La Terra di Mezzo: L’ombra della guerra – Recensione

Finalmente è uscito in tutti gli store L’Ombra della Guerra, uno dei titoli più attesi per quanto riguarda la fine del 2017 e non solo. Questo titolo è, come tutti sappiamo, il seguito di Shadow of Mordor gioco basato interamente sull’universo de Il Signore degli Anelli che presentava già all’epoca (tre anni fa) delle meccaniche molto interessanti che hanno fatto appassionare amanti del genere e non solo.
Con questo seguito sono state modificate alcune caratteristiche e la resa è stata senza dubbio migliorata per dei risultati che abbiamo trovato più che soddisfacenti.

Trama

Le vicende de L’Ombra della Guerra prendono il via praticamente con la fine del primo titolo. Celembribor e Talion hanno completato la realizzazione del Nuovo Anello ma, a causa di una forte esplosione di energia, il re degli Elfi finisce nelle mani del Grande Ragno Shelob il quale si presenta camuffato sotto le vesti di una dama in cerca di gloria e potere.
Approfittando di questa situazione e del fatto che Talion non può sopravvivere senza lo Spettro, il Ragno chiede uno scambio ottenendo così di fatto l’Anello.
Da qui inizierà il viaggio attraverso La Terra di Mezzo per conquistare Mordor e sconfiggere una volta per tutte l’Oscuro Signore.
C’è da dire che, oltre ai personaggi già citati, vi è la presenza di numerosi personaggi appartenenti all’universo Tolkeniano. Parliamo ad esempio di Carnan lo spirito della foresta e Eltariel detentrice della Luce della Dama.

Gameplay

Ciò che salta subito all’occhio relativamente il gameplay de L’Ombra della Guerra è il gran numero di attività in più che è possibile svolgere rispetto al primo titolo.
Si fa riferimento ad esempio agli assedi alle fortezze che consistono in veri e propri assalti ad avamposti gestiti principalmente da orchi nei quali sarà fondamentale eliminare il Reggente ovvero colui che ne regola le attività
Altra novità davvero interessante è la possibilità di andare a costituire un proprio piccolo esercito. In base al livello del ramingo infatti sarà possibile sbloccare fino ad un massimo di cinque campioni che, a loro volta, potranno avere a disposizione una squadra di orchi da combattimento, incendiari, arcieri ecc.
Questo permetterà di agire sfruttando l’ingegno e la tattica in modo da ottenere risultati migliori, oltre al fatto che, in alcuni casi, gli eserciti nemici saranno effettivamente troppo corposi per essere affrontati da una sola persona.
Numerose sono anche le story line secondarie che bisognerà affrontare durante tutto il corso del gioco che donano a questo titolo quel piccolo valore aggiunto che probabilmente ancora mancava.
Le dinamiche generali sono pressoché le stesse, unica novità sembra essere una maggiore libertà per il personaggio ed una fluidità maggiore nei movimenti.
Infine una nota di merito va spesa per quanto riguarda il ramo delle abilità di Tailon il quale è stato notevolmente migliorato sotto tutti i punti di vista. Parliamo infatti di ben 120 slot che includono abilità riguardanti il combattimento, l’uso dei poteri, i movimenti ecc.
Fondamentale sarà andare a riempire i vari slot sfruttando i punti esperienza e le gemme ottenibili completando missioni e uccidendo capitani.
In più Tailon sarà naturalmente equipaggiato con un vestiario e delle armi che andranno ad influire sulle sue statistiche generali.

Voto finale

Considerando questa analisi riguardante L’Ombra della Guerra si può affermare che il titolo presenti numerosi pregi tra cui:

  • Ottima trama e narrazione
  • Grafica molto migliorata
  • Mondo più vasto

 E alcuni difetti di poco conto come:

  • Piccoli problemi di targeting
  • Difficoltà non elevatissima

In conclusione quindi considerando tutti questi fattori il voto finale per questo titolo è un bel 9 in quanto divertente, appassionante e longevo, un ottimo sequel per un gioco già ampiamente apprezzato.

 

9
Distinto
  • Grafica 9
  • Trama 9
  • Difficoltà 8
  • Giocabilità 10
ombra della guerrasignore degli anelliterra di mezzotolkien