L’uso dello smartphone in caso di emergenza

In che modo possiamo sfruttare al meglio lo smartphone in caso di emergenza

Non tutti sanno che ci sono diversi sistemi per farci aiutare dal nostro smartphone in caso di emergenza. Infatti, alcuni utilizzi del cellulare fungono da veri e propri sistemi salvavita, e conoscerli è sicuramente consigliabile per aumentare la nostra sicurezza.

Ad oggi, il telefonino è diventato un oggetto irrinunciabile, quasi un’estensione del nostro corpo. Lo usiamo per lavorare, per instaurare e mantenere rapporti sociali o, semplicemente, per svagarci e passare del tempo. Secondo l’agenzia milanese We Are Social, ormai il 94% degli italiani ne possiede uno e, normalmente, lo porta sempre con sé.

Gli assistenti virtuali chiamano per noi

Avere sottomano lo smartphone in caso di emergenza può rivelarsi una grande risorsa per trarci d’impaccio. Per esempio, agevolando la chiamata verso i numeri di soccorso (ricordiamoli: 112 per i Carabinieri, 113 per la Polizia e 118 per il soccorso sanitario).

Com’è accaduto nel 2017 ad un bimbo londinese, Roman, di soli 4 anni. Il piccolo è riuscito a sbloccare il telefono appoggiando il pollice della madre, svenuta a terra, sul sensore Touch ID dello smartphone. Ha poi richiesto a Siri di contattare il 999, il numero di emergenza britannico, consentendo ai soccorsi di salvare la vita alla donna. Il dialogo della telefonata è stato in seguito diffuso sul canale YouTube della Met Police.

Questo episodio ci mostra come, nel caso in cui fossimo impossibilitati a digitare sulla tastiera, gli assistenti virtuali riescano a telefonare al nostro posto. I comandi vocali da utilizzare sono, per esempio, “chiama il numero di emergenza”, oppure “chiama il 112”.

Se lo schermo è compromesso, possiamo utilizzare i comandi vocali

La funzione SOS emergenza

Inoltre, molti cellulari hanno introdotto la funzione SOS Emergenza. Attivandola, attraverso una semplice combinazione di tasti è possibile inviare la propria posizione ad uno o più contatti della rubrica. O, in alternativa, contattare le forze dell’ordine.

Per quel che riguarda Apple, SOS emergenza è presente a partire da iPhone 8. Per accedervi, basta tenere premuto il tasto laterale e uno dei tasti del volume finché non compare l’apposito cursore. Trascinandolo, il telefono contatta i soccorsi, come spiegato nelle istruzioni sul sito Apple.

Anche altri cellulari, per esempio Samsung e Huawei, hanno quest’opzione, ma, nel caso in cui ne fossimo sprovvisti, possiamo scaricare delle app che funzionino da sostitute.

La rapidità dei soccorsi in caso di emergenza è fondamentale

 

Una fra tutte è “112 Where Are You”, disponibile per Android, iOS e Windows. Quest’app permette di effettuare una chiamata di emergenza ed inviare la propria posizione alle Centrali del Numero Unico dell’Emergenza (NUE). Nonostante ad oggi non copra tutto il territorio italiano, sta via via diffondendosi in maniera capillare.

App a prova di emergenza

La geolocalizzazione è quindi una risorsa fondamentale per la rapidità di soccorsi. Come spesso riportano le cronache locali, essa viene utilizzata anche per gli escursionisti o alpinisti che necessitano di un intervento di salvataggio.

Prima di partire per un’escursione, è bene pensare ad ogni eventualità

 

È di questi giorni la notizia di un trentatreenne triestino precipitato in un dirupo nelle Prealpi Giulie. L’uomo era impossibilitato a muoversi e ha passato sette notti all’addiaccio, ferito e senza viveri. La zona era sprovvista di copertura del segnale per la telefonia e questo ha impedito il rilevamento della posizione e ritardato i soccorsi. Per fortuna, l’elicottero della Protezione Civile ha infine avvistato l’escursionista e l’ha immediatamente condotto, malconcio ma in salvo, in Ospedale.

In questo caso l’app “112 Where Are You” sarebbe stata provvidenziale, in quanto essa funziona anche in assenza di connessione di dati. In fin dei conti, scaricare un’applicazione non costa molto sforzo. Ma, come abbiamo visto, adottare qualche precauzione sul nostro smartphone in caso di emergenza può letteralmente salvarci la vita.

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