Android Digital Wellbeing contro la dipendenza da smartphone

Android Digital Wellbeing, il nuovo strumento che aiuta a combattere la dipendenza da smartphone

Android Digital Wellbeing è il nome di una serie di strumenti introdotti dalle ultime versioni di Android. Lo scopo di Google è quello di fornire un sostegno concreto agli utenti che si battono contro un fenomeno molto diffuso. Parliamo, ovviamente, della dipendenza da smartphone.

Gli smartphone sono così integrati nella nostra vita quotidiana che è difficile immaginare un contesto in cui non ci serviamo del loro ausilio. Eppure le loro funzionalità nascondo anche un rischio. Quello, cioè, di sviluppare una pericolosa dipendenza.

Sempre più persone non riescono a fare a meno dello smartphone. Il cellulare si è sostituito all’interazione fra esseri umani. Al punto che basta un blackout dei Social Network per scatenare il panico.

Ma l’utilizzo prolungato del cellulare può avere conseguenze negative. Anche, e non solo, per la salute. Da qui l’idea di Google di implementare le nuove versioni del suo browser con una serie di strumenti ad hoc. Ovvero la Android Digital Wellbeing.

Dipendenza da smartphone, quali sono i sintomi?

La dipendenza da smartphone è sempre più un’emergenza su larga scala. Il motivo va senz’altro ricercato nell’importanza che gli smartphone rivestono nelle attività di tutti i giorni.

Lo smartphone è diventato quasi un’estensione della persona e, per molti, l’effettiva utilità rischia di trasformarsi in una pericolosa dipendenza.

Ma come capire se noi, o le persone che ci stanno intorno, sono a rischio assuefazione?

La dipendenza da smartphone è un fenomeno sempre più diffuso

Uno dei segnali più importanti è la tendenza a svegliarsi la notte per controllare notifiche e rispondere a messaggi. Ciò comporta una profonda alterazione dei naturali equilibri fra sonno e veglia, dannosa sia per il bioritmo che per il metabolismo.

Un altro sintomo allarmante è la tendenza a rifiutare la socialità off-line per rifugiarsi sempre più spesso sui Social Network e Internet. Le relazioni interpersonali al di fuori del Web diventano sempre più logore e forzate, con un peggioramento generale della vita sociale. Uno degli aspetti che la Android Digital Wellbeing cerca maggiormente di contrastare, come vedremo.

L’uso eccessivo e smodato di smartphone può avere conseguenze anche per quanto riguarda l’umore. Infatti chi è affetto da dipendenza manifesta una spiccata irritabilità quando non può connettersi al suo cellulare.

Nei casi più gravi, in assenza di smartphone possono verificarsi anche complicazioni fisiologiche come attacchi di ansia, tachicardica e vertigini.

Per combattere questi eccessi Google si è schierato in prima linea con la sua Android Digital Wellbeing; una serie di tools e applicazioni per regolamentare l’uso consapevole del computer.

Il nome significa “Benessere digitale su Android”. Ma la Android Digital Wellbeing, da sola, non basta; occorre avere coscienza del problema e ricorrere, se necessario, all’aiuto di specialisti.

Android Digital Wellbeing

La suite Android Digital Wellbeing comprende app e strumenti concepiti appositamente per combattere la dipendenza da smartphone.

Si parte con il blocco delle notifiche, grazie alla Modalità Anti-Distrazione. In questo modo potremo silenziare il nostro smartphone durante le ore di studio, di lavoro o quando abbiamo la necessità di “staccare” da Internet.

Al contrario la Modalità Relax è particolarmente indicata per la notte. Con questo strumento si possono mettere in stand by le notifiche dello smartphone e oscurare, contemporaneamente, lo schermo. La luce degli LCD o OLED non sottoporrà più a pressione il nervo ottico, favorendo l’insorgere del sonno.

Ci sono poi tre app, attualmente in versione beta, che sono state introdotte con l’ultimo aggiornamento di Android Digital Wellbeing.

Il timer di Android Digital Wellbeing

“Envelope” fornisce istruzioni su come stampare una “cover” cartacea per il nostro smartphone che ci consenta di accedere solo ai pulsanti per le chiamate vocali e le fotografie. Lo smartphone ritrova la sua funzione originaria di telefono, offre qualche opzione di intrattenimento (foto, video) ma nulla di più.

Meno funzionale è “Activity Bubbles” che utilizza le potenzialità degli sfondi animati per mostrare all’utente il suo livello di dipendenza da smartphone. Quando si sblocca il cellulare, sullo sfondo iniziano a comparire delle bolle animate. Maggiore è il tempo che si passa al telefono, più le bolle si gonfieranno.

Lo stesso principio che regola anche “Stop Screenwatch”, un cronometro digitale che misura a schermo il tempo trascorso al pc. Solo spegnendo il dispositivo il cronometro smetterà di funzionare, registrando a ogni nuovo accesso il tempo effettivo che trascorriamo su smartphone.

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