Enkey Magazine
Sito di informazione tecnologica

Sound Burger: il gusto autentico del vinile

Audio-Technica ritorna con la versione moderna dello storico lettore di vinili anni '80

Il nuovo mangiadischi portatile Sound Burger

Sound Burger è tornato! Il vinile sta avendo una nuova giovinezza e per questo motivo che Audio-Technica ha riproposto lo storico mangiadischi portatile imitatissimo durante gli anni ’80.

Sound Burger e il ritorno del vinile

Negli ultimi anni c’è stato un ritorno al vinile: quel suono caldo, lo scoppiettio prima che parta la canzone, il rito del cambio lato, per qualcuno non è solo nostalgia ma un vero stile di vita. Molti non si sono lasciati sedurre dalla semplicità dello streaming di Spotify e sempre più artisti lo scelgono per far uscire singoli e interi album. Il successo è tale che il vinile sorpassa di netto le vendite del cd con ricavi tre volte superiori (dati Riaa sul primo trimestre del 2022). In fondo è stato il primo supporto fisico per poter ascoltare musica e rimane il più amato di sempre nonostante i nuovi formati attuali a costi decisamente più ridotti.
Audio-Technica per i suoi 60 anni di anniversario ripropone il mangiadischi portatile che aveva fatto la storia degli anni ’80, Sound Burger infatti è uscito proprio nel 1980. Il design riprende perfettamente il modello AT272 ed è in grado di supportare sia il formato a 33 giri che quello a 45 giri. Il funzionamento è molto semplice: basta inserire il disco e lasciare il mangiadischi su una superficie stabile.

Il nuovo sound burger
Sound Burger ha dimensioni compatte ed è facilmente trasportabile

Negli anni Sound burger ha visto innumerevoli cloni ma rimane di sicuro il più amato, infatti se state pensando di acquistarlo sappiate che Sound Burger è stato prodotto a in quantità limitate ed è ormai già soul out. Sul sito ufficiale il prezzo era di 199 dollari, circa 200 dei nostri euro, un affare se si pensa che il suo predecessore si trova ancora in circolazione online sui siti dedicati all’usato a più del doppio. Forse per questo motivo che non è già più disponibile in così poco tempo. Audio-Technica però rimane vaga rispetto la possibilità di una nuova produzione e consiglia ai molti che vorrebbero acquistarlo di seguire le news sul loro sito. Che stiano pensando ad una nuova versione, magari più moderna e ad un prezzo minore? Non ci è ancora dato saperlo, ma possiamo sempre sperare.

 

Il giradischi 2.0

Il nuovo modello di Sound Burger si chiama AT-SB2022 e si pone l’obbiettivo di migliorare rispetto al suo predecessore. In primo luogo infatti Audio-Technica ha lavorato sulla stabilità, con un motore tutto nuovo e ottimizzato. È stato aggiunto poi modulo bluetooth 5.2 per poter ascoltare la musica anche con le cuffie senza fili, senza perdere la qualità di riproduzione. Infatti tra le novità tecniche rispetto al vecchio modello si può notare l’assenza del gancio estensibile per il connettore delle cuffie. Sempre riguardo alle cuffie Sound Burger AT-SB2022 non viene venduto insieme a degli auricolari come invece succedeva per il suo predecessore. Potete immaginarne il motivo: il mercato delle cuffie è notevolmente evoluto al tempo, tanto che molti hanno già le loro, scelte precedentemente e con molta cura.

vecchio e nuovo sound burger comparati
Il nuovo modello è praticamente identico a quello precedente

Viene però fornito un comodo cavo RCA che permette di collegare il giradischi portatile ad un impianto audio così da poter ascoltare la musica dei propri vinili anche in compagnia. La batteria agli ioni di litio supporta fino a 12 ore di riproduzione musicale e si ricarica via usb type-c, ma è possibile lasciare Sound Burger sempre attaccato alla corrente e dimenticarsi del problema della batteria. Il mangiadischi pesa circa un chilogrammo e ha dimensioni relativamente ridotte per essere un giradischi: 29 centimetri lunghezza per 10 di spessore e 7 di larghezza. Non ci resta che sperare che Audio-Technica proponga un nuovo Sound Burger magari più a buon mercato e non a tiratura limitata per replicare il successo degli anni ’80.

Potrebbe piacerti anche