Sblind: il social network sostenibile

Meno emissioni, meno tempo, più lovers!

Sblind è un social network italiano che ha a cuore l’ambiente. Si tratta di una sfida etica, che vuole sostituire gli influencer con i lovers, diminuire l’impatto ambientale e limitare il tempo di utilizzo della piattaforma a 90 minuti al giorno. Scopriamolo insieme.

La presentazione di Sblind

Il 29 aprile scorso, Francesco Burtuletti, CEO della start up italiana, ha presentato Sblind ufficialmente, a Bergamo.

Presentazione Sblind

La prima impressione che si ha aprendo la piattaforma è la stessa che si ha con qualsiasi altro social network. Assomiglia un po’ a Instagram di alcuni anni fa. Tuttavia, i suoi ideali sono molto più nobili di quelli di qualsiasi altro social network.

Con Sblind vogliamo mandare il messaggio che non ci interessano i dati e la mappatura dei comportamenti della persona”, spiega Francesco Burtuletti.

Infatti, il termine Sblind è composto da blind, che in inglese vuol dire cieco, e dalla s, che sta per share (condividere). Ciò vuole indicare il concetto di “condivisione cieca”, ovvero proprio il fatto che non importano i dati degli utenti o i loro comportamenti.

Il social network che racconta la quotidianità

L’idea è quella di tornare a quello che è stato l’avvento dei social network. Ovvero, su Sblind non vogliamo trovare i post e le foto di influencer che non conosciamo e che vivono dall’altra parte del mondo.

Quello che vogliamo vedere sono le foto, i video, gli spezzati di vita quotidiana dei nostri parenti e amici più cari. Di tutte quelle persone che non conosciamo solo attraverso lo schermo di un computer o di uno smartphone, ma che conosciamo anche nella vita reale.

La love list di Sblind

Inoltre, i contenuti sono disposti solamente in ordine cronologico, sempre ricordando la struttura dei grandi social network al loro albore. Il motivo è quello di permettere all’utente di conoscere sempre argomenti nuovi e non quelli suggeriti in base alle sue preferenze.

Sblind

Il secondo motivo è quello che noi abbiamo scelto la metodologia dei lovers anziché quella dei followers”, spiega ancora Francesco Burtuletti. Ma cosa sono i lovers?

Gli utenti che decidono di iscriversi alla piattaforma possono seguire un massimo di 100 utenti. Questi 100 utenti formano la loro “love list”.

Riteniamo che si debba dare all’utente un senso di responsabilità sul social. È troppo facile poter seguire chiunque e spesso molto dispersivo perché poi di tutti quelli che seguiamo, in realtà, quelli che ci interessano davvero sono qualche decina, il resto li seguiamo per il nome che hanno o perché li seguono tutti”, continua il CEO della start up.

Sblind: il social network attento alla sostenibilità

Ma la cosa più importante, in realtà, è un’altra. Sblind, infatti, è un social network che ha a cuore la sostenibilità. L’idea è quella di ridurre le emissioni di carbonio, ma come fare?

Il social network attento all’ambiente

Uno studio ha fatto emergere dei dati sconcertanti. Pensate che sei ore passate su TikTok producono quasi un chilogrammo di anidride carbonica.

Sblind vuole cambiare il sistema lanciando una sfida e mettendosi in gioco più di tutti: più gli utenti passano il loro tempo sul social network più la start up investe in progetti per diminuire l’impatto ambientale della loro attività.

Destiniamo a questi progetti il 30% della quota pagata dagli utenti business”, spiega Burtuletti.

Massimo 90 minuti al giorno

Infine, una politica davvero innovativa di Sblind riguarda il tempo. Il Social Time è fissato a un massimo di 90 minuti al giorno, a meno che non si utilizzi il social network nella versione Premium per motivi lavorativi.

Vogliamo adottare un modello più sostenibile anche nei confronti degli utenti. Chi utilizza Sblind per svago può stare sulla piattaforma massimo un’ora e mezza al giorno. Vogliamo dire all’utente che per noi il modello di business non è il suo tempo e non è lui, sono i contenuti”, conclude il CEO della start up.

social networksostenibilitàstart up