Final Fantasy Tactics: The Ivalice Chronicles

Final Fantasy Tactics, nella versione originale, è stato pubblicato per la prima volta su PS1 nel 1997 e poi aggiornato su PSP nel 2007 con Final Fantasy Tactics: War Of The Lions. Questa nuova versione si basa su quell’aggiornamento, ma con ulteriori modifiche. Tutto ciò rende Final Fantasy Tactics: The Ivalice Chronicles la migliore versione possibile di un capitolo giustamente amato della leggendaria serie. Vediamolo nel dettaglio in questo articolo, dove racconteremo la storia e le sue caratteristiche principali.

Final Fantasy Tactics: The Ivalice Chronicles punta al teatro

Gran parte del gaming moderno, e Final Fantasy in particolare, aspira a raggiungere il suo momento di grande successo. Vuole percorrere le stesse strade del cinema o delle serie TV di prestigio, con combattimenti spettacolari, effetti speciali realistici e dialoghi incisivi. Final Fantasy XVI , ad esempio, voleva ardentemente essere come Game of Thrones, ma non è questo che vuole Final Fantasy Tactics: The Ivalice Chronicles. Al contrario, abbraccia il teatro.

L’originale Final Fantasy Tactics è stato pubblicato per la prima volta su PS1 nel 1997 e poi aggiornato su PSP nel 2007 con Final Fantasy Tactics: War Of The Lions. Questa nuova versione si basa su quell’aggiornamento, ma con ulteriori modifiche. Tutto ciò rende Final Fantasy Tactics: The Ivalice Chronicles la migliore versione possibile di un capitolo giustamente amato della leggendaria serie. Un gioco di ruolo tattico ambientato in un mondo fantasy medievale, in cui vesti i panni di Ramza Beoulve, un giovane cavaliere in addestramento con un forte senso della giustizia, che si ritrova coinvolto in un oscuro complotto tra fazioni in guerra.

Due nobili, i duchi Larg e Goltanna, si contendono il trono mentre la gente comune soffre e un grande male si annida nell’ombra. La storia esamina l’ingiustizia tra le classi e come l’avidità di pochi lasci la maggior parte della popolazione indigente. Dietro molti dei principali elementi della trama si celano una rabbia e una paura latenti, che risultano fin troppo familiari, considerando la situazione mondiale degli ultimi anni. Sono passati quasi 30 anni da FF Tactics, ma i suoi messaggi fondamentali sono dolorosamente attuali.

L’approccio teatrale del gioco

Il gioco ha anche un approccio molto teatrale alla storia, con una sceneggiatura che ricorda quasi quella shakespeariana, con l’uso di testi in “vecchio inglese”. Si rifà pesantemente a quell’atmosfera fantasy medievale, al punto che a volte il testo può risultare difficile da seguire, dato il linguaggio così antiquato. Francamente, può essere davvero ostico per un principiante.

Ricordo di aver giocato all’originale, ma di essermi tirato indietro perché gran parte di esso mi era sfuggito, ma “Le Cronache di Ivalice” mi ha rapito fin dall’inizio grazie all’aggiunta di alcune performance vocali fenomenali. Invece di dare la sensazione di leggere un testo shakespeariano a scuola, il doppiaggio lo fa sembrare come se lo stessi guardando su un palcoscenico. Tutto quel tono e quel contesto aggiunti danno vita al testo materico e rendono più facile cogliere tutte le piccole sfumature non dette che solo gli interpreti possono cogliere.

Ascoltare la quiete di una pausa tra le righe è molto più potente che leggere un’ellissi. “Le Cronache di Ivalice” rischiava di sembrare una reliquia datata, ma l’aggiunta del doppiaggio lo trasforma invece in un classico rivitalizzato.

Final Fantasy Tactics invita a rallentare

Certo, in alcuni punti può sembrare un po’ lento, dato che i momenti della storia si svolgono con calma negli stessi livelli delle battaglie, ma una volta che si accetta Final Fantasy Tactics: The Ivalice Chronicles per quello che è, quell’approccio senza fretta diventa una piacevole pausa dall’urgenza della maggior parte dei giochi moderni.

Trascorri il gioco esplorando una mappa di Ivalice, visitando aree per innescare nuove scene e affrontare battaglie. I combattimenti si svolgono posizionando singole unità su un campo a griglia e poi attaccando chiunque entri nel tuo raggio d’azione. Spesso ci sono più nemici sul campo che alleati, quindi potresti essere sopraffatto se non stai attento. Dovrai tenere d’occhio l’ordine dei turni sulla sinistra dello schermo e assicurarti che elementi come gli incantesimi di cura vadano a segno prima che altri danni infliggano. Anche gli effetti di stato possono complicare le cose e alcuni personaggi principali hanno mosse davvero potenti che possono annientare la tua squadra, quindi fare buon uso di buff e debuff è fondamentale.

Le abilità

Per farlo, dovrai insegnare ai tuoi personaggi numerose abilità, sfruttando l’approccio unico di Tactics alle classi. Il sistema dei mestieri si presta a una profondità e a opzioni di personalizzazione sorprendenti, sebbene possa sembrare complicato a prima vista. I membri del tuo gruppo inizieranno tutti come Scudieri con una discreta gamma di abilità apprendibili, ma una volta che inizierai a salire di livello sbloccherai altri mestieri, che poi si ramificheranno in altri ancora.

Guadagni punti Lavoro ogni volta che fai qualcosa in battaglia e puoi usarli per sbloccare abilità della classe con cui stai giocando, ma ne guadagnerai anche alcuni per gli altri Lavori che hai scelto per la tua squadra. È nel tuo interesse mescolare e abbinare i Lavori in modo da poter sbloccare abilità da ognuno per completare l’approccio che stai cercando.

Ad esempio, potresti avere un potente Mago Nero che lancia potenti incantesimi di fuoco e che conosce anche le magie curative di un Mago Bianco, o far salire di livello un arciere per acquisire le sue abilità di movimento migliorate prima di passare a un Cavaliere potente che può quindi percorrere grandi distanze. Ci vuole un po’ di tempo per abituarsi, ma una volta capito, Final Fantasy Tactics: The Ivalice Chronicles diventa un parco giochi di possibilità tattiche, il che è fantastico, dato che avrai bisogno di un’ampia gamma di Mestieri in battaglia per avere successo.

Spesso ci imbatteremo negli incantesimi a distanza

Il più delle volte puoi colpire l’unità più vicina a te, ma spesso fuggiranno o useranno incantesimi a distanza, quindi dovrai assicurarti di avere combattenti a lungo raggio come Arcieri o maghi nella tua squadra. Gli Evocatori sono particolarmente pericolosi perché i loro incantesimi possono coprire aree enormi e abbattere più personaggi contemporaneamente, il che è assolutamente devastante se non hai un guaritore. Incontrando un ninja con doppie lame verrai colpito due volte, potenzialmente mettendo KO un’unità in un turno, quindi dovrai pensare a quali potenziamenti usare per contrastarlo. Ci sono un numero sorprendente di livelli in ogni battaglia che dovrai considerare.

Anche l’equipaggiamento è di fondamentale importanza e a volte può decretare il successo o il fallimento di uno scontro. Nel secondo capitolo sono stata completamente annientata da un boss che continuava a lanciare immobilizzazione e Doom, eliminando la mia squadra in soli due turni. Nessun livello di grinding può aiutare a gestire una situazione del genere, quindi ho dovuto correre nei negozi per trovare qualcosa che la contrastasse. La maggior parte degli scontri si supera con una squadra solida, ma altri, come quello che ho affrontato, richiedono tentativi ed errori. Ci sono alcune cose che si possono imparare solo attraverso una morte umiliante, come quale braccialetto usare per l’immunità a Doom.

In Final Fantasy Tactics nonostante le aree siano piccole, contengono tanto terreno

Le aree di gioco sono piccole, ma riescono comunque a contenere una sorprendente quantità di terreno che può influenzare il flusso della battaglia. Ripide sezioni di scogliere che solo alcune unità possono scalare, o acque profonde che rendono l’attraversamento di un fiume un’impresa pericolosa, poiché significa rischiare di non essere in grado di eseguire un’azione. Possono essere piccole, ma sono spesso dense e influenzeranno il modo in cui pianificherai i tuoi assalti, e i confini di un’area ristretta accentuano ulteriormente la sensazione che FF Tactics sia una pièce teatrale.

Uno degli unici svantaggi è il numero di unità che puoi portare in battaglia, con un limite massimo di circa cinque unità da spendere per combattimento. Va bene quando sei nel vivo dell’azione e ti scontri durante il livello, ma sembra un po’ uno spreco per il resto della squadra che lasci in disparte. Tutte quelle interessanti combinazioni di classi e personaggi che hai creato vengono messi in panchina quando gli eroi più unici e incentrati sulla storia si uniscono al tuo gruppo. Mi piacerebbe avere squadre più numerose in campo, solo per poter vedere come interagiscono tutti i miei preferiti tra loro.

Hanno lavorato molto per rendere il gioco adatto ai nuovi giocatori. Oltre al doppiaggio fenomenale, c’è una nuova modalità di difficoltà inferiore per chi vuole semplicemente godersi la storia e una funzione di salvataggio automatico che aiuta molto quando si vuole tornare indietro di qualche turno in un combattimento per correggere un errore.