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Sindrome da visione del computer (CVS): cos’è e come affrontarla

sindrome da visione del computer

La sindrome da visione del computer detta anche CVS (Computer Vision Syndrome) può sembrare una qualche malattia rara e strana. Tuttavia parliamo di un tipo di fenomeno abbastanza diffuso al giorno d’oggi che presenta dei segnali abbastanza chiari e facilmente identificabili.
Naturalmente le cause di questo fenomeno sono da attribuire principalmente alla grande diffusione di computer e smartphone i quali, soprattutto nell’ultimo periodo, hanno raggiunto vette davvero incredibili.
Cerchiamo però di capirne di più a riguardo.

Cos’è la Sindrome da Visione del Computer

Com’è facile intuire la Sindrome da visione del computer è una patologia che affligge chi passa diverse ore dinanzi ad uno schermo. Soprattutto negli ultimi anni i casi riscontrati sono stati diversi.
I sintomi di questa curiosa sindrome possono essere di tipo visivo, neurologico e muscolo-scheletrico anche se non è detto che si verifichino tutti insieme e variano da persona a persona.
Il soggetto solitamente accusa, anche dopo qualche ora al PC o dinanzi la televisione, bruciore agli occhi, stanchezza, affaticamento, mal di testa e dolori al collo dovuti principalmente alla posizione.

Gli studi riguardo la CVS sono in corso da oltre 65 anni anche se è soprattutto nell’ultimo periodo che si sono accentuati in maniera esponenziale. Secondo i ricercatori infatti con gli schermi di nuova generazione, soprattutto se si parla di dispositivi mobili (smartphone e tablet), bisogna essere sempre più vicini per vedere bene e questo porta ad accentuare i problemi.

Gli occhi

La parte del corpo più interessata da questo fenomeno sono gli occhi i quali risentono in maniera incredibile di tale problematica.
Bruciore, visione sdoppiata e oscurata, prurito, rossore sono solo alcuni dei sintomi più comuni.
Questo porta chi è affetto dalla Sindrome da visione del computer a evidenti problematiche anche per quanto riguarda la resa sul lavoro con cali di concentrazione e disagio generale.

Secondo gli esperti i motivi per i quali si verificherebbero tali fenomeni sono principalmente 3. In primis la luce emessa dagli schermi ha una forte componente blu la quale, non essendo naturale, affatica in maniera importante proprio gli occhi.
In più, soprattutto se si parla di schermi con una scarsa risoluzione, bisogna dire che questi portano la vista a sforzarsi pesantemente.sindrome da visione del computer
Infine il terzo motivo è che, in condizioni naturali i nostri occhi tendono a guardare altrove per distrarsi ogni tanto, tuttavia con la presenza di uno schermo si è sempre concentrati in un punto e diviene difficile permettere alla vista di riposarsi.

Gli studi hanno inoltre rivelato che quando guardiamo uno schermo apriamo e chiudiamo gli occhi (operazione fondamentale) molte meno volte rispetto alle condizioni normali.
Normalmente infatti lo facciamo tra le 17 e le 20 volte al minuto mentre davanti un monitor tra le 10 e le 15 volte.

Rimedi

Ma ci sono rimedi contro la Sindrome da visone del computer? In effetti seppur molto fastidiosa la CVS porta a dei sintomi pressoché temporanei e senza danni nel lungo termine.
Il riposo è sicuramente l’arma migliore ma ci sono anche degli accorgimenti che è possibile prendere per assicurarsi che i sintomi non si presentino.
Innanzitutto è bene utilizzare schermi ad alta risoluzione che non mettano in difficoltà la vista e che permettano invece di avere una visione chiara. Lo schermo deve inoltre stare a 50-70 centimetri dal viso in modo tale da non sforzare gli occhi.sindrome da visione del computer

Importantissimo anche impostare l’illuminazione in maniera tale che non sia troppo bassa ne troppo alta.
Oltre a quanto visto ci sono anche delle tecniche da poter sfruttare. Ad esempio se non si ha alternative e il nostro momentaneo lavoro ci impone di stare davanti al PC per molto tempo, il consiglio è quello di fare una breve pausa spostando lo sguardo dallo schermo ogni 20 minuti e guardare qualcosa posizionato a 10/20 metri di distanza per una decina di secondi.
In questo modo si riposano gli occhi e si può ripartire con più sollievo sia in termini di vista che di concentrazione.

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