Quanti tipi di buchi neri esistono?

Esistono cinque tipi di buchi neri

I buchi neri sono, probabilmente il corpo celeste più misterioso, affascinante e terrificante dell’intero universo. Un corpo con una massa così densa e un campo gravitazionale così intenso da non lasciare scampo a niente attorno ad esso. Eppure, conosciamo davvero i buchi neri, sappiamo come essi si formano e quante cose sappiamo di loro? Ma soprattutto sapevate che ne esistono di diversi tipi? Scopriamoli insieme.

Che cos’è un buco nero

Un buco nero è “un corpo celeste con un campo gravitazionale così intenso da non lasciare sfuggire né la materia né la radiazione elettromagnetica, ovvero, da un punto di vista relativistico, una regione dello spazio tempo con una curvatura sufficientemente grande che nulla dal suo interno può uscire, nemmeno la luce”.

Un buco nero è un corpo celeste con un campo gravitazionale così forte da attrarre ogni oggetto nelle vicinanze

In poche parole niente di ciò che entra all’interno di un buco nero può più uscire. Nemmeno la luce, nemmeno la materia. E il buco nero è invisibile, per questo. Si può identificare come uno spazio completamente vuoto, solitamente in un punto dove un tempo vi era una stella. Un punto attorno al quale la forza gravitazionale è potentissima, tanto che i corpi celesti che ancora non sono stati “catturati” ruotano attorno ad esso a velocità prossime a quelle della luce.

Il buco nero è così potente da distorcere lo spazio tempo, in modo da non far uscire nulla. È una porta dalla quale si può entrare ma non si può uscire. Cosa c’è al di la del buco nero? Nessuno lo sa. Le ipotesi si moltiplicano e si accavallano l’una l’altra, ma la verità è che il buco nero è il corpo celeste più misterioso dell’intero universo.

Quanti tipi di buchi neri esistono?

Sappiamo ben poco, in realtà, di questo misterioso corpo celeste. Ma sappiamo che ne esistono di diversi tipi. L’astrofisica ne ha classificati cinque.

I buchi neri si differenziano dalla massa, dal modo in cui si creano, dalla loro “età”.

Ma non siamo nemmeno del tutto sicuro che esistono davvero. Alcuni non li abbiamo mai trovati, li abbiamo solo ipotizzati. Altri li abbiamo “visti”. O meglio, pensiamo che siano lì, in quel punto imprecisato della volta celeste. Ma c’è davvero?

Buchi neri primordiali

I buchi neri primordiali, lo dice il nome stesso, sono i più antichi. Un corpo celeste ancestrale. E questo è davvero il corpo celeste più incredibile e assurdo. Sì, perché se pensiamo a un buco nero pensiamo a qualcosa di esageratamente grande, grande come diversi soli o decine di pianeti.

I buchi neri primordiali sono i più antichi e i più piccoli

Ma i buchi neri primordiali sono, in realtà, piccoli, molto più piccoli di quanto riusciamo ad immaginare. Si pensa, infatti, che abbiano un diametro di appena qualche centimetro, ma anche meno.

Un buco nero tanto piccolo può essersi creato solamente nei primissimi istanti di vita del nostro universo. Appena dopo il big bang, quando la densità ancora non aveva le “regole” che ha oggi. Quando nel brodo primordiale c’erano picchi di altissima densità. Ed è proprio lì che questi minuscoli buchi neri potrebbero aver avuto origine.

Ma i buchi neri primordiali sono solamente una teoria. Si pensa, addirittura, che ve ne sia uno ai confini del nostro Sistema Solare. Ma così piccoli sono impossibili da individuare. Ad ipotizzarli fu niente di meno che Stephen Hawking.

Buchi neri stellari

I buchi neri stellari sono i più diffusi e i più conosciuti. Sono quelli che si formano quando una stella muore. Quando una stella termina le sue fusioni nucleari, a causa della fine del combustibile, questa collassa in una supernova, per poi “morire” in un buco nero stellare.

Buchi neri intermedi

Ci sono i buchi neri stellari e buchi neri supermassicci, la differenza sta nella massa. Il problema è che non sono mai stati osservati buchi neri di massa intermedia. Eppure devono esistere, da qualche parte.

I buchi neri passano da una massa stellare a una massa di decine di miliardi di volte la grandezza del sole (i supermassicci che vedremo tra poco). Eppure deve esserci stata una fase intermedia.

Il fatto che non sia mai stato osservato, però, ha dato via a diverse ipotesi. La più accreditata è che questa fase duri per un lasso di tempo molto breve.

I buchi neri intermedi dovrebbero avere, secondo gli astrofisici, una massa che va da centinaia di soli a centomila.

Supermassicci

Passiamo, quindi, ai supermassicci. Questo tipo di buco nero, con una massa super massiccia, è molto diffuso ed è l’unico che siamo stati in grado di “fotografare.

La loro massa è enorme (va da milioni di masse solari a centinaia di miliardi). Al centro della Via Lattea c’è un buco nero supermassiccio, che attrae con la sua forza gravitazionale tutta la galassia, facendola ruotare attorno ad esso.

Si pensa che ogni galassia abbia un supermassiccio al suo centro.

Quasar

Infine, ci sono i Quasar, oggetti ancestrali che errano ai margini dell’universo, dove la materia si fa sempre più rarefatta. I quasar sono l’ultimo stadio di un buco nero. Quando un supermassiccio accresce materia, formando un disco luminoso attorno ad esso. Così luminoso che i quasar sono gli oggetti più luminosi dell’universo.

Quasar è il corpo celeste più luminoso dell’universo

In realtà si sa così poco sui buchi neri che non si è ancora capito se il quasar sia una fase che avviene prima del supermassiccio o dopo o se sia una fase intermedia. Si pensa anche che il supermassiccio al centro della nostra galassia sia già passato per questa fase, prima di esaurire la sua luminosità e trasformarsi definitivamente in un supermassiccio.

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