Snow: la nuova app che fa impazzire gli adolescenti

I trend tecnologici, si sa, spesso trovano la loro iniziale diffusione nel mercato asiatico: è lì, infatti, che si manifesta sempre una maggiore predisposizione all’adozione delle novità introdotte dai produttori, spesso locali.

Una nuova app dall’Oriente

È il caso anche di Snow: la nuova app che ha conquistato migliaia di adolescenti nel mercato asiatico.

Ad un primo sguardo sembra un clone di Snapchat: una selfie camera app che pare poco innovativa. Secondo alcuni, però, si tratta della piattaforma del futuro.
Snow è l’app di proprietà della società coreana Naver appena finanziata con 50 milioni di dollari.

Naver Corporation è la stessa società proprietaria di uno degli storici motori di ricerca del paese: è stata valutata oltre 25 miliardi di dollari e controlla la chat Line, molto utilizzata.

Line è l’app che raccoglie circa 170 milioni di utenti attivi al mese nei quattro mercati principali in cui si è concentrata dopo una campagna internazionale: Thailandia, Giappone, Taiwan e Indonesia.

Non proprio quindi un progettino piccolo nato dal nulla, piuttosto una start up ben creata alle spalle del gigante coreano Naver, pronta a candidarsi a top di gamma nei social.

Un’app ricca di effetti

Riconoscimento facciale, creazione di gif, foto e video arricchiti da moltissimi filtri e sticker. Sono l’insieme di elementi più in voga tra i social di interesse giovanile, e proprio qui va a puntare l’app.

Nel corso dei mesi estivi del 2016 anche Facebook ha tentato di acquistare Snow fallendo però nell’impresa.

Fra le funzionalità a disposizione, che ruotano in gran parte intorno al riconoscimento facciale, c’è l’opportunità di realizzare gif, fare foto o girare video arricchiti dal solito set di filtri e di sticker che in realtà raccolgono anche le maschere e che rispetto ai concorrenti sono un’infinità. Ci sono anche soluzioni di realtà aumentata, per aggiungere bestiole, personaggi e simpatici animaletti che si muovono e ballano all’interno delle clip.

Il plus di Snow rispetto alle altre app di questo tipo è il fatto che il design e l’interfaccia sono molte pulite permettendo una migliore fruizione per gli utenti rispetto alle altre app simili. Navigando con cura tra le impostazioni salta fuori una serie di comandi per abilitare o meno le informazioni di localizzazione, ottimizzare la memorizzazione degli adesivi e collegare gli account.

Snow mette a disposizione dei propri utenti l’effetto Boomerang così come la possibilità di registrare un video senza mani. Proprio come accade con Musical.ly, inoltre, Snow permette di farsi un video mentre si canta o si fa lip-sync scegliendo fra una libreria specifica di canzoni. L’esperienza d’uso è divertente, priva di fronzoli inutili ma allo stesso tempo ricchissima nella scelta degli effetti.

I contenuti creati possono essere condivisi attraverso altre app come Instagram, Facebook, Messenger, WhatsApp e altri canali simili.

Gli obbiettivi

Nel corso del tempo Snow ha cercato di smarcarsi sempre di più dal paragone con Snapchat: con l’ultimo aggiornamento ha eliminato il servizio di messaggistica e ha puntato tutto sulle funzionalità della fotocamera.

I piani per l’immediato futuro di Snow? Impiegare i 50 milioni di dollari di investimento da parte di SoftBank e Sequoia Cina al fine di sviluppare gli effetti di realtà aumentata e l’utilizzo del riconoscimento facciale.

L’obiettivo dell’azienda, inoltre, è quello di permettere l’introduzione dell’app in nuovi mercati, molto più occidentali. Il punto di partenza è d’altronde massiccio: Snow dichiara 200 milioni di utenti fra iOS e Android, anche se quelli attivi su base mensile dovrebbero essere una cinquantina di milioni. Anche se non esistono numeri e dichiarazioni ufficiali a riguardo il mercato più importante sembra essere quello cinese.

Il piano di sviluppo aziendale, infatti, dovrebbe prevedere di creare una sede sul territorio e stipulare partnership con compagnie locali. Poi, oltre a Snow, anche le app per la fotocamera Foodie e B612 (entrambe di proprietà della compagnia coreana) potrebbero essere lanciate nel Paese come prodotti autonomi.

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