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Se ci seguite da un po’ sapete che noi di Enkey siamo appassionati di scienza e di tutto ciò che la scienza può fare per l’uomo. Nei giorni scorsi siamo incappati in una notizia dedicata ad una decisione americana legata ai vaccini antinfluenzali. Nella notizia veniva citato un ingrediente non nuovo ma che a quanto pare sta diventando fondamentale nella ricerca medica. Stiamo parlando del timerosal, un conservante che ha un compito davvero importante. Scopriamo insieme quale.
Cos’è il timerosal?
Partiamo dal vedere che cos’è il timerosal. Come abbiamo accennato nella nostra introduzione si tratta di un conservante utilizzato per i vaccini in confezioni in fiale multidose. Questo ingrediente ha un compito semplice, ma molto importante, ovvero evitare la contaminazione da batteri o funghi dopo che la fiala viene aperta.
Com’è fatto questo ingrediente? È composto da etilmercurio – forma organica del mercurio diversa dal metilmercurio, ovvero quello che si trova nei pesci e nell’ambiente – una sostanza che può essere velocemente eliminata dall’organismo e che tende a non accumularsi nei tessuti.

Da quando si utilizza il timerosal? Dagli anni ’30 e per decenni ha svolto una funzione utilissima nei vaccini che venivano distribuiti in quantità molto grandi. Perché allora se ne sente parlare molto oggi? Perché oggi si sta diffondendo anche nei vaccini monodose, quelli che di solito non richiedono questo tipo di conservanti.
Cosa dice la scienza?
Ma qual è la notizia attuale che ha colpito la nostra attenzione? Il timerosal è entrato nel mirino dell’opinione pubblica nei primi anni 2000 perché qualche scienziato ha iniziato a pensare che potesse essere legato all’aumento dell’autismo nei bambini.
Queste ipotesi si sono poi diffuse a livello mondiale in maniera molto rapida, il che ha messo in dubbio l’utilizzo di tutti quei vaccini che comprendevano il timerosal. Nonostante questo questa ipotesi non è mai stata accreditata o confermata da prove scientifiche, quindi il conservante non è mai stato tolto dal mercato. Anzi, con il tempo numerosi studi hanno poi escluso legami netti tra l’utilizzo di questo ingrediente nei vaccini e i disturbi neurologici.

Il dubbio però in alcuni rimane tutt’oggi e molte autorità sanitarie (tra cui quella americana) stanno attivando delle vere e proprie battaglie per rimuovere questo conservante dai vaccini pediatrici. L’approccio proposto è puramente precauzionale. L’obiettivo è tranquillizzare le famiglie e aumentare la fiducia nelle vaccinazioni sin da piccoli.
La nuova decisione americana
Tornando alla notizia del momento che riguarda il timerosal, vediamola più nello specifico. Una decisione del comitato consultivo americano (ACIP) ha votato per sconsigliare l’utilizzo dei vaccini influenzali contenenti questo ingredienti. Da questo voto nasce poi la previsione di creare delle campagne pubblicitarie anti timerosal.
Anche se, soprattutto a livello pediatrico, ormai da tempo è raro trovare il conservante nei vaccini, la notizia ha suscitato chiaramente molto scalpore (soprattutto in America). Da qui la riapertura del dibattito a livello mondiale.
Alcuni esperti hanno ovviamente criticato la mossa dell’ACIP, sostenendo che possa alimentare la percezione di un pericolo inesistente, quando in realtà il timerosal è stato studiato approfonditamente senza che emergessero reali rischi per la salute.

In Italia, un recente studio condotto, ha analizzato casi di allergia al conservante. Uno studio che si è protratto dal 1997 al 2023. Risultato? Negli anni i casi di allergia sono in calo, tanto che si è arrivati ad un solo 0,95% che va contro all’8% del campione di partenza. Cosa ci dice questo? Che se già prima era raro essere allergici a questo ingrediente, oggi la percentuale è talmente bassa che il pericolo è ridotto al minimo.
Al di là di questi dati, nel nostro paese alcune specifiche formulazioni sono sempre sotto stretto controllo delle autorità regolatorie. Questo ci fa sicuramente stare più tranquilli degli Stati Uniti, dove forse queste battaglie vengono attuate perché non ci si fida del sistema di regolamentazione dietro ai vaccini.
						
			
		
		
		
		
		
		
		
		
		
		
		