Cibo e tecnologia

Come far fronte all’aumento della popolazione, alla sempre maggiore richiesta di materie prime e alla necessità di velocizzare il tutto? Unire la produzione di cibo alla tecnologia è un passo avanti verso un futuro organizzato ed efficiente. Ma non serve solo a facilitare la produzione.

La tecnologia ci aiuta a coltivare nello spazio, a conoscere ciò che mangiamo a cucinare meglio, ad apprezzare il cibo. Soluzioni sempre più creative promettono di far fronte a problemi quali sovrappopolazione, cambiamenti climatici ed inquinamento.

Ecco alcune tecnologie che hanno cambiato il nostro modo di coltivare, di cucinare, di apprezzare il cibo.

Coltura idroponica

Con coltura idroponica si intende un nuovo tipo di coltura senza suolo, in cui l’acqua e le sostanze nutritive vengono somministrate tramite una soluzione nutritiva. Le colture idroponiche potrebbero far fronte a diversi problemi che l’umanità deve o dovrà affrontare.

Le coltivazioni idroponiche possono sorgere praticamente ovunque. Posizionare una coltivazione di   questo genere in una grande città od appena fuori di essa, riducendo i costi di trasporto e le emissioni derivanti da esso.

La più grande coltivazione idroponica al chiuse sorge in Giappone, a Miyagi, in un ex stabilimento della Sony. Inoltre questo tipo di coltivazione sarà molto utile per rifornire di cibo i primi astronauti delle missioni esplorative, nonché i primi coloni di Marte o di altri avamposti spaziali.

Carne artificiale

Dall’Olanda arriva il primo hamburger artificiale della storia. Il team che lo ha realizzato ha coltivato la carne bovina in provetta, partendo da cellule staminali.

Realizzare carne artificiale sarebbe davvero utile per l’ambiente. Alcuni studi, infatti, affermano che una bistecca di carne bovina da 250 grammi comporta l’emissione di 3,4 kg di CO2.

L’orto in casa

Si stima che entro dieci anni il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle grandi città. Ciò comporterà la perdita di alcune vecchie abitudine, come quella di coltivare da sé frutta e verdura.

Per chi non vuole rinunciare al proprio orto domestico, tuttavia, stanno sorgendo diverse soluzioni che portano l’orto all’interno del proprio appartamento cittadino. Tra questi vi è GreenWheel, un orto rotante ispirato a quelli della NASA, che permette in poco spazio di coltivare verdure od erbe aromatiche.

L’orto digitale

Per chi non solo non ha spazio in casa, ma nemmeno il tempo o tanto meno il pollice verde ci sono, invece, gli orti digitali. Gli utenti che vogliono intraprendere questa avventura possono coltivare il proprio orto da casa, piantare ciò che vogliono e seguire l’andamento per tutto il tempo.

Per tutto il tempo, però, un vero orto verrà curato e quando gli ortaggi saranno pronti verranno recapitati comodamente a casa. Tutto ciò senza dimenticarsi di tenere un occhio di riguardo per l’ambiente. Gli ortaggi vengono infatti recapitati con mezzi elettrici.

Mi stampo la cena!

Le stampanti 3D stanno prendendo piede in tutti i settori. Con un semplice click possiamo stampare praticamente qualsiasi cosa in qualsiasi materiale, anche alimentare! È possibile infatti fare stampe di zucchero, di cioccolato, usando coloranti alimentari, ecc.

Imballaggi ecologici

Agar

Uno dei più grandi problemi del settore alimentari è la plastica. Bottiglie di plastica, contenitori di plastica, tutto ciò si tramuta in un cancro per l’ambiente e per l’intero pianeta. È da tempo che si cerca una soluzione per questo problema ed alcune risposte sono arrivate.

Tra le altre c’è agar, un estratto di alghe usato in cucina che può essere modellato fino a creare bottiglie e recipienti. Questo materiale è completamente commestibile e biodegradabile. Ma agar non è l’unica soluzione. Troviamo anche Ooho, un innovativo involucro per l’acqua potabile.

Anch’essa deriva dalle alghe ed è completamente commestibile e biodegradabile. Si presente in piccole palline contenenti acqua o succhi di frutti che possono essere tranquillamente ingerite per intero.

Ooho

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