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Civilization 7: quando la storia diventa un (divertentissimo) sandbox di atrocità. Lo sappiamo, la guerra è brutta, la colonizzazione pure. E le bombe atomiche? Beh, non c’è bisogno di aggiungere altro. Ma se c’è una cosa che noi giocatori odiamo più di un olocausto nucleare, è perdere. E quando l’ultimo strategico a turni di Firaxis ci mette di fronte a scelte che farebbero impallidire il più spietato dei dittatori, noi non ci tiriamo certo indietro. Sia chiaro, Civilization VII non è un corso accelerato di etica. Ma il nuovo capitolo della serie ci offre un’esperienza di gioco talmente ricca e coinvolgente da farci dimenticare (quasi) ogni scrupolo morale.

Civilization 7: una mappa più viva che mai
Dimenticatevi le mappe statiche e noiose dei vecchi Civilization. In questo nuovo capitolo, il mondo di gioco è un ecosistema pulsante, ricco di dettagli e sorprese. Le città crescono, le risorse cambiano e le alleanze si formano e si sciolgono con una dinamicità mai vista prima.
Se avete sempre trovato la gestione delle città di Civilization un po’ troppo complessa, Civilization VII vi darà il benvenuto a braccia aperte. Il nuovo sistema di gestione è più intuitivo e accessibile, ma non per questo meno profondo.
Preparatevi a un finale di partita che vi terrà con il fiato sospeso fino all’ultimo turno. Civ 7 introduce un nuovo sistema di “obiettivi di vittoria” che vi darà la possibilità di scegliere il vostro percorso verso la gloria.

Rivoluzione o semplice evoluzione?
Che tu sia un veterano navigato o un novellino curioso, il fascino di Civilization rimane immutato: costruire un impero dal nulla, guidarlo attraverso le epoche e competere con altre civiltà per la supremazia. La formula è collaudata, ma Civilization VII osa cambiare le carte in tavola, introducendo novità che potrebbero rivoluzionare il gameplay.
La prima grande novità è l’addio alle civiltà “fisse”. Non sceglierai più una civiltà all’inizio del gioco, ma un leader che ti accompagnerà per tutta la campagna. La tua civiltà, invece, si evolverà in base alle tue scelte e al contesto storico del leader. Una mossa audace, che potrebbe sembrare un azzardo, ma che invece aggiunge un livello di profondità strategica inedito.
Altra novità di rilievo sono le Ere dinamiche, che suddividono il gioco in tre fasi: Antichità, Esplorazione ed Era Moderna. Un’idea interessante, che però rischia di spezzare il ritmo di gioco con interruzioni brusche e cambiamenti improvvisi. Immagina di essere nel bel mezzo di una guerra epica e di dover interrompere tutto perché è iniziata una nuova Era. Un po’ frustrante, no?

Un mix di innovazione e tradizione
Nonostante qualche rischio, Civilization VII sembra voler trovare un equilibrio tra innovazione e tradizione. Le nuove meccaniche di gioco, come la scelta dinamica della civiltà e le Ere dinamiche, offrono nuove sfide e opportunità strategiche. Allo stesso tempo, il gioco conserva gli elementi che hanno reso celebre la serie, come la costruzione di città, la gestione delle risorse e la diplomazia.
Non fraintendermi, non stavo criticando aspramente il gioco. Piuttosto, riflettevo su quanto tempo ci voglia per padroneggiare le Ere di Civilization. Nelle versioni precedenti, la crescita era un processo graduale: città fiorenti, tecnologie futuristiche, meraviglie culturali… un crescendo di soddisfazioni. In Civilization 7, invece, la vittoria è più ragionata. Per progredire con agilità tra le Ere, bisogna completare i Percorsi dell’Eredità: una serie di obiettivi specifici per ogni Era, che garantiscono bonus niente male.
Immagina di puntare alla vittoria scientifica: nell’Antichità, via libera a biblioteche e accademie; nell’Esplorazione, architetti specializzati per le città; infine, nell’Era Moderna, la corsa allo spazio. Un approccio strategico che ti permette di accumulare vantaggi significativi, lasciando indietro chi non pianifica.

Civilization 7 mi ha procurato sentimenti contrastanti…
Personalmente, ho sentimenti contrastanti. I Percorsi dell’Eredità e le Ere rendono le prime fasi di gioco più dinamiche e danno una sferzata di novità alle campagne più avanzate. A volte, però, mi sento un po’ “costretto” a seguire un percorso predefinito, il che stride con la libertà che ha sempre contraddistinto Civilization.
Mi piacerebbe vedere più varietà nei Percorsi dell’Eredità, magari con obiettivi meno rigidi. Detto questo, le Ere (per quanto complesse) rappresentano un’evoluzione positiva, soprattutto perché rendono il finale di partita meno scontato e più coinvolgente.
Civilization 7: un’esperienza di gioco che ti terrà incollato allo schermo
Quando questo titolo gira a pieno regime, vi sembrerà di vivere un’esperienza mistica. Al di là delle nuove meccaniche di gioco, l’essenza di Civilization è stata portata a un livello superiore, superando qualsiasi altro titolo della serie. Dimenticatevi dei turni interminabili e delle mappe statiche. Civilization 7 vi catapulterà in un mondo dinamico, dove ogni azione avrà conseguenze tangibili. Il passaggio da un turno all’altro è fulmineo e l’impatto visivo è stupefacente, grazie a una grafica dettagliata e a colori vividi.
Ma non è finita qui! Il mondo di gioco è più vivo che mai: eruzioni vulcaniche che trasformano il paesaggio, fiumi in piena che allagano le città e tempeste devastanti che mettono a dura prova le vostre civiltà. Anche il sistema di combattimento è stato rinnovato, diventando più fluido e strategico. I comandanti dell’esercito vi permetteranno di gestire le unità in modo più efficace, raggruppandole e trasportandole in sincronia. Potrete anche coordinare attacchi simultanei, sfruttando i vantaggi tattici offerti da ogni unità.
Preparatevi a vivere campagne epiche, ricche di colpi di scena e sfide impreviste. Durante la mia prima partita nei panni di Xerxes, una guerra con Machiavelli e Himiko ha attirato l’attenzione di altre due fazioni: Ben Franklin e Ashoka. Nonostante non avessero insediamenti nel continente, questi ultimi hanno deciso di sbarcare le loro truppe, trasformando la campagna in un vero caos. Solo grazie a un blocco navale sono riuscito a ristabilire l’ordine.

Diplomazia e influenza
Il sistema diplomatico è stato completamente rivisto, con l’introduzione del concetto di “Influenza”. Questa risorsa può essere utilizzata per stringere accordi commerciali, scientifici e culturali con le altre civiltà, ma anche per aumentare il supporto alla guerra nel proprio paese. Un basso supporto alla guerra comporterà penalità significative in combattimento, quindi è fondamentale mantenere alto il morale delle truppe.
L’Influenza sostituisce in parte l’oro nella diplomazia, con alcune azioni che non sono più possibili, come corrompere altre civiltà per risolvere guerre o acquistare e vendere insediamenti. Questo cambiamento ha un impatto significativo sul gameplay, in particolare per quanto riguarda la gestione della guerra e l’espansione del proprio impero.

Espansione e gestione dell’impero
Civilization VII introduce una nuova suddivisione degli insediamenti in città e paesi, con i primi che fungono da centri di supporto per le città. Questo, insieme a un sistema di distretti semplificato rispetto a Civilization VI, rende la gestione dell’impero molto più agevole.
Il gioco incoraggia l’espansione, con meno penalità rispetto ai titoli precedenti. Di conseguenza, sia il giocatore che le fazioni controllate dall’IA tendono a gestire un numero maggiore di insediamenti. Trovare terre non rivendicate è diventato una vera sfida, e la corsa per colonizzare nuovi continenti è uno degli aspetti più entusiasmanti del gioco.

Cultura e intelligenza artificiale
L’espansione massiccia ha un impatto anche sul lato culturale del gioco, con cui il giocatore potrebbe trovarsi a interagire meno. L’IA, inoltre, ha la tendenza a fondare città vicino ai confini del giocatore, rendendo la competizione per il territorio ancora più serrata.
Nonostante qualche piccola riserva, Civilization VII rappresenta un grande passo avanti per la serie. Il gioco combina la chiarezza di Civilization V con la profondità di Civilization VI, offrendo un’esperienza di gioco ricca e coinvolgente. Le novità introdotte, come il sistema di “Influenza” e la gestione semplificata dell’impero, rendono il gioco più accessibile e dinamico. L’espansione massiccia e la competizione per il territorio aggiungono un ulteriore livello di sfida, mentre il nuovo sistema di “Età” contribuisce a rendere le campagne più interessanti, soprattutto nelle fasi avanzate.
Civilization VII si preannuncia come uno dei migliori titoli della serie, e con il supporto di Firaxis attraverso future espansioni, potrebbe diventare un vero e proprio punto di riferimento per il genere dei giochi di strategia.

Civilization VII: la data di uscita e le piattaforme
Amanti dei giochi di strategia, preparatevi a far scattare le dita! L’attesa è quasi finita: Civilization VII, il nuovo capitolo dell’epica saga di Sid Meier, sta per sbarcare su PC e console. Segnatevi questa data: l’11 febbraio 2025.
Firaxis e 2K hanno accontentato un po’ tutti: Civilization VII sarà disponibile per:
- PC: la piattaforma storica per i giochi di strategia, dove potrete sfruttare al massimo mouse e tastiera.
- PlayStation 5 e PlayStation 4: anche gli amanti delle console Sony potranno cimentarsi nella conquista del mondo.
- Xbox Series X|S e Xbox One: preparate i vostri controller Xbox per guidare la vostra civiltà alla vittoria.
- Nintendo Switch: la console ibrida di Nintendo vi permetterà di giocare a Civilization VII anche in mobilità.
Insomma, che siate giocatori PC o console, avrete la possibilità di mettere alla prova le vostre abilità strategiche in Civilization VII.