dagli ostacoli faranno loro compagnia durante gli spostamenti.

 

Wearable device

Secondo una ricerca, un utente su tre crede che entro il 2020 potrà indossare almeno cinque differenti device. Controllo della salute, allenamento e wellness, sicurezza (localizzatori intelligenti e autenticatori d’identità) sono solo alcuni degli ambiti di sviluppo dei dispositivi indossabili.

 

Privacy

Meglio i servizi criptati o il controllo dei dati per la sicurezza? Le opinioni tra gli utenti sono divise. Tale dicotomia potrebbe avere però vita breve: secondo una ricerca, un terzo degli intervistati afferma che la privacy possa non esistere più come concetto entro i prossimi 3 anni.

 

… e i trend digitali che scompariranno

Per ogni tecnologia che si afferma ce n’è almeno una che diviene obsoleta. Le tendenze digitali che potrebbero non sopravvivere all’anno in corso sembrano essere:

  • Pop-up: Google ha dichiarato di voler penalizzare, attraverso il suo algoritmo di ricerca, i siti web contenenti questo strumento pubblicitario noioso e invadente. Decisamente un buon motivo per mandarli in pensione…
  • Recensioni fake: secondo un’indagine, quasi il 90% dei consumatori digitale legge le recensioni prima di procedere all’acquisto di un prodotto. Gli utenti, quindi, sono consapevoli e abituati a riconoscere le recensioni gonfiate dalle aziende: eccedere in auto-elogi potrebbe essere controproducente.
  • Immagini generiche: stop a stock di immagini acquistabili online che si ritrovano poi identiche su tutti i siti web. Gli utenti vogliono che i brand utilizzino contenuti media personalizzati e che “ci mettano la faccia”.