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Battlefield 6

Un fantastico ritorno alle origini

Battlefield

Battlefield torna alle origini, con un capitolo che i fan aspettavano da tempo, esplosivo e pronto a riconquistare i vecchi giocatori, ma anche ad affascinare i nuovi.

Battlefield 6 da due diversi punti di vista

“La guerra totale cale sulla California del sud”.

Quello che appare subito evidente in questo nuovo capitolo del leggendario sparatutto è che bisogna fare una distinzione ben netta tra la campagna e il multiplayer.

La campagna, infatti, è interessante e divertente, ma appare piuttosto limitata al momento. Il vero punto di forza di questo gioco, invece, è il multiplayer, vissuto dai giocatori di vecchia data come un vero e proprio ritorno alle origini. Ma capace, allo stesso modo, di attirare anche un pubblico nuovo.

Il ritorno alle origini di Battlefield 6

“Guerra totale, frenetici scontri ravvicinati e distruzione tattica: ti diamo il benvenuto all’esperienza di Battlefield suprema”.

Battlefield
Battlefield

Tutto ciò che vediamo in questo nuovo titolo riporta al passato, al terzo e al quarto capitolo di Battlefield. Si tratta di un ritorno alle origini ancora più atteso e amato dato che negli ultimi videogiochi è sempre più raro vedere questo approccio ibrido.

Questo gioco si discosta dai ritmi frenetici degli ultimi Call of Duty, ma si presenta con un approccio vecchio stile e decisamente più realistico.

Il multiplayer

Nel multiplayer il team di Battlefield 6 ha dato il meglio di sé, creando un vero e proprio capolavoro.

Abbiamo un fronte da difendere o da attaccare e i giocatori hanno a loro disposizione tanti modi diversi per fare la differenza sul campo di battaglia.

Non si tratta semplicemente di uno sparatutto. Qui possiamo curare, segnalare i nemici con un drone, riparare un carrarmato, ecc.

Nonostante Battlefield 6 prende ispirazione da titoli vecchio stampo, il suo ritmo appare comunque più veloce e moderno, grazie anche ai comandi più reattivi e ai nuovi sistemi di movimento.

La campagna

“Guida i carri armati nel Sahara. Assalta le spiagge di Gibilterra. Difendi New York dall’invasione. Unisciti a una squadra d’élite del reparto Marine Raiders in una lotta incessante per salvare il mondo dall’orlo del collasso”.

Nella campagna troviamo nove livelli, così come le mappe che sono disponibili nella modalità in multiplayer.

La storia segue le vicende della Pax Armata, la quale muove un attacco globale contro la NATO. Seguiamo le vicende del protagonista attraverso una serie di flashback, ricordi che si traducono in livelli di gioco.

Diciamo che la storia non è chissà quanto articolata, ma si presenta piuttosto come un pretesto per dare vita a una guerra esplosiva.

Le classi

“Quattro classi, tanti modi per combattere. Battlefield ti lascia giocare come preferisci per rafforzare la tua squadra”.

Battlefield
Battlefield

È possibile scegliere tra le quattro classi fondamentali: assalto, supporto, geniere e ricognitore. Ognuna ha le sue peculiarità e caratteristiche specifiche.

Ogni diversa classe ha le sue abilità individuali o di squadra. Inoltre, da un certo livello in poi avremo accesso a un secondo kit di abilità.

Le mappe

“Combatti in località iconiche in tutto il mondo, tra cui Il Cairo, Brooklyn, Gibilterra e molte altre”.

Le mappe, che inizialmente avevano sollevato qualche dubbio, sono in realtà ben strutturate ed efficaci.

Ci sono arene più o meno ampie, ma tutte con i loro punti caldi, come gallerie, gruppi di case, gole tra le montagne, una piccola piazza, ecc.

In tutto le mappe sono nove, diverse con un’ambientazione cittadina, dal ponte di Manhattan ai vicoli de Il Cairo, altre sono più rurali, come la piccola stradina montana di Gibilterra.

Entro fine anno arriveranno tre nuove mappe: una farà nevicare su una delle mappe già presenti, New York, mentre le altre due saranno una completa novità.

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