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Se siete appassionati di serie TV e film e siete soliti ormai da anni non solo guardarveli sulle piattaforme di streaming a pagamento ma anche in modalità pirata conoscerete sicuramente il caso di Streaming Community. Si tratta di uno dei siti pirata più famosi e longevi in Italia che riesce a mantenersi in vita nonostante non rispetti le regole sul copyright e diritti d’autore. In questo articolo vedremo come e perché questo sito riesca a restare in vita nonostante numerosi tentativi di oscuramento da parte dell’autorità, offrendo in modalità gratuita film, serie TV ed eventi sportivi.
Che cos’è Streaming Community?
Se siete particolarmente onesti e non siete soliti scaricare da Internet i vostri prodotti intrattenimento preferiti, allora sicuramente non conoscete Streaming Community. Per tutti voi, ecco una breve descrizione: si tratta di una piattaforma di streaming non autorizzata che permette agli utenti di accedere ad un catalogo davvero vasto di contenuti audiovisivi. Contenuti in lingua originale o sottotitolati che vengono fruiti da tutti coloro che cercano di aggirare i sistemi di pagamento delle piattaforme di streaming.
Il sito ha un’interfaccia pulita, che ricorda quella dei servizi legali di streaming più noti. Proprio per questo è particolarmente popolare e si nasconde molto bene. Quello che si deve però ricordare è che si tratta di un sito illegale che viola i diritti d’autore e le regole legate al copyright.

Inoltre, utilizzare questo sito mette a rischio gli utenti che scelgono di utilizzarlo da un punto di vista della privacy. Le pubblicità sono invasive e i malware nascosti nei player sono davvero tantissimi. Chi utilizza questa piattaforma è spesso vittima di phishing e mette a rischio la propria sicurezza digitale.
La lotta ai blocchi dell’AGCOM
Aldilà di questo, Streaming Community è diventato molto famoso negli ultimi anni proprio per tutti i casi di oscuramento che sono stati avviati nel tempo, senza successo. AGCOM, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni avviato infatti una vera e propria battaglia contro la pirateria digitale cercando di bloccare nella maniera più rapida possibile tutti quei siti che offrono contenuti illeciti.
Con il tempo sono riusciti a bloccare quasi tutti, utilizzando strumenti come il Piracy Shield che permette ai titolari del diritto d’autore su un contenuto di segnalare se questo contenuto è stato piratato. Nonostante questi strumenti AGCOM ha ancora seri problemi nel contrastare il lavoro di Streaming Community.
Questo perché ogni volta che il sito viene oscurato, ne compare online un altro esattamente identico a cui sia accesso attraverso un nuovo indirizzo. I gestori dietro a questa piattaforma hanno quindi la capacità di muoversi con estrema velocità ed esperienza rendendo tutti i blocchi dell’autorità completamente inutili. Una strategia che parte dal registrare continuamente nuovi domini ospitati sul server esteri, in paesi dove le leggi sul copyright sono molto più permissive e soprattutto poco inclini a collaborar e con l’autorità italiana.
I pericoli dell’uso di Streaming Community
Come vi anticipavamo nei paragrafi precedenti utilizzare Streaming Community sottopone l’utente a diversi pericoli. Il primo è la questione legale, perché l’utente che usufruisce di contenuti pirata rischia una sanzione fino a 5000 €, anche se nella realtà molte di queste entità sono davvero molto rare e possono essere applicate solo ed esclusivamente in seguito a dei procedimenti legali specifici.
Non si può infatti multare in maniera automatica tutti i coloro che accedono ad un contenuto pirata, quello che però queste persone rischiano e anche la compromissione della propria sicurezza informatica. Questi siti infatti attuando attività illegali utilizzano anche software dannosi e mettono in atto truffe digitali che portano a furti di dati personali e compromissione dei dispositivi. Anche le pubblicità ingannevoli che sono davvero massive diventano trappole che popolano queste piattaforme.

Ma allora, perché Streaming Community non chiude mai? Diciamo che il sito continua a sopravvivere perché è una struttura agile e si adatta rapidamente ai tentativi di blocco. Ma per quanto potrà durare tutto questo? Purtroppo finché ci saranno degli utenti che continuano ad utilizzare questi metodi truffaldine, i gestori continueranno a trovare soluzioni per aggirare la legge, ma anche per fregare gli utenti, ad esempio raccogliendo i dati attraverso tracker e cookie utilizzati per scopi non trasparenti.
Esistono alternative legali?
A questo punto, pare chiaro che l’unica soluzione sia non utilizzare la piattaforma per non essere esposti al pericolo. Anche perché al giorno d’oggi ci sono molte alternative legali, poco costose, che ci permettono di avere film e serie TV in streaming quando vogliamo direttamente in TV.
Netflix, Disney+, Now, o Prime video sono solo alcune delle piattaforme che potreste scegliere per lo streaming a pochi euro al mese. Se invece ne cercate una completamente gratuita potete scegliere RaiPlay, compresa nel pagamento del canone annuo della televisione inserito nella vostra bolletta dell’energia elettrica.
