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Digital Divide: cos’è e quanto è grave

Quanto è numerosa la popolazione offline?

Digital Divide

Oramai diamo per scontato la possibilità e la comodità di poter prendere lo smartphone e comunicare con qualcuno che si trova dall’altra parte del mondo, scrollare le pagine dei social e vedere cosa fanno i nostri amici in vacanza o, semplicemente, ricercare un’informazione su Google. Eppure, non per tutti è scontato come crediamo. C’è ancora chi nel 2025 è tagliato fuori dal mondo digitale, vivendo una vita offline. Vediamo insieme cos’è il Digital Divide, quanto è grave e perché esso crea un problema sociale al quale non dobbiamo rimanere indifferenti.

Cos’è il Digital Divide

Il Digital Divide, letteralmente divario digitale, indica quel gap che divide la popolazione online da quella offline, ovvero quella parte della popolazione la quale ha accesso a Internet e a tutti i servizi digitali che ne conseguono e quella parte della popolazione che invece non ha questa possibilità.

Digital Divide
Digital Divide

Questa situazione di svantaggio si ripercuote in diversi aspetti della vita del cittadino, rendendo il digital divide una vera e propria discriminazione sociale e culturale.

Chi ne è colpito ne risente con un’esclusione totale dai vantaggi della società digitale, danni socio economici e culturali.

Il Digital Divide è più evidente negli stati e nelle zone povere del mondo, ma non solo. Nei paesi sviluppati a risentirne maggiormente sono gli anziani, gli immigrati, le donne non occupate (divario di genere oltre che digitale), le persone con disabilità, le persone detenute e coloro con bassi livelli di scolarizzazione e di istruzione.

Tenendo in considerazione l’Italia dobbiamo fare un’ulteriore distinzione tra coloro che scelgono di non avere una connessione Internet, per motivi economici, sociali o culturali, e coloro che non sono coperti da una connessione Internet adeguata. Per il secondo punto in questione l’Italia sta cercando negli ultimi anni di migliorare le proprie infrastrutture con l’obiettivo di garantire a tutti i cittadini una copertura Internet adeguata a un paese sviluppato.

Quale è la situazione nel mondo

Secondo l’ITU (l’International Telecommunication Union) nel mondo ci sono ancora oggi 2,6 miliardi di persone offline, ben il 32% della popolazione mondiale (dati aggiornati nel 2024).

Digital Divide
Digital Divide

La situazione è in realtà in costante miglioramento. Ogni anno le persone offline diminuiscono e ogni anno il digital device si assottiglia, eppure non è ancora sufficiente. Per farci un’idea di questo costante e lento miglioramento, l’anno precedente, il 2023, le persone offline erano 2,8 miliardi, pari al 35% della popolazione mondiale.

Ma perché ancora oggi ci sono tutte queste persone offline? Le motivazioni sono varie e non bisogna giungere subito a conclusione affrettate. Se da una parte è vero che siamo fortunati a vivere in una delle zone ricche del mondo, dall’altra è vero che le sfaccettature che si celano dietro a statistiche di questo tipo sono molte.

Non c’è solo il discorso povertà, ma dobbiamo tenere in considerazione anche di coloro che vivono in zone rurali. Nel mondo esistono paesi meno sviluppati dove l’accesso a Internet raggiunge solamente il 27% della popolazione. Non solo, c’è anche chi sceglie di rimanere offline per motivi culturali, mancanza di competenze o di interesse. Basti pensare a quanti anziani non sentano l’esigenza di essere online, ad esempio.

Quale è la situazione in Italia

Se a livello mondiale la situazione è un 32% della popolazione totale offline, quale è la situazione in Italia?

I dati in Italia indicano che ci sono circa 7 milioni di persone offline, pari al 13% della popolazione totale.

Sicuramente i dati sono molto più incoraggianti rispetto a quelli mondiali, ma il 13% sembra comunque una bella fetta sulla popolazione totale. Tuttavia, dobbiamo pensare che l’età media in Italia è tra le più alte in Europa, 47,9 anni, con un quarto della popolazione totale over 65.

La situazione è molto diversa se si prende in considerazione solamente la popolazione giovane, che in Italia risulta essere quasi del tutto online.

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